In questo lavoro ho cercato di analizzare lo strumento processuale della class action, un istituto di tutela collettiva risarcitoria che consente ad uno o più individui di attivare un unico processo. Esso ha in comune le questioni di fatto e di diritto e un medesimo convenuto per ottenere il risarcimento del danno; ciò viene fatto attraverso una comparazione tra il sistema italiano e quello spagnolo. Ho iniziato con il primo capitolo indicando come si è evoluta la normativa prevista in ciascuno dei due ordinamenti.Nel secondo capitolo sono entrata nel dettaglio della disciplina vedendo come nei due ordinamenti viene qualificato il consumatore, quali sono i soggetti legittimati attivi e passivi e quali sono i diritti tutelabili mediante l'azione di classe; inoltre, ho evidenziato punti che in dottrina e in giurisprudenza sono stati i più discussi e dei quali il legislatore italiano ha fatto tesoro ed ha riformato l'istituto: a) ha riconosciuto la legittimazione del singolo componente della classe a proporre l'azione; b) ha precisato con più attenzione i diritti oggetto di tutela; c) ha definito i caratteri e la natura dell'atto di adesione; d) ha eliminato la possibilità di proporre altre azioni di classe aventi il medesimo oggetto e la facoltà di intervenire nel giudizio collettivo. Invece, nel terzo capitolo ho elaborato come viene svolto l'iter processuale delle varie fasi del processo dalla fase preliminare di ammissibilità della domanda sino all'emanazione della sentenza e gli effetti del giudicato. Nell'ordinamento italiano il legislatore ha precisato che la sentenza resa al termine del giudizio non sia più di solo accertamento ma anche di condanna alle restituzioni o al risarcimento dei danni. Il quarto capitolo l'ho dedicato alla risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di consumo, sempre esponendo come la materia viene regolato in entrambi gli ordinamenti e con le relative problematiche che sono sollevate in materia; la ratio della risoluzione stragiudiziale ha proprio l'obiettivo di rendere operativi meccanismi deflattivi del contenzioso civile che possano indirettamente incidere in modo positivo sui tempi di risoluzione delle liti, liberando i giudici dall'eccessivo carico di lavoro e consentendo loro di dedicarsi ad un più esiguo numero di cause da istruire e decidere più celermente. L'ultimo capitolo l'ho dedicato alle previsioni future e al finanziamento della class action nel sistema italiano e spagnolo.
"Class Action": profili comparativi tra il sistema italiano e spagnolo
REXHAJ, DIONIDA
2013/2014
Abstract
In questo lavoro ho cercato di analizzare lo strumento processuale della class action, un istituto di tutela collettiva risarcitoria che consente ad uno o più individui di attivare un unico processo. Esso ha in comune le questioni di fatto e di diritto e un medesimo convenuto per ottenere il risarcimento del danno; ciò viene fatto attraverso una comparazione tra il sistema italiano e quello spagnolo. Ho iniziato con il primo capitolo indicando come si è evoluta la normativa prevista in ciascuno dei due ordinamenti.Nel secondo capitolo sono entrata nel dettaglio della disciplina vedendo come nei due ordinamenti viene qualificato il consumatore, quali sono i soggetti legittimati attivi e passivi e quali sono i diritti tutelabili mediante l'azione di classe; inoltre, ho evidenziato punti che in dottrina e in giurisprudenza sono stati i più discussi e dei quali il legislatore italiano ha fatto tesoro ed ha riformato l'istituto: a) ha riconosciuto la legittimazione del singolo componente della classe a proporre l'azione; b) ha precisato con più attenzione i diritti oggetto di tutela; c) ha definito i caratteri e la natura dell'atto di adesione; d) ha eliminato la possibilità di proporre altre azioni di classe aventi il medesimo oggetto e la facoltà di intervenire nel giudizio collettivo. Invece, nel terzo capitolo ho elaborato come viene svolto l'iter processuale delle varie fasi del processo dalla fase preliminare di ammissibilità della domanda sino all'emanazione della sentenza e gli effetti del giudicato. Nell'ordinamento italiano il legislatore ha precisato che la sentenza resa al termine del giudizio non sia più di solo accertamento ma anche di condanna alle restituzioni o al risarcimento dei danni. Il quarto capitolo l'ho dedicato alla risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di consumo, sempre esponendo come la materia viene regolato in entrambi gli ordinamenti e con le relative problematiche che sono sollevate in materia; la ratio della risoluzione stragiudiziale ha proprio l'obiettivo di rendere operativi meccanismi deflattivi del contenzioso civile che possano indirettamente incidere in modo positivo sui tempi di risoluzione delle liti, liberando i giudici dall'eccessivo carico di lavoro e consentendo loro di dedicarsi ad un più esiguo numero di cause da istruire e decidere più celermente. L'ultimo capitolo l'ho dedicato alle previsioni future e al finanziamento della class action nel sistema italiano e spagnolo.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/63766