Italia e gli Stati Uniti, durante gli anni Venti e Trenta, sono da sempre stati considerati come due realtà completamente opposte: il primo un regime dittatoriale, il secondo una democrazia ascesa a simbolo del sistema liberal-democratico occidentale. Questa distinzione così netta tende però a sparire se si sottopongono a un'analisi più approfondita gli sviluppi che in quel periodo caratterizzano i due paesi. Messi di fronte alle difficoltà e alle problematiche causate dalla guerra e dalla crisi economica, i governi di entrambi gli stati attuarono risposte affini, abbracciando nuovi indirizzi socioeconomici, nei quali il potere statale acquisiva un ruolo centrale nella gestione dell'economia, nella direzione della contrattazione tra i gruppi d'interesse, nella pacificazione dei conflitti di classe. A questa nuova struttura, fondata sull'integrazione tra gruppi socioeconomici organizzati attraverso un sistema di rappresentanza spesso istituzionalizzato dallo stato, viene dato il nome di corporativismo. Il nascente sistema corporativo si dimostrò in gran parte vincente nel ripristinare la stabilità tanto in Italia quanto in America, grazie alla sua capacità di trovare delle soluzioni di compromesso all'interno delle dispute tra le forze economiche in gioco. Dalla comune adesione al «compromesso corporativo» discendono i parallelismi tracciabili tra i due sistemi, e proprio ciò permette di intraprendere uno studio comparato tra i due paesi, cogliendo così fino in fondo la reale portata delle politiche che li rendono affini.
Il compromesso corporativo. Parallelismi tra l'Italia fascista e il New Deal americano.
CONFORTINI, JOSHUA
2013/2014
Abstract
Italia e gli Stati Uniti, durante gli anni Venti e Trenta, sono da sempre stati considerati come due realtà completamente opposte: il primo un regime dittatoriale, il secondo una democrazia ascesa a simbolo del sistema liberal-democratico occidentale. Questa distinzione così netta tende però a sparire se si sottopongono a un'analisi più approfondita gli sviluppi che in quel periodo caratterizzano i due paesi. Messi di fronte alle difficoltà e alle problematiche causate dalla guerra e dalla crisi economica, i governi di entrambi gli stati attuarono risposte affini, abbracciando nuovi indirizzi socioeconomici, nei quali il potere statale acquisiva un ruolo centrale nella gestione dell'economia, nella direzione della contrattazione tra i gruppi d'interesse, nella pacificazione dei conflitti di classe. A questa nuova struttura, fondata sull'integrazione tra gruppi socioeconomici organizzati attraverso un sistema di rappresentanza spesso istituzionalizzato dallo stato, viene dato il nome di corporativismo. Il nascente sistema corporativo si dimostrò in gran parte vincente nel ripristinare la stabilità tanto in Italia quanto in America, grazie alla sua capacità di trovare delle soluzioni di compromesso all'interno delle dispute tra le forze economiche in gioco. Dalla comune adesione al «compromesso corporativo» discendono i parallelismi tracciabili tra i due sistemi, e proprio ciò permette di intraprendere uno studio comparato tra i due paesi, cogliendo così fino in fondo la reale portata delle politiche che li rendono affini.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/64137