Le Amministrazioni Pubbliche si caratterizzano per la produzione di beni e servizi, non destinabili alla rivendita, rivolti ad un consumo collettivo con obiettivi di riequilibrio della redistribuzione della ricchezza. L'articolo 3 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) definisce il Comune come l'ente che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. I comuni e le province sono titolari di funzioni proprie e di quelle conferite loro con legge dello Stato e della regione, secondo il principio di sussidiarietà. Gli Enti Locali sono, quindi, soggetti autonomi che rappresentano la comunità territoriale di riferimento, titolari di funzioni proprie e delegate, preposti al soddisfacimento dei bisogni pubblici, responsabili per lo sviluppo e la promozione del territorio. Gli Enti Locali sono soggetti ad un sistema di controlli costituito da un insieme di norme, contenute nel TUEL e fortemente implementate negli ultimi anni, al fine di aumentare il controllo e le verifiche sulla gestione finanziaria degli enti. Il sistema dei controlli, a cui sono soggetti gli Enti Locali, è stato rafforzato dal D.L. 174/2012, sia attraverso il rafforzamento del controllo interno e sia attraverso il rafforzamento della funzione di controllo esterno della Corte dei Conti, in modo tale che il concetto di autonomia venga rivisto per garantire il rispetto degli obblighi derivanti dal patto di stabilità e per riportare la situazione finanziaria degli enti locali in zona di sicurezza. Il D.L. 174/2012 non è la prima forma di evoluzione della normativa dei controlli interni. La suddetta normativa si è sviluppata soprattutto nel corso dell'ultimo ventennio attraverso diverse tappe Oltre che al rafforzamento del sistema dei controlli interni, si è provveduto anche al rafforzamento del ruolo della Corte dei Conti; attore principale del controllo esterno. Elementi molto importanti all'interno del controllo negli enti locali sono i principi di efficacia, di efficienza e di economicità. In base al Tesco Unico degli Enti locali, il controllo nei comuni fino a 15.000 abitanti si articola in:  Controllo di gestione;  Controllo di regolarità amministrativa e contabile;  Controllo sugli equilibri finanziari. Sono quindi esonerati dall'esecuzione dei controlli sulle società partecipate non quotate. Inoltre per questa tipologia di enti locali non è prevista la verifica, attraverso il controllo dello stato di attuazione degli indirizzi e degli obiettivi gestionali; la redazione del bilancio consolidato; l'efficacia, l'efficienza e l'economicità degli organi gestionali esterni dall'ente; la garanzia del controllo della qualità dei servizi erogati, sia direttamente, sia mediante organismi gestionali esterni, con l'impiego di metodologie dirette a misurare la soddisfazione degli utenti esterni ed interni dell'ente.

Il sistema di controllo negli enti locali: il modello applicabile nei comuni fino a 15.000 abitanti

CANDELA, VALENTINA
2013/2014

Abstract

Le Amministrazioni Pubbliche si caratterizzano per la produzione di beni e servizi, non destinabili alla rivendita, rivolti ad un consumo collettivo con obiettivi di riequilibrio della redistribuzione della ricchezza. L'articolo 3 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) definisce il Comune come l'ente che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. I comuni e le province sono titolari di funzioni proprie e di quelle conferite loro con legge dello Stato e della regione, secondo il principio di sussidiarietà. Gli Enti Locali sono, quindi, soggetti autonomi che rappresentano la comunità territoriale di riferimento, titolari di funzioni proprie e delegate, preposti al soddisfacimento dei bisogni pubblici, responsabili per lo sviluppo e la promozione del territorio. Gli Enti Locali sono soggetti ad un sistema di controlli costituito da un insieme di norme, contenute nel TUEL e fortemente implementate negli ultimi anni, al fine di aumentare il controllo e le verifiche sulla gestione finanziaria degli enti. Il sistema dei controlli, a cui sono soggetti gli Enti Locali, è stato rafforzato dal D.L. 174/2012, sia attraverso il rafforzamento del controllo interno e sia attraverso il rafforzamento della funzione di controllo esterno della Corte dei Conti, in modo tale che il concetto di autonomia venga rivisto per garantire il rispetto degli obblighi derivanti dal patto di stabilità e per riportare la situazione finanziaria degli enti locali in zona di sicurezza. Il D.L. 174/2012 non è la prima forma di evoluzione della normativa dei controlli interni. La suddetta normativa si è sviluppata soprattutto nel corso dell'ultimo ventennio attraverso diverse tappe Oltre che al rafforzamento del sistema dei controlli interni, si è provveduto anche al rafforzamento del ruolo della Corte dei Conti; attore principale del controllo esterno. Elementi molto importanti all'interno del controllo negli enti locali sono i principi di efficacia, di efficienza e di economicità. In base al Tesco Unico degli Enti locali, il controllo nei comuni fino a 15.000 abitanti si articola in:  Controllo di gestione;  Controllo di regolarità amministrativa e contabile;  Controllo sugli equilibri finanziari. Sono quindi esonerati dall'esecuzione dei controlli sulle società partecipate non quotate. Inoltre per questa tipologia di enti locali non è prevista la verifica, attraverso il controllo dello stato di attuazione degli indirizzi e degli obiettivi gestionali; la redazione del bilancio consolidato; l'efficacia, l'efficienza e l'economicità degli organi gestionali esterni dall'ente; la garanzia del controllo della qualità dei servizi erogati, sia direttamente, sia mediante organismi gestionali esterni, con l'impiego di metodologie dirette a misurare la soddisfazione degli utenti esterni ed interni dell'ente.
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