La rivoluzione tecnologica ha radicalmente cambiato le abitudini delle persone all'interno della società: strumenti elettronici e informatici sempre più sofisticati vengono utilizzati nella vita quotidiana di ognuno e hanno notevolmente semplificato certe azioni. Molti settori hanno risentito dello sviluppo tecnologico usufruendo di strutture macchinari sofisticati, che un tempo non esistevano. L'unico settore, in cui, ancora oggi si percepisce poca tecnologia e, in alcuni casi essa non viene sfruttata in tutte le sue potenzialità, è il settore scolastico. Nonostante molti timori relativi agli aspetti negativi veicolati dagli strumenti tecnologici e informatici, essi hanno anche un enorme potenziale formativo: sono stati infatti creati giocattoli elettronici e software educativi per permettere ai bambini di giocare e apprendere attraverso un metodo innovativo, attratti dalla grafica e dalle animazioni, dai feedback sonori e dalle attività proposte come gioco. I bambini, in particolare i nativi digitali, che vivono questo cambiamento come la loro quotidianità, hanno bisogno di una metodologia dinamica e flessibile che consenta loro di apprendere per esperienza diretta e che consenta loro di usufruire di mezzi tecnologici anche nel contesto scolastico, per colmare il divario tra quest'ambiente e le loro abitudini nel tempo libero, al di fuori della scuola. L'inserimento delle tecnologie nella didattica consentirebbe agli allievi un maggiore interesse verso i contenuti che la scuola trasmette loro, attraverso nuove metodologie l'apprendimento risulterebbe maggiormente significativo e più stabile nel tempo, dovuto ad un maggiore coinvolgimento e una partecipazione attiva. A migliorare l'apprendimento subentrerebbe anche l'aspetto ludico: l'attività ludica prevede sensazioni positive e piacevoli per il bambino, che nei primi anni di vita esplora e scopre il mondo circostante attraverso esperienze di gioco. Il divertimento e la motivazione intrinseca derivanti dall'utilizzo di tali strumenti consentirebbe al bambino di apprendere giocando, in un clima privo di giudizi, a contatto con strumenti di cui ha confidenza e che utilizza anche a casa propria come computer o tablet. Ovviamente risulta molto importante utilizzare le tecnologie in modo consapevole, i bambini vanno responsabilizzati di fronte alla fruizione di tali strumenti, ricordandone l'enorme potenziale, ma mettendoli in guardia dagli eventuali rischi che si possono incorrere. L'introduzione delle tecnologie nelle scuole non vuole rivoluzionare, nemmeno digitalizzare la scuola, ma porre al fianco di libri, enciclopedie, atlanti e dizionari, strumenti del sapere, anche i mezzi tecnologici, con i loro contenuti formativi e le loro potenzialità in ambito educativo, in modo da consentire agli studenti di oggi di apprendere attivamente, utilizzando strumenti e metodologie al passo con l'evoluzione e il cambiamento in atto.

BAMBINI E DIGITALE: LE TECNOLOGIE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA TRA GIOCO E APPRENDIMENTO

BOSIO, ELENA
2013/2014

Abstract

La rivoluzione tecnologica ha radicalmente cambiato le abitudini delle persone all'interno della società: strumenti elettronici e informatici sempre più sofisticati vengono utilizzati nella vita quotidiana di ognuno e hanno notevolmente semplificato certe azioni. Molti settori hanno risentito dello sviluppo tecnologico usufruendo di strutture macchinari sofisticati, che un tempo non esistevano. L'unico settore, in cui, ancora oggi si percepisce poca tecnologia e, in alcuni casi essa non viene sfruttata in tutte le sue potenzialità, è il settore scolastico. Nonostante molti timori relativi agli aspetti negativi veicolati dagli strumenti tecnologici e informatici, essi hanno anche un enorme potenziale formativo: sono stati infatti creati giocattoli elettronici e software educativi per permettere ai bambini di giocare e apprendere attraverso un metodo innovativo, attratti dalla grafica e dalle animazioni, dai feedback sonori e dalle attività proposte come gioco. I bambini, in particolare i nativi digitali, che vivono questo cambiamento come la loro quotidianità, hanno bisogno di una metodologia dinamica e flessibile che consenta loro di apprendere per esperienza diretta e che consenta loro di usufruire di mezzi tecnologici anche nel contesto scolastico, per colmare il divario tra quest'ambiente e le loro abitudini nel tempo libero, al di fuori della scuola. L'inserimento delle tecnologie nella didattica consentirebbe agli allievi un maggiore interesse verso i contenuti che la scuola trasmette loro, attraverso nuove metodologie l'apprendimento risulterebbe maggiormente significativo e più stabile nel tempo, dovuto ad un maggiore coinvolgimento e una partecipazione attiva. A migliorare l'apprendimento subentrerebbe anche l'aspetto ludico: l'attività ludica prevede sensazioni positive e piacevoli per il bambino, che nei primi anni di vita esplora e scopre il mondo circostante attraverso esperienze di gioco. Il divertimento e la motivazione intrinseca derivanti dall'utilizzo di tali strumenti consentirebbe al bambino di apprendere giocando, in un clima privo di giudizi, a contatto con strumenti di cui ha confidenza e che utilizza anche a casa propria come computer o tablet. Ovviamente risulta molto importante utilizzare le tecnologie in modo consapevole, i bambini vanno responsabilizzati di fronte alla fruizione di tali strumenti, ricordandone l'enorme potenziale, ma mettendoli in guardia dagli eventuali rischi che si possono incorrere. L'introduzione delle tecnologie nelle scuole non vuole rivoluzionare, nemmeno digitalizzare la scuola, ma porre al fianco di libri, enciclopedie, atlanti e dizionari, strumenti del sapere, anche i mezzi tecnologici, con i loro contenuti formativi e le loro potenzialità in ambito educativo, in modo da consentire agli studenti di oggi di apprendere attivamente, utilizzando strumenti e metodologie al passo con l'evoluzione e il cambiamento in atto.
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