Oggetto di studio di questa tesi è l'architettura palatina sviluppatisi a Babilonia nel I millennio a.C., simbolo del nuovo potere politico e cardine del programma edilizio realizzato a partire dall'epoca dei dinasti caldei. Nei primi capitoli i tre edifici reali attribuiti all'opera del re Nabucodonosor II sono stati accuratamente indagati nelle rispettive planimetrie a partire dalle pubblicazioni ufficiali della missione tedesca che a cavallo tra XIX e XX secolo si dedicò al loro scavo e dai saggi di altri autori che nel corso del tempo si sono occupati del tema. In alcuni punti degli stessi capitoli sono, inoltre, state inserite delle digressioni su temi connessi al lavoro di ricerca, come quelle relative ai Giardini Pensili che tradizionalmente sono collegati al Palazzo Sud di Babilonia o al Museo di Antichità che i re neo-babilonesi avrebbero creato nel Palazzo Nord o, ancora, alla Fortezza e alle Sepolture di epoca più tarda che testimoniano un nuovo utilizzo del Palazzo di Babil. Negli ultimi capitoli l'interpretazione consolidatasi nella storia degli studi è stata poi accostata a contributi più recenti che, partendo da un riesame delle piante e, in alcuni casi, da un loro possibile rimando a tradizioni architettoniche diverse, hanno individuato numerose problematiche insite nelle stesse planimetrie e nella datazione cronologica di questi edifici ed hanno al contempo proposto ipotesi ricostruttive differenti. L'obiettivo è quello di realizzare un'analisi critica di tutti gli interventi, aprendo la strada, per quanto possibile, a nuovi potenziali scenari di ricerca.
Babilonia. Architettura palatina nel I millennio a.C.
LENTINI, GIULIA
2013/2014
Abstract
Oggetto di studio di questa tesi è l'architettura palatina sviluppatisi a Babilonia nel I millennio a.C., simbolo del nuovo potere politico e cardine del programma edilizio realizzato a partire dall'epoca dei dinasti caldei. Nei primi capitoli i tre edifici reali attribuiti all'opera del re Nabucodonosor II sono stati accuratamente indagati nelle rispettive planimetrie a partire dalle pubblicazioni ufficiali della missione tedesca che a cavallo tra XIX e XX secolo si dedicò al loro scavo e dai saggi di altri autori che nel corso del tempo si sono occupati del tema. In alcuni punti degli stessi capitoli sono, inoltre, state inserite delle digressioni su temi connessi al lavoro di ricerca, come quelle relative ai Giardini Pensili che tradizionalmente sono collegati al Palazzo Sud di Babilonia o al Museo di Antichità che i re neo-babilonesi avrebbero creato nel Palazzo Nord o, ancora, alla Fortezza e alle Sepolture di epoca più tarda che testimoniano un nuovo utilizzo del Palazzo di Babil. Negli ultimi capitoli l'interpretazione consolidatasi nella storia degli studi è stata poi accostata a contributi più recenti che, partendo da un riesame delle piante e, in alcuni casi, da un loro possibile rimando a tradizioni architettoniche diverse, hanno individuato numerose problematiche insite nelle stesse planimetrie e nella datazione cronologica di questi edifici ed hanno al contempo proposto ipotesi ricostruttive differenti. L'obiettivo è quello di realizzare un'analisi critica di tutti gli interventi, aprendo la strada, per quanto possibile, a nuovi potenziali scenari di ricerca.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/64552