The purpose of this paper is to explore the concept of “neurosexism”, a term coined by the philosopher of science Cordelia Fine which has had an amplified echo in both mass culture and scientific debate. This concept, however, has provoked widespread controversy in academic circles. Therefore, the primary objective will be to investigate the discrepancies between the philosophical and the neuroscientific sides in order to understand the meaning of neurosexism, to what extent one can legitimately justify the coining of this new term and its implications in the philosophical, scientific and social spheres. By juxtaposing the most recent neuroscientific studies and the way they are written and presented to the public, some contributions from the philosophy of mind of the last two decades and the new feminist-neuroscientific positions, the aim is to investigate whether and how there is a real difference between the sexes at the brain-level and to what extent this can influence us in social dynamics, paying particular attention to the differences between the positions analysed, both scientific and philosophical. Indeed, if the theory that there are brain differences between the sexes seems irrefutable from a scientific point of view, it is equally true that the conclusions of some neuroscientific studies are tendentious and incongruent, thus corroborating the theses supporting the philosophical-neurosexist position. In a context of interdisciplinarity, it remains of primary importance to emphasise the contribution that a philosophical perspective can make to the subject under examination, always aiming at the creation of a productive dialogue.
Lo scopo di questo elaborato è di esplorare il concetto di “neurosessismo”, termine coniato dalla filosofa della scienza Cordelia Fine e che ha avuto un’amplificata eco sia nella cultura di massa sia nel dibattito strettamente scientifico. Questo concetto, tuttavia, ha suscitato controversie diffuse in ambito accademico. L’obiettivo primario sarà quindi indagare le discrepanze tra il versante filosofico e quello neuroscientifico per comprendere il significato del neurosessismo, fino a dove si può legittimamente giustificare la coniazione di questo nuovo termine e le sue implicazioni in ambito filosofico, scientifico e sociale. Affiancando i più recenti studi neuroscientifici e il modo in cui vengono redatti e presentati al pubblico, alcuni contributi di filosofia della mente degli ultimi due decenni e le nuove posizioni femministe-neuroscientifiche si vuole indagare se e come sussiste una concreta differenza tra i sessi a livello cerebrale e in che misura questa possa influenzarci nelle dinamiche sociali, ponendo una particolare attenzione sulle differenze tra le posizioni analizzate, sia scientifica sia filosofica. Infatti, se la teoria secondo cui esistano differenze cerebrali tra i sessi sembra inattaccabile da un punto di vista scientifico, è altrettanto vero che le conclusioni di alcuni studi neuroscientifici risultano tendenziose e incongruenti, avvalorando quindi le tesi sostenitrici della posizione filosofica-neurosessista. In un contesto di interdisciplinarità resta quindi di primaria importanza rimarcare il contributo che una prospettiva filosofica può apportare al soggetto in esame, avendo sempre come fine principale la creazione di un dialogo fecondo.
Il Neurosessismo: Analisi Interdisciplinare tra Dati Neuroscientifici e Teorie Contemporanee in Filosofia della Mente
CRAVERO, LUISA
2023/2024
Abstract
Lo scopo di questo elaborato è di esplorare il concetto di “neurosessismo”, termine coniato dalla filosofa della scienza Cordelia Fine e che ha avuto un’amplificata eco sia nella cultura di massa sia nel dibattito strettamente scientifico. Questo concetto, tuttavia, ha suscitato controversie diffuse in ambito accademico. L’obiettivo primario sarà quindi indagare le discrepanze tra il versante filosofico e quello neuroscientifico per comprendere il significato del neurosessismo, fino a dove si può legittimamente giustificare la coniazione di questo nuovo termine e le sue implicazioni in ambito filosofico, scientifico e sociale. Affiancando i più recenti studi neuroscientifici e il modo in cui vengono redatti e presentati al pubblico, alcuni contributi di filosofia della mente degli ultimi due decenni e le nuove posizioni femministe-neuroscientifiche si vuole indagare se e come sussiste una concreta differenza tra i sessi a livello cerebrale e in che misura questa possa influenzarci nelle dinamiche sociali, ponendo una particolare attenzione sulle differenze tra le posizioni analizzate, sia scientifica sia filosofica. Infatti, se la teoria secondo cui esistano differenze cerebrali tra i sessi sembra inattaccabile da un punto di vista scientifico, è altrettanto vero che le conclusioni di alcuni studi neuroscientifici risultano tendenziose e incongruenti, avvalorando quindi le tesi sostenitrici della posizione filosofica-neurosessista. In un contesto di interdisciplinarità resta quindi di primaria importanza rimarcare il contributo che una prospettiva filosofica può apportare al soggetto in esame, avendo sempre come fine principale la creazione di un dialogo fecondo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
TESI Versione Finale.pdf
non disponibili
Dimensione
1.15 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.15 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/6391