BACKGROUND Squamous cell carcinoma of the oropharynx (OPSCC) accounts for about 10% of squamous cancers of the head and neck, with about 4-5 new cases per year/100,000 inhabitants. The incidence of oropharyngeal cancer in developed countries is increasing, mainly due to an increase in HPV-related tumors. Treatment of locally advanced OPSCC is generally based on concomitant chemoradiotherapy protocols; patients with HPV positive cancer have a better prognosis than patients with non-HPV-related cancers. However, even among patients with HPV positive tumors, there is some variability in prognostic terms and response to treatments. For this reason, in parallel with the growing interest of research on the interaction between the immune system and cancer, an attempt is made to investigate the possibility of using biohumoral markers to stratify patients into prognostic risk categories. Several prognostic scores examined on biohumoral immunity, such as lymphocyte counts and the neutrophil-lymphocyte ratio, have been identified in different types of tumors. Concerning the oropharynx, the possible role of circulating and tumor infiltrating lymphocytes was investigated; the possible prognostic role of the baseline eosinophil count remains to be investigated. OBJECTIVES We investigated the role of the baseline value of peripheral eosinophil granulocyte counts in HPV-related and non-HPV-related OPSCC, in an effort to investigate potential new biohumoral markers, seeking to identify the correlation between baseline eosinophil count and disease-free survival (DFS). PATIENTS AND METHODS Clinical and laboratory data were analyzed from patients with locally advanced OPSCC with HPV status determination, treated with concomitant CT-RT with cisplatin monotherapy in 2 cancer institutes. The association between baseline eosinophil counts and disease-free survival (DFS) in both groups was examined. ROC curve analysis was performed to define the best eosinophil cut-off for our analysis (100 * 10^9/L). Hazard ratios unadjusted and adjusted for baseline characteristics were calculated using the Cox proportional hazards model. RESULTS 169 OPSCC patients were analyzed, of which 123 (72.8%) were HPV positive and 46 (27.2%) were HPV negative. In HPV positive OPSCC patients, low eosinophil counts correlated with better DFS on univariate analysis (HR = 0.50; 95% CI: 0.25-0.97; p = 0.0428); on multivariate analysis, smoking habits showed a correlation with DFS (HR = 0.27; 95% CI: 0.07-0.96; p = 0.0430). On the other hand, OPSCC HPV negative patients with a low eosinophil count had a worse DFS than patients with a high eosinophil count (HR = 3.52; 95% CI: 0.74-17.71; p = 0.0098); after adjustment for age and sex, eosinophils were confirmed to be an independent prognostic factor for DFS (HR = 4.55; 95% CI: 1.36-15.22; p = 0.0139). CONCLUSION A different trend in the prognostic significance of the baseline value of the eosinophilic granulocyte count was observed in patients with OPSCC as a function of HPV status. Critically analyzing the results, it is likely that the worst prognosis in HPV positive patients in presence of a high number of eosinophils results from an unfavorable interaction between HPV-induced immunomodulation and eosinophils, with an imbalance towards an anti-inflammatory microenvironment, potentially not favoring the curative effect of radiotherapy.

BACKGROUND Il carcinoma squamoso dell’orofaringe (OPSCC) rappresenta il 10% circa dei carcinomi squamosi cervico-cefalici, con circa 4-5 nuovi casi anno/100.000 abitanti. L’incidenza nei paesi sviluppati è in aumento, principalmente a causa di un aumento della quota di tumori HPV-relati. Il trattamento dell’OPSCC in stadio localmente avanzato è generalmente basato su protocolli di chemioradioterapia concomitante; i pazienti affetti da tumore HPV positivo presentano una prognosi migliore rispetto ai corrispettivi non HPV-relati. Tuttavia, anche tra pazienti con tumori HPV positivi, sussiste una certa variabilità in termini prognostici e di risposta ai trattamenti. Per questo motivo, in parallelo al crescente interesse della ricerca circa l’interazione tra sistema immunitario e cancro, si è cercato di indagare la possibilità di utilizzo di marcatori bioumorali per stratificare i pazienti in categorie di rischio prognostico. Diversi punteggi prognostici basati sull'immunità bioumorale, come la conta dei linfociti e il rapporto neutrofili-linfociti, sono stati identificati in diversi tipi di tumori. Per quanto concerne l’orofaringe, è stato indagato il possibile ruolo dei linfociti circolanti e infiltranti il tumore; rimane da indagare il possibile ruolo prognostico della conta basale degli eosinofili. OBIETTIVI Abbiamo studiato il ruolo del valore basale della conta dei granulociti eosinofili periferici nell’OPSCC HPV-relato e non, nel tentativo di indagare potenziali nuovi marcatori bioumorali, esplorando la correlazione tra la conta degli eosinofili al basale e la sopravvivenza libera da malattia (DFS). PAZIENTI E METODI Sono stati analizzati i dati clinici e di laboratorio relativi a pazienti affetti da OPSCC localmente avanzato con determinazione dello stato HPV, trattati con CT-RT concomitante con cisplatino in monoterapia in 2 istituti oncologici. È stata esaminata l'associazione tra la conta degli eosinofili al basale e la sopravvivenza libera da malattia (DFS) in entrambi i gruppi. È stata eseguita l'analisi delle curve ROC per definire il miglior cut-off degli eosinofili per la nostra analisi (100*10^ 9/L). Gli hazard ratio non aggiustati e aggiustati in base alle caratteristiche di base sono stati calcolati utilizzando la regressione di Cox. RISULTATI Sono stati analizzati 169 pazienti con OPSCC, di cui 123 (72,8%) HPV positivi e 46 (27,2%) HPV negativi. Nei pazienti OPSCC HPV positivi, una bassa conta degli eosinofili è risultata essere correlata ad una migliore DFS all'analisi univariata (HR = 0,50; 95% CI:0,25-0,97; p = 0,0428); all'analisi multivariata, l'abitudine al fumo ha mostrato una correlazione con la DFS (HR = 0,27; IC 95%:0,07-0,96; p = 0,0430). Per contro, i pazienti OPSCC HPV negativi con una bassa conta degli eosinofili presentavano una DFS peggiore rispetto a quelli con una conta elevata (HR = 3.52; 95% CI:0.74-17.71; p = 0,0098); dopo aggiustamento per età e sesso, è stato confermato che gli eosinofili costituiscono un fattore prognostico indipendente per la DFS (HR = 4,55; IC 95%:1,36-15,22; p = 0,0139). CONCLUSIONE Un diverso andamento del significato prognostico del valore basale della conta dei granulociti eosinofili è stato osservato nei pazienti affetti da OPSCC in funzione dello status di HPV. Analizzando criticamente i risultati, è probabile che la prognosi peggiore evidenziata nei pazienti HPV positivi in presenza di un alto numero di eosinofili derivi da un'interazione sfavorevole tra l'immunomodulazione indotta da HPV e gli eosinofili, con uno squilibrio verso un microambiente antinfiammatorio potenzialmente non favorente l'effetto curativo della radioterapia.

Il ruolo prognostico del valore basale dei granulociti eosinofili nel carcinoma squamoso orofaringeo HPV-positivo per i pazienti sottoposti a trattamento radio-chemioterapico definitivo

FERRERI, FILIPPO
2019/2020

Abstract

BACKGROUND Il carcinoma squamoso dell’orofaringe (OPSCC) rappresenta il 10% circa dei carcinomi squamosi cervico-cefalici, con circa 4-5 nuovi casi anno/100.000 abitanti. L’incidenza nei paesi sviluppati è in aumento, principalmente a causa di un aumento della quota di tumori HPV-relati. Il trattamento dell’OPSCC in stadio localmente avanzato è generalmente basato su protocolli di chemioradioterapia concomitante; i pazienti affetti da tumore HPV positivo presentano una prognosi migliore rispetto ai corrispettivi non HPV-relati. Tuttavia, anche tra pazienti con tumori HPV positivi, sussiste una certa variabilità in termini prognostici e di risposta ai trattamenti. Per questo motivo, in parallelo al crescente interesse della ricerca circa l’interazione tra sistema immunitario e cancro, si è cercato di indagare la possibilità di utilizzo di marcatori bioumorali per stratificare i pazienti in categorie di rischio prognostico. Diversi punteggi prognostici basati sull'immunità bioumorale, come la conta dei linfociti e il rapporto neutrofili-linfociti, sono stati identificati in diversi tipi di tumori. Per quanto concerne l’orofaringe, è stato indagato il possibile ruolo dei linfociti circolanti e infiltranti il tumore; rimane da indagare il possibile ruolo prognostico della conta basale degli eosinofili. OBIETTIVI Abbiamo studiato il ruolo del valore basale della conta dei granulociti eosinofili periferici nell’OPSCC HPV-relato e non, nel tentativo di indagare potenziali nuovi marcatori bioumorali, esplorando la correlazione tra la conta degli eosinofili al basale e la sopravvivenza libera da malattia (DFS). PAZIENTI E METODI Sono stati analizzati i dati clinici e di laboratorio relativi a pazienti affetti da OPSCC localmente avanzato con determinazione dello stato HPV, trattati con CT-RT concomitante con cisplatino in monoterapia in 2 istituti oncologici. È stata esaminata l'associazione tra la conta degli eosinofili al basale e la sopravvivenza libera da malattia (DFS) in entrambi i gruppi. È stata eseguita l'analisi delle curve ROC per definire il miglior cut-off degli eosinofili per la nostra analisi (100*10^ 9/L). Gli hazard ratio non aggiustati e aggiustati in base alle caratteristiche di base sono stati calcolati utilizzando la regressione di Cox. RISULTATI Sono stati analizzati 169 pazienti con OPSCC, di cui 123 (72,8%) HPV positivi e 46 (27,2%) HPV negativi. Nei pazienti OPSCC HPV positivi, una bassa conta degli eosinofili è risultata essere correlata ad una migliore DFS all'analisi univariata (HR = 0,50; 95% CI:0,25-0,97; p = 0,0428); all'analisi multivariata, l'abitudine al fumo ha mostrato una correlazione con la DFS (HR = 0,27; IC 95%:0,07-0,96; p = 0,0430). Per contro, i pazienti OPSCC HPV negativi con una bassa conta degli eosinofili presentavano una DFS peggiore rispetto a quelli con una conta elevata (HR = 3.52; 95% CI:0.74-17.71; p = 0,0098); dopo aggiustamento per età e sesso, è stato confermato che gli eosinofili costituiscono un fattore prognostico indipendente per la DFS (HR = 4,55; IC 95%:1,36-15,22; p = 0,0139). CONCLUSIONE Un diverso andamento del significato prognostico del valore basale della conta dei granulociti eosinofili è stato osservato nei pazienti affetti da OPSCC in funzione dello status di HPV. Analizzando criticamente i risultati, è probabile che la prognosi peggiore evidenziata nei pazienti HPV positivi in presenza di un alto numero di eosinofili derivi da un'interazione sfavorevole tra l'immunomodulazione indotta da HPV e gli eosinofili, con uno squilibrio verso un microambiente antinfiammatorio potenzialmente non favorente l'effetto curativo della radioterapia.
The prognostic role of the baseline value of eosinophilic granulocytes in HPV-positive oropharyngeal squamous cell carcinoma for patients undergoing definitive radio-chemotherapy treatment
BACKGROUND Squamous cell carcinoma of the oropharynx (OPSCC) accounts for about 10% of squamous cancers of the head and neck, with about 4-5 new cases per year/100,000 inhabitants. The incidence of oropharyngeal cancer in developed countries is increasing, mainly due to an increase in HPV-related tumors. Treatment of locally advanced OPSCC is generally based on concomitant chemoradiotherapy protocols; patients with HPV positive cancer have a better prognosis than patients with non-HPV-related cancers. However, even among patients with HPV positive tumors, there is some variability in prognostic terms and response to treatments. For this reason, in parallel with the growing interest of research on the interaction between the immune system and cancer, an attempt is made to investigate the possibility of using biohumoral markers to stratify patients into prognostic risk categories. Several prognostic scores examined on biohumoral immunity, such as lymphocyte counts and the neutrophil-lymphocyte ratio, have been identified in different types of tumors. Concerning the oropharynx, the possible role of circulating and tumor infiltrating lymphocytes was investigated; the possible prognostic role of the baseline eosinophil count remains to be investigated. OBJECTIVES We investigated the role of the baseline value of peripheral eosinophil granulocyte counts in HPV-related and non-HPV-related OPSCC, in an effort to investigate potential new biohumoral markers, seeking to identify the correlation between baseline eosinophil count and disease-free survival (DFS). PATIENTS AND METHODS Clinical and laboratory data were analyzed from patients with locally advanced OPSCC with HPV status determination, treated with concomitant CT-RT with cisplatin monotherapy in 2 cancer institutes. The association between baseline eosinophil counts and disease-free survival (DFS) in both groups was examined. ROC curve analysis was performed to define the best eosinophil cut-off for our analysis (100 * 10^9/L). Hazard ratios unadjusted and adjusted for baseline characteristics were calculated using the Cox proportional hazards model. RESULTS 169 OPSCC patients were analyzed, of which 123 (72.8%) were HPV positive and 46 (27.2%) were HPV negative. In HPV positive OPSCC patients, low eosinophil counts correlated with better DFS on univariate analysis (HR = 0.50; 95% CI: 0.25-0.97; p = 0.0428); on multivariate analysis, smoking habits showed a correlation with DFS (HR = 0.27; 95% CI: 0.07-0.96; p = 0.0430). On the other hand, OPSCC HPV negative patients with a low eosinophil count had a worse DFS than patients with a high eosinophil count (HR = 3.52; 95% CI: 0.74-17.71; p = 0.0098); after adjustment for age and sex, eosinophils were confirmed to be an independent prognostic factor for DFS (HR = 4.55; 95% CI: 1.36-15.22; p = 0.0139). CONCLUSION A different trend in the prognostic significance of the baseline value of the eosinophilic granulocyte count was observed in patients with OPSCC as a function of HPV status. Critically analyzing the results, it is likely that the worst prognosis in HPV positive patients in presence of a high number of eosinophils results from an unfavorable interaction between HPV-induced immunomodulation and eosinophils, with an imbalance towards an anti-inflammatory microenvironment, potentially not favoring the curative effect of radiotherapy.
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
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