l'elaborato si pone come obiettivo l'analisi macroeconomica del fenomeno attraverso uno studio accurato del mercato dei capitali provenienti dai paesi del Golfo. Analizzeremo l'aspetto macroeconomico del fenomeno della finanza islamica piuttosto che quello retail , ancora poco sviluppato poiché prima ancora di un mercato occorre costruire i potenziali clienti. Dal lato dei fondi sovrani invece, stiamo assistendo a grandissimi investimenti da parte dei Paesi del Golfo nel nostro territorio. Incentivare ulteriormente ad investire sui nostri patrimoni per attrarre liquidità, oppure valorizzare ¿internamente¿ le nostre risorse rinunciando però ai fondi provenienti dall'Estero e in particolare dai paesi islamici? Il lavoro prenderà avvio da quello che è l'aspetto centrale del sistema finanziario islamico: il divieto di interesse. Si procederà poi ad un excursus storico dello sviluppo del fenomeno dalle origini ai giorni nostri per comprendere meglio anche le ragioni della crescita degli ultimi 50 anni. Si darà descrizione dei principali strumenti utilizzati nel sistema finanziario islamico attraverso un'analisi delle caratteristiche fondamentali di questo nuovo modello. Nel secondo capitolo ricercheremo le origini culturali e giuridiche per comprendere meglio la trasformazione dei concetti di usura e di speculazione finanziaria evidenziando differenze e analogie che stanno alla base del mondo occidentale e del mondo islamico. Sarà quindi presentata una correlazione dal punto di vista giuridico. I due modelli finanziari potrebbero risultare complementari nell'ambito di alcune tipologie di strumenti: il divieto d'usura e il divieto di porre in essere contratti aleatori, consentiti invece in Occidente attraverso l'accensione di un mutuo o contrando una polizza assicurativa, potrebbero risultare problematici per tutti quei musulmani presenti sul territorio italiano che necessitano di strumenti simili. Al riguardo verranno indicate due possibili soluzioni: il mutuo islamico e l'assicurazione islamica. Nel terzo capitolo, oggetto principale della tesi, l'attenzione verrà posta sulla ricerca e l'analisi della grande liquidità proveniente dall'area del Golfo investita nel nostro Paese. A partire da Al Waleed che entrò in Mediaset nel 1995, passando per lussuosi alberghi e complessi residenziali della Costa Smeralda finiti nelle mani dei fondi del Qatar, fino all'ultimo investimento portato a termine e cioè l'acquisizione di Alitalia da parte di Etihad. Verranno infine descritte nel quarto capitolo quali le possibili prospettive future per la finanza islamica in Italia e quali possibili collaborazioni e partnerships potranno scaturire ad esempio dalla collaborazione tra Expo 2015 e Expo 2020. Certamente, lo stretto legame alle attività reali, ha favorito questo modello ad espandersi ulteriormente dopo la crisi finanziaria del 2007, favorito soprattutto dai principi a cui si è sempre ispirato.

FINANZA ISLAMICA COME INCENTIVO AGLI INVESTIMENTI IN ITALIA

BOCCIA, ANDREA RICCARDO
2013/2014

Abstract

l'elaborato si pone come obiettivo l'analisi macroeconomica del fenomeno attraverso uno studio accurato del mercato dei capitali provenienti dai paesi del Golfo. Analizzeremo l'aspetto macroeconomico del fenomeno della finanza islamica piuttosto che quello retail , ancora poco sviluppato poiché prima ancora di un mercato occorre costruire i potenziali clienti. Dal lato dei fondi sovrani invece, stiamo assistendo a grandissimi investimenti da parte dei Paesi del Golfo nel nostro territorio. Incentivare ulteriormente ad investire sui nostri patrimoni per attrarre liquidità, oppure valorizzare ¿internamente¿ le nostre risorse rinunciando però ai fondi provenienti dall'Estero e in particolare dai paesi islamici? Il lavoro prenderà avvio da quello che è l'aspetto centrale del sistema finanziario islamico: il divieto di interesse. Si procederà poi ad un excursus storico dello sviluppo del fenomeno dalle origini ai giorni nostri per comprendere meglio anche le ragioni della crescita degli ultimi 50 anni. Si darà descrizione dei principali strumenti utilizzati nel sistema finanziario islamico attraverso un'analisi delle caratteristiche fondamentali di questo nuovo modello. Nel secondo capitolo ricercheremo le origini culturali e giuridiche per comprendere meglio la trasformazione dei concetti di usura e di speculazione finanziaria evidenziando differenze e analogie che stanno alla base del mondo occidentale e del mondo islamico. Sarà quindi presentata una correlazione dal punto di vista giuridico. I due modelli finanziari potrebbero risultare complementari nell'ambito di alcune tipologie di strumenti: il divieto d'usura e il divieto di porre in essere contratti aleatori, consentiti invece in Occidente attraverso l'accensione di un mutuo o contrando una polizza assicurativa, potrebbero risultare problematici per tutti quei musulmani presenti sul territorio italiano che necessitano di strumenti simili. Al riguardo verranno indicate due possibili soluzioni: il mutuo islamico e l'assicurazione islamica. Nel terzo capitolo, oggetto principale della tesi, l'attenzione verrà posta sulla ricerca e l'analisi della grande liquidità proveniente dall'area del Golfo investita nel nostro Paese. A partire da Al Waleed che entrò in Mediaset nel 1995, passando per lussuosi alberghi e complessi residenziali della Costa Smeralda finiti nelle mani dei fondi del Qatar, fino all'ultimo investimento portato a termine e cioè l'acquisizione di Alitalia da parte di Etihad. Verranno infine descritte nel quarto capitolo quali le possibili prospettive future per la finanza islamica in Italia e quali possibili collaborazioni e partnerships potranno scaturire ad esempio dalla collaborazione tra Expo 2015 e Expo 2020. Certamente, lo stretto legame alle attività reali, ha favorito questo modello ad espandersi ulteriormente dopo la crisi finanziaria del 2007, favorito soprattutto dai principi a cui si è sempre ispirato.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/64221