This thesis analyzes the complex relationship between bioethics and gender differences, highlighting how traditional philosophy has often excluded the contributions of women. It assumes that women have developed significant philosophical thoughts, yet these have been relegated to private spaces or personal relationships. The work explores how men have attempted to suppress this knowledge or appropriate it once it became established. This dynamic of exclusion and control is rooted in Western philosophy, where gender difference has been consistently treated asymmetrically. Dominant thought has often characterized women as inferior, both physically and mentally, thereby justifying their subordination and limiting their public participation. The paper examines how this view has influenced philosophy and social institutions, perpetuating gender inequalities. Finally, it reflects on the impact of feminist thought on contemporary moral theorizing, emphasizing the need to revise the notion of the moral subject to promote a more inclusive justice that is sensitive to differences.
Questa tesi analizza il complesso rapporto tra bioetica e differenze di genere, evidenziando come la filosofia tradizionale abbia frequentemente escluso il contributo delle donne. Si presuppone che le donne abbiano elaborato pensieri filosofici significativi, tuttavia relegati a spazi privati o relazioni personali. Il lavoro esplora come gli uomini abbiano cercato di sopprimere tali saperi o di appropriarsene una volta consolidati. Tale dinamica di esclusione e controllo è radicata nella filosofia occidentale, dove la differenza di genere è stata costantemente trattata in modo asimmetrico. Il pensiero dominante ha frequentemente caratterizzato le donne come inferiori, fisicamente e mentalmente, giustificando così la loro subordinazione e limitando la loro partecipazione pubblica. L’elaborato esamina come questa visione abbia influenzato filosofia e istituzioni sociali, perpetuando disuguaglianze di genere. Infine, si riflette sull’impatto del pensiero femminista sulla teorizzazione morale contemporanea, sottolineando la necessità di rivedere la nozione di soggetto morale per promuovere una giustizia più inclusiva e sensibile alle differenze.
"L’impatto delle differenze di genere sulla Bioetica e Riflessioni Critiche attraverso le opere di Caterina Botti. ''
LINCIANO, MARTA
2023/2024
Abstract
Questa tesi analizza il complesso rapporto tra bioetica e differenze di genere, evidenziando come la filosofia tradizionale abbia frequentemente escluso il contributo delle donne. Si presuppone che le donne abbiano elaborato pensieri filosofici significativi, tuttavia relegati a spazi privati o relazioni personali. Il lavoro esplora come gli uomini abbiano cercato di sopprimere tali saperi o di appropriarsene una volta consolidati. Tale dinamica di esclusione e controllo è radicata nella filosofia occidentale, dove la differenza di genere è stata costantemente trattata in modo asimmetrico. Il pensiero dominante ha frequentemente caratterizzato le donne come inferiori, fisicamente e mentalmente, giustificando così la loro subordinazione e limitando la loro partecipazione pubblica. L’elaborato esamina come questa visione abbia influenzato filosofia e istituzioni sociali, perpetuando disuguaglianze di genere. Infine, si riflette sull’impatto del pensiero femminista sulla teorizzazione morale contemporanea, sottolineando la necessità di rivedere la nozione di soggetto morale per promuovere una giustizia più inclusiva e sensibile alle differenze.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/6464