Nel Novecento, all'interno del macrotesto di riscritture letterarie dell'Edipo re di Sofocle si assiste alla creazione di due nuovi tipi di spazio intorno alla figura dell'eroe tebano: spazi, da una parte legati, alle novità interpretative dell'era freudiana, dall'altra, alla tendenza, presente in molte opere, ad ambientare la vicenda in ambienti contemporanei. Questa tesi indaga i modi e i luoghi dell'interpretazione psicanalitica dell'Edipo re, il suo influsso sulle riscritture contemporanee e la specificità delle trame dislocate, ovvero di quelle riscritture in cui la vicenda si svolge in tempi e luoghi attuali. Tra queste ultime, ne sono state analizzate due: La machine infernale di Jean Cocteau e Il dio Kurt di Alberto Moravia. Le motivazioni sono molteplici: sono due opere di grande interesse e qualità, anche se, come dicevo, in qualche modo marginali all'interno della produzione dei due autori; intrattengono legami forti sia con l'ipotesto sofocleo, sia con l'Edipo freudiano; permettono di mettere in risalto i rapporti tra attualizzazione e dislocazione della trama e l'influsso delle dinamiche psicanalitiche; contengono una ¿discussione¿ sulle possibilità (o meglio, impossibilità) del tragico nel mondo contemporaneo, soprattutto nel modo in cui negano status di eroi ai loro personaggi. Attraverso una lettura attenta dei testi, mi concentrerò, in primo luogo, sul modo in cui le due opere procedono all'attualizzazione della vicenda facendo muovere i personaggi all'interno di ambienti contemporanei. Per quanto riguarda La machine infernale, vedrò come il processo di trasformazione di Tebe in città moderna passi soprattutto attraverso l'uso dell'anacronismo, di un linguaggio ironico e dissacrante e attraverso la caratterizzazione dei personaggi; nel caso di Moravia, come il campo di concentramento in cui è ambientata l'opera diventi uno spazio critico di riflessione sulla tragedia e sulla Storia. In secondo luogo, esaminerò come, nell'operazione di rielaborazione in senso attualizzante della vicenda edipica, accanto ai nuovi ambienti contemporanei venga sfruttata tutta la carica innovativa dell'era freudiana aprendo le psicologie dei personaggi ai nuovi orizzonti psicanalitici. In conclusione, alcune osservazioni che sono state in realtà il motore propulsore dell'idea per questo studio. Nelle pagine finali, dunque, ciò che invece è stato il nucleo generativo: il romanzo Kafka sulla spiaggia del giapponese Murakami Haruki. Ancora una dislocazione della vicenda edipica, ancora uno spazio cospicuo lasciato all'orizzonte psichico, qui soprattutto attraverso lo sfruttamento delle potenzialità della dimensione onirica.
Gli spazi di Edipo nel Novecento
BERTOZZI, VALERIA
2013/2014
Abstract
Nel Novecento, all'interno del macrotesto di riscritture letterarie dell'Edipo re di Sofocle si assiste alla creazione di due nuovi tipi di spazio intorno alla figura dell'eroe tebano: spazi, da una parte legati, alle novità interpretative dell'era freudiana, dall'altra, alla tendenza, presente in molte opere, ad ambientare la vicenda in ambienti contemporanei. Questa tesi indaga i modi e i luoghi dell'interpretazione psicanalitica dell'Edipo re, il suo influsso sulle riscritture contemporanee e la specificità delle trame dislocate, ovvero di quelle riscritture in cui la vicenda si svolge in tempi e luoghi attuali. Tra queste ultime, ne sono state analizzate due: La machine infernale di Jean Cocteau e Il dio Kurt di Alberto Moravia. Le motivazioni sono molteplici: sono due opere di grande interesse e qualità, anche se, come dicevo, in qualche modo marginali all'interno della produzione dei due autori; intrattengono legami forti sia con l'ipotesto sofocleo, sia con l'Edipo freudiano; permettono di mettere in risalto i rapporti tra attualizzazione e dislocazione della trama e l'influsso delle dinamiche psicanalitiche; contengono una ¿discussione¿ sulle possibilità (o meglio, impossibilità) del tragico nel mondo contemporaneo, soprattutto nel modo in cui negano status di eroi ai loro personaggi. Attraverso una lettura attenta dei testi, mi concentrerò, in primo luogo, sul modo in cui le due opere procedono all'attualizzazione della vicenda facendo muovere i personaggi all'interno di ambienti contemporanei. Per quanto riguarda La machine infernale, vedrò come il processo di trasformazione di Tebe in città moderna passi soprattutto attraverso l'uso dell'anacronismo, di un linguaggio ironico e dissacrante e attraverso la caratterizzazione dei personaggi; nel caso di Moravia, come il campo di concentramento in cui è ambientata l'opera diventi uno spazio critico di riflessione sulla tragedia e sulla Storia. In secondo luogo, esaminerò come, nell'operazione di rielaborazione in senso attualizzante della vicenda edipica, accanto ai nuovi ambienti contemporanei venga sfruttata tutta la carica innovativa dell'era freudiana aprendo le psicologie dei personaggi ai nuovi orizzonti psicanalitici. In conclusione, alcune osservazioni che sono state in realtà il motore propulsore dell'idea per questo studio. Nelle pagine finali, dunque, ciò che invece è stato il nucleo generativo: il romanzo Kafka sulla spiaggia del giapponese Murakami Haruki. Ancora una dislocazione della vicenda edipica, ancora uno spazio cospicuo lasciato all'orizzonte psichico, qui soprattutto attraverso lo sfruttamento delle potenzialità della dimensione onirica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/63466