Introduzione: Il ricovero di una persona assistita, presso un reparto di Rianimazione, rappresenta per la famiglia un evento drammatico e spesso difficile da sostenere. L'obiettivo di questo lavoro è quello di individuare i principali bisogni, le aspettative, le paure e tutte le sensazioni personali che costituiscono l'esperienza soggettiva dei parenti durante il primo accesso in reparto; questo per comprendere su quali aspetti relazionali e non, l'infermiere si deve concentrare per garantire un'accurata assistenza al parente, la quale può giovare positivamente al percorso di cura dello stesso paziente ricoverato. Materiali e metodi: Lo studio, di tipo qualitativo, è stato condotto nel periodo compreso fra maggio e giugno 2014, somministrando un'intervista semi-strutturata a 10 parenti di persone assistite ricoverate presso il Reparto di Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale S. Croce e Carle di Cuneo. Risultati: 9 familiari su 10 hanno accettato di partecipare all'indagine. Gli elementi fondanti dell'esperienza personale dei parenti intervistati sono sinteticamente: le poche aspettative dimostrate relative al ricovero ospedaliero, il grande impatto dell'ambiente asettico e tecnologico del reparto, il quale in alcuni casi è causa di timore, in altri dà sensazioni di controllo e sicurezza; il bisogno di informazione e di spiegazioni inerenti ciò che si osserva all'interno del reparto; la richiesta di sostegno e la comunicazione con il personale medico-infermieristico per affrontare la paura, l'ansia e lo shock dati dall'instabilità e dalla criticità della condizione clinica. Analisi/Discussione: Sulla base delle informazioni tratte dalle narrazioni, inerenti l'esperienza soggettiva dei familiari, in accordo con la letteratura consultata, sono emersi gli aspetti relazionali sui quali l'infermiere deve concentrarsi per soddisfare i bisogni espliciti ed impliciti dei parenti. La relazione d'aiuto si sviluppa tramite la comunicazione verbale e non, l'informazione finalizzata e precisa, la condivisione di ciò che accade, l'empatia, l'accettazione e la comprensione del parente, il quale rappresenta una componente importante della vita della persona assistita. Parole chiave: parenti, infermieri, bisogni, relazione d'aiuto.
I parenti in Rianimazione: l'importanza del ruolo relazionale dell'infermiere
OLIVA, PAOLA
2013/2014
Abstract
Introduzione: Il ricovero di una persona assistita, presso un reparto di Rianimazione, rappresenta per la famiglia un evento drammatico e spesso difficile da sostenere. L'obiettivo di questo lavoro è quello di individuare i principali bisogni, le aspettative, le paure e tutte le sensazioni personali che costituiscono l'esperienza soggettiva dei parenti durante il primo accesso in reparto; questo per comprendere su quali aspetti relazionali e non, l'infermiere si deve concentrare per garantire un'accurata assistenza al parente, la quale può giovare positivamente al percorso di cura dello stesso paziente ricoverato. Materiali e metodi: Lo studio, di tipo qualitativo, è stato condotto nel periodo compreso fra maggio e giugno 2014, somministrando un'intervista semi-strutturata a 10 parenti di persone assistite ricoverate presso il Reparto di Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale S. Croce e Carle di Cuneo. Risultati: 9 familiari su 10 hanno accettato di partecipare all'indagine. Gli elementi fondanti dell'esperienza personale dei parenti intervistati sono sinteticamente: le poche aspettative dimostrate relative al ricovero ospedaliero, il grande impatto dell'ambiente asettico e tecnologico del reparto, il quale in alcuni casi è causa di timore, in altri dà sensazioni di controllo e sicurezza; il bisogno di informazione e di spiegazioni inerenti ciò che si osserva all'interno del reparto; la richiesta di sostegno e la comunicazione con il personale medico-infermieristico per affrontare la paura, l'ansia e lo shock dati dall'instabilità e dalla criticità della condizione clinica. Analisi/Discussione: Sulla base delle informazioni tratte dalle narrazioni, inerenti l'esperienza soggettiva dei familiari, in accordo con la letteratura consultata, sono emersi gli aspetti relazionali sui quali l'infermiere deve concentrarsi per soddisfare i bisogni espliciti ed impliciti dei parenti. La relazione d'aiuto si sviluppa tramite la comunicazione verbale e non, l'informazione finalizzata e precisa, la condivisione di ciò che accade, l'empatia, l'accettazione e la comprensione del parente, il quale rappresenta una componente importante della vita della persona assistita. Parole chiave: parenti, infermieri, bisogni, relazione d'aiuto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/64072