Come espresso dal principio di revisione 200 ¿l'obiettivo della revisione contabile è di acquisire ogni elemento necessario per consentire al revisore di esprimere un giudizio se il bilancio sia redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al quadro normativo di riferimento¿ e ¿sebbene il giudizio del revisore incida sulla valutazione dell'attendibilità del bilancio, tale giudizio non rappresenta una garanzia del futuro funzionamento dell'impresa né che la stessa sia stata amministrata in modo efficace ed efficiente¿. Quindi traducendo quanto previsto a livello internazionale, lo scopo principale dell'attività di revisione legale dei conti è ottenere, tramite sufficienti ed adeguati elementi probativi, la ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo complesso non sia viziato da errori significativi e che sia ¿redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio¿ in conformità con il quadro normativo di riferimento. Si tratta pertanto di una serie di verifiche campionarie su aree del bilancio d'esercizio o del bilancio consolidato che secondo il giudizio professionale sono da ritenersi significative, ossia per le quali un'errata o omessa informativa può influenzare le valutazioni degli utilizzatori finali del bilancio, normalmente noti come stakeholders. Il revisore dalla sua attività non può ottenere una certezza assoluta a causa di alcune limitazioni intrinseche che influenzano la capacità del revisore di individuare errori significativi. Fra queste vi sono sicuramente l'utilizzo di verifiche a campione, le limitazioni intrinseche di qualsiasi controllo interno e la natura persuasiva piuttosto che conclusiva di molto elementi probativi. Il revisore deve quindi pianificare lo svolgimento delle sue attività con il fine di ridurre ad un livello accettabilmente basso il rischio di revisione (composto da rischio intrinseco, rischio di controllo e di individuazione). Se i primi due sono rischi d'impresa, che esistono indipendentemente della revisione del bilancio, il rischio di individuazione è il rischio maggiormente proprio dell'attività di revisione ed è strettamente correlato alla tipologia di strategia che il team di revisione ha deciso di mettere in pratica per ridurre il rischio di revisione ad un livello accettabilmente basso. Infatti il rischio di individuazione è correlato alla natura, alla tempistica e all'estensione delle procedure di revisione che in sede di pianificazione del lavoro vengono ritenute come maggiormente adeguate. Fra queste sono da rilevare le procedure di analisi comparativa, da utilizzare per supportare il processo di revisione in tutte le sue fasi al fine verificare la ragionevolezza, la completezza e l'esistenza dei dati iscritti dalla società in bilancio. Nei paragrafi successivi viene riportato un inquadramento a livello generale dei differenti contesti ed ambiti nei quali possono essere utilizzate le procedure di analisi comparativa durante il processo di revisione, secondo quanto disposto dal principio di revisione ISA 520.
VALUTAZIONE ED EFFICACIA DELLE PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA: CASI PRATICI DI REVISIONE CONTABILE
VERCELLI, SILVIA
2013/2014
Abstract
Come espresso dal principio di revisione 200 ¿l'obiettivo della revisione contabile è di acquisire ogni elemento necessario per consentire al revisore di esprimere un giudizio se il bilancio sia redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al quadro normativo di riferimento¿ e ¿sebbene il giudizio del revisore incida sulla valutazione dell'attendibilità del bilancio, tale giudizio non rappresenta una garanzia del futuro funzionamento dell'impresa né che la stessa sia stata amministrata in modo efficace ed efficiente¿. Quindi traducendo quanto previsto a livello internazionale, lo scopo principale dell'attività di revisione legale dei conti è ottenere, tramite sufficienti ed adeguati elementi probativi, la ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo complesso non sia viziato da errori significativi e che sia ¿redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio¿ in conformità con il quadro normativo di riferimento. Si tratta pertanto di una serie di verifiche campionarie su aree del bilancio d'esercizio o del bilancio consolidato che secondo il giudizio professionale sono da ritenersi significative, ossia per le quali un'errata o omessa informativa può influenzare le valutazioni degli utilizzatori finali del bilancio, normalmente noti come stakeholders. Il revisore dalla sua attività non può ottenere una certezza assoluta a causa di alcune limitazioni intrinseche che influenzano la capacità del revisore di individuare errori significativi. Fra queste vi sono sicuramente l'utilizzo di verifiche a campione, le limitazioni intrinseche di qualsiasi controllo interno e la natura persuasiva piuttosto che conclusiva di molto elementi probativi. Il revisore deve quindi pianificare lo svolgimento delle sue attività con il fine di ridurre ad un livello accettabilmente basso il rischio di revisione (composto da rischio intrinseco, rischio di controllo e di individuazione). Se i primi due sono rischi d'impresa, che esistono indipendentemente della revisione del bilancio, il rischio di individuazione è il rischio maggiormente proprio dell'attività di revisione ed è strettamente correlato alla tipologia di strategia che il team di revisione ha deciso di mettere in pratica per ridurre il rischio di revisione ad un livello accettabilmente basso. Infatti il rischio di individuazione è correlato alla natura, alla tempistica e all'estensione delle procedure di revisione che in sede di pianificazione del lavoro vengono ritenute come maggiormente adeguate. Fra queste sono da rilevare le procedure di analisi comparativa, da utilizzare per supportare il processo di revisione in tutte le sue fasi al fine verificare la ragionevolezza, la completezza e l'esistenza dei dati iscritti dalla società in bilancio. Nei paragrafi successivi viene riportato un inquadramento a livello generale dei differenti contesti ed ambiti nei quali possono essere utilizzate le procedure di analisi comparativa durante il processo di revisione, secondo quanto disposto dal principio di revisione ISA 520.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/64210