The paper analyses two of the most representative works achieved by the french director Jean-Pierre Jeunet: the film titled Amélie, shot in the year 2001, and Train de Nuit, a spot commissioned by Chanel, first showed on May 2009. The aim of this work is finding out how the advertising language has influenced the creation of the film and viceversa. The first two chapters analyse the cinematographic artwork, following some of the concepts abstracted from Algirdas Julien Greimas' studies. The third chapter keeps the eyes on the film and focuses on the passion theory and esthesis, using some of Jean-Marie Floch, Guido Ferraro and Andrea Semprini's theories. The last part of the paper is dedicated to Train de Nuit, especially to the relationship between branding process and movie-making techniques.
L'elaborato analizza due delle opere più rappresentative del regista francese Jean-Pierre Jeunet: Il favoloso mondo di Amélie, pellicola girata nel 2001, e Train de Nuit, spot commissionatogli dalla casa di moda Chanel, risalente al maggio 2009. Lo scopo dello scritto è quello di scoprire in che modo strumenti di analisi e logiche proprie della semiotica pubblicitaria hanno contribuito alla realizzazione della pellicola e viceversa. I primi due capitoli dell'elaborato si focalizzano sull'analisi dell'opera cinematografica, seguendo i dettami del percorso generativo canonico teorizzato da Algirdas Julien Greimas. Successiva all'analisi delle strutture semio-narrative e discorsive, condotta con l'ausilio di alcune teorie proposte da Jean-Marie Floch, Giudo Ferraro e Andrea Semprini, l'elaborato si concentra sulle passioni e sulle estesie della pellicola. L'ultima parte è dedicata a Train de Nuit, in particolare alla relazione tra discorso di marca e discorso cinematografico.
Amélie sur le Train de Nuit: tra cinema e audiovisivo pubblicitario
TINNIRELLO, MARTINA
2012/2013
Abstract
L'elaborato analizza due delle opere più rappresentative del regista francese Jean-Pierre Jeunet: Il favoloso mondo di Amélie, pellicola girata nel 2001, e Train de Nuit, spot commissionatogli dalla casa di moda Chanel, risalente al maggio 2009. Lo scopo dello scritto è quello di scoprire in che modo strumenti di analisi e logiche proprie della semiotica pubblicitaria hanno contribuito alla realizzazione della pellicola e viceversa. I primi due capitoli dell'elaborato si focalizzano sull'analisi dell'opera cinematografica, seguendo i dettami del percorso generativo canonico teorizzato da Algirdas Julien Greimas. Successiva all'analisi delle strutture semio-narrative e discorsive, condotta con l'ausilio di alcune teorie proposte da Jean-Marie Floch, Giudo Ferraro e Andrea Semprini, l'elaborato si concentra sulle passioni e sulle estesie della pellicola. L'ultima parte è dedicata a Train de Nuit, in particolare alla relazione tra discorso di marca e discorso cinematografico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/64304