Nel corso della presente dissertazione si tratta dell'evoluzione della beneficenza delle I.P.A.B. (Istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza) in Italia, con particolare riferimento a quelle istituzioni che si sono occupate dell'assistenza agli Anziani. Un ampio spazio viene dedicato alle normative che si sono susseguite nel tempo, dalla lontana Legge Crispi del 1890 alla Legge Quadro dell'Assistenza del 2000. Procedendo dal generale al particolare, si descrive la storia della Casa di Riposo Muller di Verbania, il cui percorso istituzionale e culturale riflette i cambiamenti introdotti dalla normativa nazionale e recepita dalla Regione Piemonte. Si delinea chiaramente l'impegno che la società civile ha sostenuto per modificare il concetto di assistenza: da beneficenza intesa come mero atto di liberalità caritatevole al prendersi cura della persona nella sua unicità e complessità. A conferma di questo importante cambiamento culturale, nella parte conclusiva della trattazione, viene analizzato il P.A.I. (Piano Assistenziale Individualizzato) che unitamente all'integrazione tra le figure professionali e alla capacità di creare buone relazioni, rappresenta un potente strumento introdotto nel settore dell'assistenza e cura degli Anziani.
L'evoluzione della beneficenza in Italia attraverso il caso della Casa di Riposo Muller di Verbania
SCARPONE, FLORA
2013/2014
Abstract
Nel corso della presente dissertazione si tratta dell'evoluzione della beneficenza delle I.P.A.B. (Istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza) in Italia, con particolare riferimento a quelle istituzioni che si sono occupate dell'assistenza agli Anziani. Un ampio spazio viene dedicato alle normative che si sono susseguite nel tempo, dalla lontana Legge Crispi del 1890 alla Legge Quadro dell'Assistenza del 2000. Procedendo dal generale al particolare, si descrive la storia della Casa di Riposo Muller di Verbania, il cui percorso istituzionale e culturale riflette i cambiamenti introdotti dalla normativa nazionale e recepita dalla Regione Piemonte. Si delinea chiaramente l'impegno che la società civile ha sostenuto per modificare il concetto di assistenza: da beneficenza intesa come mero atto di liberalità caritatevole al prendersi cura della persona nella sua unicità e complessità. A conferma di questo importante cambiamento culturale, nella parte conclusiva della trattazione, viene analizzato il P.A.I. (Piano Assistenziale Individualizzato) che unitamente all'integrazione tra le figure professionali e alla capacità di creare buone relazioni, rappresenta un potente strumento introdotto nel settore dell'assistenza e cura degli Anziani.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/63385