L'energia nucleare svolge oggi un ruolo fondamentale nel soddisfacimento del fabbisogno di energia elettrica nei paesi industrializzati, garantendo sia la sostenibilità economica che quella ambientale. In Europa è la prima fonte di produzione di energia elettrica e a livello mondiale rimane una fonte di primaria importanza, attestandosi a circa il 16% della produzione. La percentuale dell'uso dell'energia nucleare, secondo stime antecedenti al 2011, era destinata a crescere. Molti paesi, in questo periodo, avviarono la costruzione di nuovi reattori e altri presero in considerazione la possibilità di investire o reinvestire, come nel caso dell'Italia, sui reattori nucleari per la produzione di energia elettrica. L'incidente di Fukushima, nel marzo del 2011, cambiò però questo scenario, riaprendo la discussione sull'utilizzo dell'energia nucleare e focalizzando l'attenzione sulla sicurezza delle centrali elettronucleari. In questa sede si vogliono analizzare gli effetti del disastro sulle politiche energetiche dei paesi industrializzati, con particolare riferimento agli stati membri della comunità europea. A questo scopo si prenderanno in considerazione i risultati degli ¿stress test¿ eseguiti sulle centrali nucleari, delle conseguenti direttive imposte dalla comunità europea e delle reazioni dei vari stati alle norme e ai vincoli imposti. Verrano poi trattate le opinioni degli esperti contrari all'utilizzo dell'energia nucleare e le proposte e soluzioni della comunità scientifica al problema della sicurezza.

Energia nucleare: la sicurezza delle centrali nucleari con maggiore attenzione alla situazione europea.

VIELLO, STEFANO
2013/2014

Abstract

L'energia nucleare svolge oggi un ruolo fondamentale nel soddisfacimento del fabbisogno di energia elettrica nei paesi industrializzati, garantendo sia la sostenibilità economica che quella ambientale. In Europa è la prima fonte di produzione di energia elettrica e a livello mondiale rimane una fonte di primaria importanza, attestandosi a circa il 16% della produzione. La percentuale dell'uso dell'energia nucleare, secondo stime antecedenti al 2011, era destinata a crescere. Molti paesi, in questo periodo, avviarono la costruzione di nuovi reattori e altri presero in considerazione la possibilità di investire o reinvestire, come nel caso dell'Italia, sui reattori nucleari per la produzione di energia elettrica. L'incidente di Fukushima, nel marzo del 2011, cambiò però questo scenario, riaprendo la discussione sull'utilizzo dell'energia nucleare e focalizzando l'attenzione sulla sicurezza delle centrali elettronucleari. In questa sede si vogliono analizzare gli effetti del disastro sulle politiche energetiche dei paesi industrializzati, con particolare riferimento agli stati membri della comunità europea. A questo scopo si prenderanno in considerazione i risultati degli ¿stress test¿ eseguiti sulle centrali nucleari, delle conseguenti direttive imposte dalla comunità europea e delle reazioni dei vari stati alle norme e ai vincoli imposti. Verrano poi trattate le opinioni degli esperti contrari all'utilizzo dell'energia nucleare e le proposte e soluzioni della comunità scientifica al problema della sicurezza.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
706452_energianucleare.lasicurezzadellecentralinucleariconmaggioreattenzioneallasituazioneeuropea.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 742.24 kB
Formato Adobe PDF
742.24 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/64576