L'oggetto della mia tesi è un piccolo ricettario tecnico medievale che si trova in appendice a Vitruvio in alcuni dei testimoni manoscritti principali. Il testo, particolarmente eterogeneo, si può suddividere in varie sezioni, che espongono, nell'ordine, principi di metrologia antica, la composizione di un prodotto farmaceutico a base di altea, una serie di ricette per produrre pigmenti da utilizzare in pittura o in tintura, un passo tratto da Rutilio Tauro Palladio sulla preparazione alcuni diversi tipi di olio e di vino e, infine, nozioni di organologia riguardanti, in particolare, le proporzioni che intercorrono tra le misure delle canne dell'organo. Dopo aver introdotto il genere dei trattati tecnici medievali, mi sono occupata dell'edizione critica del testo, cui ho fatto seguire una traduzione e un commento. Scopo principale del lavoro è, tuttavia, quello di stabilire se lo stemma codicum delle ricette concordi con quello che è stato formulato per il De architectura, o se, invece, non sia possibile riconsiderare quest'ultimo alla luce degli elementi emersi dallo studio del ricettario, ferma restando l'impossibilità di escludere una tradizione indipendente dei due testi.

"Appendix Vitruviana". Edizione critica e commento di un ricettario tecnico in appendice a Vitruvio.

AMELOTTI, BEATRICE
2013/2014

Abstract

L'oggetto della mia tesi è un piccolo ricettario tecnico medievale che si trova in appendice a Vitruvio in alcuni dei testimoni manoscritti principali. Il testo, particolarmente eterogeneo, si può suddividere in varie sezioni, che espongono, nell'ordine, principi di metrologia antica, la composizione di un prodotto farmaceutico a base di altea, una serie di ricette per produrre pigmenti da utilizzare in pittura o in tintura, un passo tratto da Rutilio Tauro Palladio sulla preparazione alcuni diversi tipi di olio e di vino e, infine, nozioni di organologia riguardanti, in particolare, le proporzioni che intercorrono tra le misure delle canne dell'organo. Dopo aver introdotto il genere dei trattati tecnici medievali, mi sono occupata dell'edizione critica del testo, cui ho fatto seguire una traduzione e un commento. Scopo principale del lavoro è, tuttavia, quello di stabilire se lo stemma codicum delle ricette concordi con quello che è stato formulato per il De architectura, o se, invece, non sia possibile riconsiderare quest'ultimo alla luce degli elementi emersi dallo studio del ricettario, ferma restando l'impossibilità di escludere una tradizione indipendente dei due testi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/64145