Introduction: In recent years, phytotherapy has gained growing relevance, particularly in the promotion and maintenance of intestinal health. The increasing attention towards natural extracts is driven by the need to identify therapeutic solutions that support animal welfare in an integrated manner, respecting biological equilibrium. Medicinal plants, with their proven bioactive properties, represent a promising alternative or complement to conventional treatments. Objectives: The primary objective of this thesis is to provide a critical review of the scientific literature from the past thirty years on veterinary phytotherapy, with a specific focus on the applications of natural extracts in the intestinal health of monogastric animals. The aim is to outline the state of the art in this field, assessing both the therapeutic potential and limitations of natural remedies. Materials and Methods: This thesis was conducted by reviewing relevant scientific articles and specialized texts, focusing on studies that explore the use of natural extracts in monogastric diets and their impact on intestinal health. Results and Discussion: Phytotherapeutics exhibit considerable potential in supporting the intestinal health of monogastric animals. These extracts, especially due to their anti-inflammatory, antimicrobial, and antioxidant properties, have proven effective in modulating the gut microbiota and reinforcing the intestinal barrier, contributing to improved nutrient absorption and immune response. Although there is a considerable number of studies on the effects of natural extracts in livestock animals yet their use in companion animals remains limited, often based on studies conducted on murine models. Various products are employed in chronic enteropathies to modulate gut microbiota (e.g., ginseng extracts), maintain intestinal barrier integrity (e.g., ginger or thyme extracts), or for their anti-inflammatory, antioxidant, and immunoregulatory properties in cases of diarrhea or intestinal parasitosis (e.g., flavonoids, polyphenols, terpenoids, or glycosides). In livestock, their use has increased as growth promoters, digestive activity enhancers, and immunostimulants such as during the weaning phase in swine, or in controlling parasitosis and diarrhea in poultry. However, research in this area is still in its early stages and faces several challenges, such as the lack of standardized protocols, variability in extraction and dosage methods, and the limited availability of controlled clinical trials. Furthermore, the perception of phytotherapeutics within the veterinary community varies considerably, indicating the need for more education and professional development to promote the inclusion of these remedies in daily clinical practice. It is therefore evident that the growing interest in phytotherapy calls for more research to develop safe, effective, and standardized products that can serve as valid alternatives or complements to allopathic medicine, particularly in the management of chronic diseases and antimicrobial resistance.

Introduzione: Negli ultimi anni la fitoterapia ha acquisito sempre maggiore importanza, in particolare per la promozione e il mantenimento della salute intestinale. L’attenzione verso gli estratti naturali è motivata dall’esigenza di individuare soluzioni terapeutiche capaci di promuovere il benessere animale in maniera integrata e rispettosa dell’equilibrio biologico. Le piante medicinali, con le loro comprovate proprietà bioattive, rappresentano una promettente alternativa o complemento ai trattamenti convenzionali. Obiettivi: L'obiettivo principale di questa tesi è stato quello di fornire una revisione critica della letteratura scientifica degli ultimi trent'anni sulla fitoterapia veterinaria, con un focus specifico sulle applicazioni degli estratti naturali nella salute intestinale dei monogastrici. Abbiamo quindi cercato di delineare lo stato dell'arte in questo campo, valutando sia il potenziale terapeutico che i limiti dei rimedi naturali. Materiali e metodi: Questa tesi è stata realizzata esaminando articoli scientifici pertinenti e testi specialistici incentrati su studi che esplorano l'uso di estratti naturali nella dieta dei monogastrici e il loro impatto sulla salute intestinale. Risultati e considerazioni: I fitoterapici hanno un notevole potenziale nel supportare la salute intestinale nei monogastrici. Grazie alle loro proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e antiossidanti, hanno dimostrato di essere efficaci nel modulare il microbiota intestinale e rafforzare la barriera intestinale, contribuendo a migliorare l'assorbimento dei nutrienti e la risposta immunitaria. Sebbene vi siano numerosi studi sugli effetti dei composti naturali in animali da allevamento, gli studi negli animali d’affezione sono ancora limitati e spesso fanno riferimento ai modelli murini. Numerosi prodotti sono utilizzati nelle enteropatie croniche per modulare il microbiota intestinale (ad esempio estratti di ginseng), per garantire l'integrità della barriera intestinale (ad esempio estratti di zenzero o timo) o per le loro proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, regolatrici del sistema immunitario nel trattamento di diarrea e parassitosi intestinali (ad esempio flavonoidi, polifenoli, terpenoidi o glicosidi). Negli animali da reddito il loro utilizzo è aumentato come promotori della crescita e dell'attività digestiva, immunostimolanti nella fase di svezzamento (suini) o nel controllo delle parassitosi o della diarrea nel pollame. Tuttavia, la ricerca è ancora agli inizi e presenta diverse carenze, tra cui la mancanza di standardizzazione nei protocolli, la variabilità nei metodi di estrazione e dosaggio e la limitata disponibilità di studi clinici controllati. Inoltre, la percezione dei fototerapici all'interno della comunità veterinaria varia notevolmente, con la necessità di maggiore formazione e aggiornamento per promuovere l'introduzione di questi rimedi nella pratica clinica quotidiana. È quindi chiaro che il crescente interesse per la fitoterapia richiede più ricerca per sviluppare prodotti sicuri, efficaci e standardizzati, che possano rappresentare una valida alternativa o complemento alla medicina allopatica, in particolare nella gestione delle malattie croniche e della resistenza agli antibiotici.

I benefici degli estratti naturali nella dieta dei monogastrici: uno speciale focus sulla salute intestinale

PELLEGRINI, PIETRO
2023/2024

Abstract

Introduzione: Negli ultimi anni la fitoterapia ha acquisito sempre maggiore importanza, in particolare per la promozione e il mantenimento della salute intestinale. L’attenzione verso gli estratti naturali è motivata dall’esigenza di individuare soluzioni terapeutiche capaci di promuovere il benessere animale in maniera integrata e rispettosa dell’equilibrio biologico. Le piante medicinali, con le loro comprovate proprietà bioattive, rappresentano una promettente alternativa o complemento ai trattamenti convenzionali. Obiettivi: L'obiettivo principale di questa tesi è stato quello di fornire una revisione critica della letteratura scientifica degli ultimi trent'anni sulla fitoterapia veterinaria, con un focus specifico sulle applicazioni degli estratti naturali nella salute intestinale dei monogastrici. Abbiamo quindi cercato di delineare lo stato dell'arte in questo campo, valutando sia il potenziale terapeutico che i limiti dei rimedi naturali. Materiali e metodi: Questa tesi è stata realizzata esaminando articoli scientifici pertinenti e testi specialistici incentrati su studi che esplorano l'uso di estratti naturali nella dieta dei monogastrici e il loro impatto sulla salute intestinale. Risultati e considerazioni: I fitoterapici hanno un notevole potenziale nel supportare la salute intestinale nei monogastrici. Grazie alle loro proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e antiossidanti, hanno dimostrato di essere efficaci nel modulare il microbiota intestinale e rafforzare la barriera intestinale, contribuendo a migliorare l'assorbimento dei nutrienti e la risposta immunitaria. Sebbene vi siano numerosi studi sugli effetti dei composti naturali in animali da allevamento, gli studi negli animali d’affezione sono ancora limitati e spesso fanno riferimento ai modelli murini. Numerosi prodotti sono utilizzati nelle enteropatie croniche per modulare il microbiota intestinale (ad esempio estratti di ginseng), per garantire l'integrità della barriera intestinale (ad esempio estratti di zenzero o timo) o per le loro proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, regolatrici del sistema immunitario nel trattamento di diarrea e parassitosi intestinali (ad esempio flavonoidi, polifenoli, terpenoidi o glicosidi). Negli animali da reddito il loro utilizzo è aumentato come promotori della crescita e dell'attività digestiva, immunostimolanti nella fase di svezzamento (suini) o nel controllo delle parassitosi o della diarrea nel pollame. Tuttavia, la ricerca è ancora agli inizi e presenta diverse carenze, tra cui la mancanza di standardizzazione nei protocolli, la variabilità nei metodi di estrazione e dosaggio e la limitata disponibilità di studi clinici controllati. Inoltre, la percezione dei fototerapici all'interno della comunità veterinaria varia notevolmente, con la necessità di maggiore formazione e aggiornamento per promuovere l'introduzione di questi rimedi nella pratica clinica quotidiana. È quindi chiaro che il crescente interesse per la fitoterapia richiede più ricerca per sviluppare prodotti sicuri, efficaci e standardizzati, che possano rappresentare una valida alternativa o complemento alla medicina allopatica, in particolare nella gestione delle malattie croniche e della resistenza agli antibiotici.
Natural extracts in monogastric animal diet: a special focus on the extracts with gut health activity
Introduction: In recent years, phytotherapy has gained growing relevance, particularly in the promotion and maintenance of intestinal health. The increasing attention towards natural extracts is driven by the need to identify therapeutic solutions that support animal welfare in an integrated manner, respecting biological equilibrium. Medicinal plants, with their proven bioactive properties, represent a promising alternative or complement to conventional treatments. Objectives: The primary objective of this thesis is to provide a critical review of the scientific literature from the past thirty years on veterinary phytotherapy, with a specific focus on the applications of natural extracts in the intestinal health of monogastric animals. The aim is to outline the state of the art in this field, assessing both the therapeutic potential and limitations of natural remedies. Materials and Methods: This thesis was conducted by reviewing relevant scientific articles and specialized texts, focusing on studies that explore the use of natural extracts in monogastric diets and their impact on intestinal health. Results and Discussion: Phytotherapeutics exhibit considerable potential in supporting the intestinal health of monogastric animals. These extracts, especially due to their anti-inflammatory, antimicrobial, and antioxidant properties, have proven effective in modulating the gut microbiota and reinforcing the intestinal barrier, contributing to improved nutrient absorption and immune response. Although there is a considerable number of studies on the effects of natural extracts in livestock animals yet their use in companion animals remains limited, often based on studies conducted on murine models. Various products are employed in chronic enteropathies to modulate gut microbiota (e.g., ginseng extracts), maintain intestinal barrier integrity (e.g., ginger or thyme extracts), or for their anti-inflammatory, antioxidant, and immunoregulatory properties in cases of diarrhea or intestinal parasitosis (e.g., flavonoids, polyphenols, terpenoids, or glycosides). In livestock, their use has increased as growth promoters, digestive activity enhancers, and immunostimulants such as during the weaning phase in swine, or in controlling parasitosis and diarrhea in poultry. However, research in this area is still in its early stages and faces several challenges, such as the lack of standardized protocols, variability in extraction and dosage methods, and the limited availability of controlled clinical trials. Furthermore, the perception of phytotherapeutics within the veterinary community varies considerably, indicating the need for more education and professional development to promote the inclusion of these remedies in daily clinical practice. It is therefore evident that the growing interest in phytotherapy calls for more research to develop safe, effective, and standardized products that can serve as valid alternatives or complements to allopathic medicine, particularly in the management of chronic diseases and antimicrobial resistance.
OZELLA, LAURA
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