Il presente lavoro di tesi affronta il tema dell'apprendimento della lingua inglese nella scuola primaria, con particolare riferimento alle strategie didattiche efficaci nel lavoro con alunni che presentano dislessia evolutiva. La tesi si divide in due parti. Nella prima si analizza il quadro teorico in riferimento al significato dell'insegnamento ed apprendimento della lingua inglese, agli ostacoli incontrati da soggetti con dislessia evolutiva e le conseguenti metodologie coerenti alla struttura specifica della lingua inglese e alla comunità di apprendimento. La seconda parte presenta una ricerca empirica (un quasi esperimento) condotto con un campione di alunni della classe quarta di una scuola primaria. Si tratta dunque di un campione di tipo non probabilistico accidentale, poiché individuato arbitrariamente in base alle possibilità dell'ambiente di ricerca. Nello specifico è stato considerato un piano a due gruppi: il gruppo di controllo e il gruppo sperimentale. In entrambi i gruppi sono state somministrate delle prove orali iniziali per valutare il livello di fluency dei bambini ed una aggiuntiva in riferimento ai soggetti dislessici per valutare due aspetti specifici in riferimento alla dislessia evolutiva, cioè il processo di automatizzazione e quello di ansia linguistica. A questo punto, nel gruppo sperimentale è stato introdotto quello che viene definito il ¿fatto sperimentale¿, caratterizzato da un approccio comunicativo basato sulle abilità orali per l'incremento della fluency nei bambini, coerentemente alle indicazioni fornite dai documenti europei e nazionali in riferimento all'apprendimento della lingua inglese. Pertanto, è stata favorita una didattica basata sulle oral skills, la quale, unitamente ad un approccio multisensoriale, multimediale, sistematico e cooperativo si è caratterizzata come un'importante strategia di accessibilità glottodidattica per il soggetto con dislessia, che, incontra diverse barriere nell'apprendimento di una lingua opaca come quella inglese. Al termine della sperimentazione, sono state nuovamente effettuate le prove orali finali che hanno confermato l'ipotesi di ricerca dimostrando che la facilitazione non significa riduzione, ma che è possibile progettare determinate strategie che possono facilitare l'intero gruppo classe in una prospettiva inclusiva.

Didattica basata sulle oral skills per l'apprendimento della lingua inglese: strategie di accessibilità glottodidattica per soggetti con dislessia evolutiva e verifica dell'efficacia sul gruppo classe. Un quasi esperimento nella scuola primaria.

RIVERO, GIULIA
2013/2014

Abstract

Il presente lavoro di tesi affronta il tema dell'apprendimento della lingua inglese nella scuola primaria, con particolare riferimento alle strategie didattiche efficaci nel lavoro con alunni che presentano dislessia evolutiva. La tesi si divide in due parti. Nella prima si analizza il quadro teorico in riferimento al significato dell'insegnamento ed apprendimento della lingua inglese, agli ostacoli incontrati da soggetti con dislessia evolutiva e le conseguenti metodologie coerenti alla struttura specifica della lingua inglese e alla comunità di apprendimento. La seconda parte presenta una ricerca empirica (un quasi esperimento) condotto con un campione di alunni della classe quarta di una scuola primaria. Si tratta dunque di un campione di tipo non probabilistico accidentale, poiché individuato arbitrariamente in base alle possibilità dell'ambiente di ricerca. Nello specifico è stato considerato un piano a due gruppi: il gruppo di controllo e il gruppo sperimentale. In entrambi i gruppi sono state somministrate delle prove orali iniziali per valutare il livello di fluency dei bambini ed una aggiuntiva in riferimento ai soggetti dislessici per valutare due aspetti specifici in riferimento alla dislessia evolutiva, cioè il processo di automatizzazione e quello di ansia linguistica. A questo punto, nel gruppo sperimentale è stato introdotto quello che viene definito il ¿fatto sperimentale¿, caratterizzato da un approccio comunicativo basato sulle abilità orali per l'incremento della fluency nei bambini, coerentemente alle indicazioni fornite dai documenti europei e nazionali in riferimento all'apprendimento della lingua inglese. Pertanto, è stata favorita una didattica basata sulle oral skills, la quale, unitamente ad un approccio multisensoriale, multimediale, sistematico e cooperativo si è caratterizzata come un'importante strategia di accessibilità glottodidattica per il soggetto con dislessia, che, incontra diverse barriere nell'apprendimento di una lingua opaca come quella inglese. Al termine della sperimentazione, sono state nuovamente effettuate le prove orali finali che hanno confermato l'ipotesi di ricerca dimostrando che la facilitazione non significa riduzione, ma che è possibile progettare determinate strategie che possono facilitare l'intero gruppo classe in una prospettiva inclusiva.
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