Il presente lavoro di ricerca ha l'obbiettivo di illustrare i tentativi di riforma costituzionale, riguardanti la forma di governo, avvenuti nel nostro Paese dall'entrata in vigore della Costituzione repubblicana del 1948 fino ai giorni nostri. La classificazione che è stata utilizzata non è basata su criteri cronologici ma, seguendo l'impostazione adottata da un Dossier compilato e pubblicato dal Dipartimento delle Riforme istituzionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DOSSIER DI SINTESI n° 38: ¿LA FORMA DI GOVERNO NEI PRINCIPALI TENTATIVI DI RIFORMA COSTITUZIONALE¿, Dipartimento Riforme Costituzionali, PDCM, Roma, luglio 2013), contenente al suo interno una sintetica e schematica illustrazione delle proposte di riforma costituzionale (in riferimento alle quali il Dossier utilizza un criterio cronologico), si sono raggruppati i vari tentativi in due macro aree (rappresentate nel testo da due distinti capitoli): le proposte ad ispirazione semipresidenzialista e le proposte che fanno riferimento ad un parlamentarismo razionalizzato (includendo neoparlamentarismo e premierato). Il fine del lavoro di ricerca effettuato è duplice: da una parte comprendere meglio i meccanismi costituzionali esistenti che sono alla base della gestione del potere pubblico nel nostro Paese con un focus anche sull'evoluzione storica delle istituzioni; dall'altra analizzare le ragioni che hanno portato il mondo politico ed accademico a formulare proposte di riforma, nel corso della storia repubblicana, con l'intento di modificare ¿l'architettura costituzionale¿ al fine di renderla più efficiente e moderna.

LA RIFORMA DELLA FORMA DI GOVERNO PARLAMENTARE

IGNOTO, MAURO
2015/2016

Abstract

Il presente lavoro di ricerca ha l'obbiettivo di illustrare i tentativi di riforma costituzionale, riguardanti la forma di governo, avvenuti nel nostro Paese dall'entrata in vigore della Costituzione repubblicana del 1948 fino ai giorni nostri. La classificazione che è stata utilizzata non è basata su criteri cronologici ma, seguendo l'impostazione adottata da un Dossier compilato e pubblicato dal Dipartimento delle Riforme istituzionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DOSSIER DI SINTESI n° 38: ¿LA FORMA DI GOVERNO NEI PRINCIPALI TENTATIVI DI RIFORMA COSTITUZIONALE¿, Dipartimento Riforme Costituzionali, PDCM, Roma, luglio 2013), contenente al suo interno una sintetica e schematica illustrazione delle proposte di riforma costituzionale (in riferimento alle quali il Dossier utilizza un criterio cronologico), si sono raggruppati i vari tentativi in due macro aree (rappresentate nel testo da due distinti capitoli): le proposte ad ispirazione semipresidenzialista e le proposte che fanno riferimento ad un parlamentarismo razionalizzato (includendo neoparlamentarismo e premierato). Il fine del lavoro di ricerca effettuato è duplice: da una parte comprendere meglio i meccanismi costituzionali esistenti che sono alla base della gestione del potere pubblico nel nostro Paese con un focus anche sull'evoluzione storica delle istituzioni; dall'altra analizzare le ragioni che hanno portato il mondo politico ed accademico a formulare proposte di riforma, nel corso della storia repubblicana, con l'intento di modificare ¿l'architettura costituzionale¿ al fine di renderla più efficiente e moderna.
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