L'analisi delle ricerche condotte sull'integrazione sociale delle persone sorde che si avvalgono della Lingua dei Segni per comunicare e di quelle che invece hanno scelto l'impianto cocleare per sentire e apprendere il linguaggio, ricalca la profonda spaccatura che caratterizza da sempre la comunità sorda, ossia la contrapposizione di due metodi diversi di affrontare il problema della sordità. I sordi segnanti hanno scelto storicamente la strada dell'identità, della comunità, di ricorrere alla Lingua dei Segni per comunicare e tale scelta ha comportato, come conseguenza, un isolamento rispetto alla generalità delle persone udenti che non conoscono tale lingua e non hanno alcun obbligo ad apprenderla. Senza un riconoscimento giuridico da parte dello Stato italiano, negli uffici pubblici, nelle banche, negli ospedali, ad esempio, non è previsto l'obbligo di garantire un servizio di interpretariato LIS a favore delle persone sorde segnanti e ciò rappresenta un ostacolo per la loro integrazione. I sordi impiantati hanno scelto un'altra strada, quella del progresso scientifico che, a loro avviso, permette una maggiore integrazione con la società udente rispetto all'appartenenza alla comunità sorda e alla scelta di segnare, che creano, invece, maggiore discriminazione e isolamento. Nonostante i numerosi e significativi processi tecnologici relativi alle protesi uditive e, in particolare, all'impianto cocleare, e diversamente da ciò che ci si può aspettare, le persone sorde impiantate incontrano comunque barriere comunicative in molte situazioni e luoghi, come al cinema, a teatro, nelle manifestazioni pubbliche, sentendosi in parte esclusi; tuttavia, non vengono messi da parte completamente dal mondo dei suoni e ciò garantisce loro la possibilità di interagire e comunicare con meno difficoltà con gli udenti.
SCP0016]
MASCIANGELO, FIORENZA GABRIELLA
2013/2014
Abstract
L'analisi delle ricerche condotte sull'integrazione sociale delle persone sorde che si avvalgono della Lingua dei Segni per comunicare e di quelle che invece hanno scelto l'impianto cocleare per sentire e apprendere il linguaggio, ricalca la profonda spaccatura che caratterizza da sempre la comunità sorda, ossia la contrapposizione di due metodi diversi di affrontare il problema della sordità. I sordi segnanti hanno scelto storicamente la strada dell'identità, della comunità, di ricorrere alla Lingua dei Segni per comunicare e tale scelta ha comportato, come conseguenza, un isolamento rispetto alla generalità delle persone udenti che non conoscono tale lingua e non hanno alcun obbligo ad apprenderla. Senza un riconoscimento giuridico da parte dello Stato italiano, negli uffici pubblici, nelle banche, negli ospedali, ad esempio, non è previsto l'obbligo di garantire un servizio di interpretariato LIS a favore delle persone sorde segnanti e ciò rappresenta un ostacolo per la loro integrazione. I sordi impiantati hanno scelto un'altra strada, quella del progresso scientifico che, a loro avviso, permette una maggiore integrazione con la società udente rispetto all'appartenenza alla comunità sorda e alla scelta di segnare, che creano, invece, maggiore discriminazione e isolamento. Nonostante i numerosi e significativi processi tecnologici relativi alle protesi uditive e, in particolare, all'impianto cocleare, e diversamente da ciò che ci si può aspettare, le persone sorde impiantate incontrano comunque barriere comunicative in molte situazioni e luoghi, come al cinema, a teatro, nelle manifestazioni pubbliche, sentendosi in parte esclusi; tuttavia, non vengono messi da parte completamente dal mondo dei suoni e ciò garantisce loro la possibilità di interagire e comunicare con meno difficoltà con gli udenti.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/63773