The work presented in this thesis master wants to be a careful analysis of the relationship that has elapsed between two great writers of our century: Cesare Pavese and Italo Calvino. Their relationship starts from their literary interest and their extraordinary creative abilities: both become part of the group Einaudi. Similarly, to from this crossroads, my thesis aims examining the beginning of their collaboration at the publishing house, place of origin of a brief but intense relationship, which will leave consequences in works of two writers. For this reason, in the first chapter are retraced years in which they have been working with Giulio Einaudi, above biographies of two authors and years of their entry into the publishing house. Through a careful examination of the correspondence and beyond, will be highlighted in the dynamics of their relationship, as Pavese has introduced Calvino in the publishing world and has always known how to advise and encourage him about the writing of novels and tales. In this regard, it was also considered the review that Pavese has done about Calvino's works. Calvino did a bigger work of review about Pavese's novels: he wrote prefaces and receiverships and left us a lot of essays in which he looks over the production of Pavese. In the second chapter of this dissertation it was to collect and put together all the interpretations of the Ligurian writer as not only a publisher but also a journalist, in order to obtain an overview and assess their possible evolution during the time. Have been highlighted all the opinions of Calvino, from his performances on the characters and the style of Pavese, and then get to collect the different opinions about individual novels. The aim, in fact, was not only to establish an inventory of the Calvino's comments, but above merge and weave all these opinions, in order to paint a portrait of the Piedmont writer with eyes, especially with words,of Calvino. Finally, the last section of this thesis has the content the analysis of the themes that link Calvino to Pavese. Although, at first sight and with a general overview of the bibliography of Calvino, there seem not to be many similarities about themes or gender between two writers, Pavese left much of himself in Calvino. This comparison was realized with a thorough reading of works of both authors, with the purpose to detect similarities of content. The purpose was to highlight in a new and personal traces that Pavese left in his "disciple", just to demonstrate that two authors were closer and approachable than it may appear superficially. The common themes emerged from this comparison were primarily the vision of the Resistance, because Calvino novelist is born during the Neorealismo. Moreover, it emerged the theme of the city, dear for both authors, who have given big space in their works to the city of Turin, the hills and the contrast between the two worlds. Finally, has been eviscerated the myth, addressed by Pavese in Dialoghi con Leucò and La luna e i falò and also in Calvino in the Sixties.
Il lavoro presentato all'interno di questa tesi di laurea magistrale vuole essere un'attenta analisi del rapporto che è intercorso tra due grandi scrittori del nostro secolo: Cesare Pavese e Italo Calvino. Il loro legame prende avvio dal loro interesse letterario e dalle loro straordinarie capacità creative: entrambi entrano a far parte del gruppo Einaudi. Allo stesso modo, la mia tesi si propone di partire da questo crocevia, prendendo in esame l'inizio della loro collaborazione presso la casa editrice, luogo d'origine di una relazione breve ma intensa, che lascerà conseguenze nelle opere dei due scrittori, in particolare in quelle di Calvino. Per questo motivo, nel primo capitolo vengono ripercorsi gli anni in cui essi hanno lavorato sotto la guida di Giulio Einaudi, con una particolare attenzione alle biografie dei due autori e agli anni del loro ingresso nella casa editrice. Attraverso un attento esame della corrispondenza e non solo, verranno messe in evidenza le dinamiche del loro rapporto, come Pavese abbia introdotto Calvino nel mondo dell'editoria e come abbia sempre saputo consigliarlo e spronarlo riguardo la composizione di romanzi e racconti. A tal proposito, è stato preso in considerazione anche il lavoro di critica che Pavese ha svolto riguardo le opere calviniane. Un lavoro di critica più imponente è stato realizzato da Calvino nei confronti delle opere dell'amico: si è occupato di prefazioni e curatele dei romanzi pavesiani e ha lasciato una grande quantità di saggi in cui prende approfonditamente in analisi la produzione di Pavese. Il lavoro svolto nel secondo capitolo di questa dissertazione è stato quello di raccogliere e mettere insieme tutte le interpretazioni dello scrittore ligure in qualità non solo di editore ma anche di giornalista, in modo da ottenere una visione d'insieme e valutare una loro possibile un'evoluzione nel tempo. Sono state messe in evidenza tutte le opinioni di Calvino, a partire dalle sue interpretazioni sui personaggi pavesiani, dallo stile, per poi arrivare a raccogliere i vari giudizi sulle singole opere. La finalità, infatti, non è stata soltanto quella di allestire un inventario dei commenti calviniani, ma soprattutto unire e intrecciare tutti questi giudizi, con lo scopo di dipingere un ritratto dello scrittore piemontese con gli occhi, e soprattutto con le parole, di Cavino. Infine, l'ultima sezione di questa tesi magistrale ha come oggetto l'analisi delle tematiche che legano Calvino a Pavese. Anche se, a prima vista e con una panoramica generale della bibliografia calviniana, non sembrano esserci molte affinità tematiche o di genere tra i due scrittori, Pavese ha lasciato molto di sé in Calvino. Questa comparazione è stata realizzata attraverso un'approfondita lettura delle opere di entrambi gli autori, con l'intento di riscontrare somiglianze di contenuto, di soggetti e di visione della realtà. La finalità è stata quella di porre in evidenza in modo nuovo e personale le tracce che Pavese ha lasciato nel suo "discepolo", proprio a dimostrazione del fatto che i due autori fossero più vicini e accostabili di quanto possa apparire superficialmente. Le tematiche comuni emerse da questa comparazione riguardano innanzitutto la visione della Resistenza, poiché Calvino romanziere nasce proprio sotto il segno del Neorealismo. Inoltre, è emerso il tema della città, molto caro a entrambi gli autori, i quali hanno dato ampio spazio nelle loro opere alla città di Torino, alle colline e alla contrapposizione tra i due mondi. Infine, è stata sviscerata un'ulteriore tematica, il mito, affrontato da Pavese nei Dialoghi con Leucò e nella Luna e i falò e ripreso nel Calvino degli anni Sessanta.
Calvino incontra Pavese: il legame tra i due scrittori nella vita e nelle opere
GIARDINA, ELENA
2013/2014
Abstract
Il lavoro presentato all'interno di questa tesi di laurea magistrale vuole essere un'attenta analisi del rapporto che è intercorso tra due grandi scrittori del nostro secolo: Cesare Pavese e Italo Calvino. Il loro legame prende avvio dal loro interesse letterario e dalle loro straordinarie capacità creative: entrambi entrano a far parte del gruppo Einaudi. Allo stesso modo, la mia tesi si propone di partire da questo crocevia, prendendo in esame l'inizio della loro collaborazione presso la casa editrice, luogo d'origine di una relazione breve ma intensa, che lascerà conseguenze nelle opere dei due scrittori, in particolare in quelle di Calvino. Per questo motivo, nel primo capitolo vengono ripercorsi gli anni in cui essi hanno lavorato sotto la guida di Giulio Einaudi, con una particolare attenzione alle biografie dei due autori e agli anni del loro ingresso nella casa editrice. Attraverso un attento esame della corrispondenza e non solo, verranno messe in evidenza le dinamiche del loro rapporto, come Pavese abbia introdotto Calvino nel mondo dell'editoria e come abbia sempre saputo consigliarlo e spronarlo riguardo la composizione di romanzi e racconti. A tal proposito, è stato preso in considerazione anche il lavoro di critica che Pavese ha svolto riguardo le opere calviniane. Un lavoro di critica più imponente è stato realizzato da Calvino nei confronti delle opere dell'amico: si è occupato di prefazioni e curatele dei romanzi pavesiani e ha lasciato una grande quantità di saggi in cui prende approfonditamente in analisi la produzione di Pavese. Il lavoro svolto nel secondo capitolo di questa dissertazione è stato quello di raccogliere e mettere insieme tutte le interpretazioni dello scrittore ligure in qualità non solo di editore ma anche di giornalista, in modo da ottenere una visione d'insieme e valutare una loro possibile un'evoluzione nel tempo. Sono state messe in evidenza tutte le opinioni di Calvino, a partire dalle sue interpretazioni sui personaggi pavesiani, dallo stile, per poi arrivare a raccogliere i vari giudizi sulle singole opere. La finalità, infatti, non è stata soltanto quella di allestire un inventario dei commenti calviniani, ma soprattutto unire e intrecciare tutti questi giudizi, con lo scopo di dipingere un ritratto dello scrittore piemontese con gli occhi, e soprattutto con le parole, di Cavino. Infine, l'ultima sezione di questa tesi magistrale ha come oggetto l'analisi delle tematiche che legano Calvino a Pavese. Anche se, a prima vista e con una panoramica generale della bibliografia calviniana, non sembrano esserci molte affinità tematiche o di genere tra i due scrittori, Pavese ha lasciato molto di sé in Calvino. Questa comparazione è stata realizzata attraverso un'approfondita lettura delle opere di entrambi gli autori, con l'intento di riscontrare somiglianze di contenuto, di soggetti e di visione della realtà. La finalità è stata quella di porre in evidenza in modo nuovo e personale le tracce che Pavese ha lasciato nel suo "discepolo", proprio a dimostrazione del fatto che i due autori fossero più vicini e accostabili di quanto possa apparire superficialmente. Le tematiche comuni emerse da questa comparazione riguardano innanzitutto la visione della Resistenza, poiché Calvino romanziere nasce proprio sotto il segno del Neorealismo. Inoltre, è emerso il tema della città, molto caro a entrambi gli autori, i quali hanno dato ampio spazio nelle loro opere alla città di Torino, alle colline e alla contrapposizione tra i due mondi. Infine, è stata sviscerata un'ulteriore tematica, il mito, affrontato da Pavese nei Dialoghi con Leucò e nella Luna e i falò e ripreso nel Calvino degli anni Sessanta.File | Dimensione | Formato | |
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