The present discipline dismissal is the result of historical evolution, at first, during the liberal period, in which the employment contract was interpreted, according to the theory proposed by Barassi as lease opera , was provided free withdrawal for both the employee and for the employer and then as well as they could freely establish a working relationship (with the only limit established in the article.1628 code of 1865), the same way they could solve it , that is because the labor law had not yet taken on a specialty than the civil law. The Civil Code of 1942 devotes an entire book to work, specifically provides that the fixed-term employment contract may be concluded only in some cases and thus promotes the employment contract of indefinite duration. The article. 2118-1 ° c. says "each worker may terminate the contract of indefinite duration", introduces the so-called dismissal ad nutum, that is, with one gesture of the head, with a limit: the contractor intends to terminate the contract must give notice to the other part. But if there is a just cause and therefore the employment relationship can not continue even provisionally, article 2119-1 ° c. states that the employer or the employee can withdraw without notice. Both sides of the employment relationship are therefore subject to the same discipline. With the enactment of the constitution doctrine criticizes the approach of the Civil Code, the solution adopted by the inter-confederation agreements that seek to put limits to the dismissal. In 1966 enacted the first organic law on dismissals, the law 604, according to which the dismissal must necessarily be supported by good cause, just cause, subjective justification and introduces a form of protection for the worker. The gaps left by Law 604 are filled with the Workers' Statute, which provides greater protection. With Law 108, in 1990, get to set the scope of operations of the two protections and the withdrawal nutum. In 2012 the reform so-called Fornero intervenes in order to change the system of layoffs on the level of sanctions. Just two years after the approval of the reform Fornero the current government to counter high unemployment has proposed a new reform: the Jobs Act, which provides regarding the redundancy elimination of reintegration.

La disciplina attuale sui licenziamenti è frutto di un'evoluzione storica, durata molti anni, in un primo momento, durante il periodo liberale, nel quale il contratto di lavoro veniva interpretato, secondo la teoria proposta da Barassi, come contratto di locazione d'opera, veniva previsto il libero recesso sia per il lavoratore sia per il datore di lavoro e quindi così come le parti potevano liberamente costituire un rapporto di lavoro(col solo limite stabilito dall'art.1628 del codice del 1865), allo stesso modo potevano risolverlo, ciò perché il diritto del lavoro non aveva ancora assunto un carattere di specialità rispetto al diritto civile. Il Codice Civile del 1942 dedica un intero libro al lavoro, nello specifico prevede che il contratto di lavoro a tempo determinato possa essere stipulato solo in alcune ipotesi e promuove quindi il contratto di lavoro a tempo indeterminato. L'art. 2118 al 1° c. recita: ¿ciascuno dei lavoratori può recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato¿, introduce il c.d. licenziamento ad nutum, cioè col solo gesto del capo, con un limite: il contraente che intenda recedere al contratto deve dare alla controparte un preavviso; se però sussiste una giusta causa e quindi il rapporto di lavoro non può proseguire neppure in modo provvisorio, l'art. 2119 al 1° c. stabilisce che il datore di lavoro o il lavoratore possano recedere anche senza preavviso. Entrambe le parti del rapporto di lavoro vengono dunque sottoposte alla medesima disciplina. Con l'emanazione della costituzione la dottrina critica l'impostazione del Codice Civile, soluzione accolta dagli accordi interconfederali che cercano di porre limiti al licenziamento. Nel 1966 viene emanata la prima legge organica in materia di licenziamenti, la legge 604, secondo la quale il licenziamento deve essere necessariamente sorretto da giusta causa, giustificato motivo oggettivo, giustificato motivo soggettivo ed un introduce una forma di tutela per il lavoratore. Le carenze lasciate dalla Legge 604 vengono colmate con lo Statuto dei lavoratori, che prevede una tutela rafforzata. Con la legge 108 si arriva a fissare gli ambiti di operatività delle due tutele e del recesso ad nutum. Nel 2012 la interviene la rifoma Fornero al fine di modificare l'impianto dei licenziamenti sul piano delle sanzioni. A soli due anni dall'approvazione della Riforma Fornero l'attuale governo per contrastare l'elevata disoccupazione ha proposto una nuova una riforma: il Jobs act, che prevede per quanto riguarda il licenziamento per motivi economici l'eliminazione della reintegrazione.

IL LICENZIAMENTO PER MOTIVI ECONOMICI

MIGLIORE, NICOLETTA
2013/2014

Abstract

La disciplina attuale sui licenziamenti è frutto di un'evoluzione storica, durata molti anni, in un primo momento, durante il periodo liberale, nel quale il contratto di lavoro veniva interpretato, secondo la teoria proposta da Barassi, come contratto di locazione d'opera, veniva previsto il libero recesso sia per il lavoratore sia per il datore di lavoro e quindi così come le parti potevano liberamente costituire un rapporto di lavoro(col solo limite stabilito dall'art.1628 del codice del 1865), allo stesso modo potevano risolverlo, ciò perché il diritto del lavoro non aveva ancora assunto un carattere di specialità rispetto al diritto civile. Il Codice Civile del 1942 dedica un intero libro al lavoro, nello specifico prevede che il contratto di lavoro a tempo determinato possa essere stipulato solo in alcune ipotesi e promuove quindi il contratto di lavoro a tempo indeterminato. L'art. 2118 al 1° c. recita: ¿ciascuno dei lavoratori può recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato¿, introduce il c.d. licenziamento ad nutum, cioè col solo gesto del capo, con un limite: il contraente che intenda recedere al contratto deve dare alla controparte un preavviso; se però sussiste una giusta causa e quindi il rapporto di lavoro non può proseguire neppure in modo provvisorio, l'art. 2119 al 1° c. stabilisce che il datore di lavoro o il lavoratore possano recedere anche senza preavviso. Entrambe le parti del rapporto di lavoro vengono dunque sottoposte alla medesima disciplina. Con l'emanazione della costituzione la dottrina critica l'impostazione del Codice Civile, soluzione accolta dagli accordi interconfederali che cercano di porre limiti al licenziamento. Nel 1966 viene emanata la prima legge organica in materia di licenziamenti, la legge 604, secondo la quale il licenziamento deve essere necessariamente sorretto da giusta causa, giustificato motivo oggettivo, giustificato motivo soggettivo ed un introduce una forma di tutela per il lavoratore. Le carenze lasciate dalla Legge 604 vengono colmate con lo Statuto dei lavoratori, che prevede una tutela rafforzata. Con la legge 108 si arriva a fissare gli ambiti di operatività delle due tutele e del recesso ad nutum. Nel 2012 la interviene la rifoma Fornero al fine di modificare l'impianto dei licenziamenti sul piano delle sanzioni. A soli due anni dall'approvazione della Riforma Fornero l'attuale governo per contrastare l'elevata disoccupazione ha proposto una nuova una riforma: il Jobs act, che prevede per quanto riguarda il licenziamento per motivi economici l'eliminazione della reintegrazione.
ITA
The present discipline dismissal is the result of historical evolution, at first, during the liberal period, in which the employment contract was interpreted, according to the theory proposed by Barassi as lease opera , was provided free withdrawal for both the employee and for the employer and then as well as they could freely establish a working relationship (with the only limit established in the article.1628 code of 1865), the same way they could solve it , that is because the labor law had not yet taken on a specialty than the civil law. The Civil Code of 1942 devotes an entire book to work, specifically provides that the fixed-term employment contract may be concluded only in some cases and thus promotes the employment contract of indefinite duration. The article. 2118-1 ° c. says "each worker may terminate the contract of indefinite duration", introduces the so-called dismissal ad nutum, that is, with one gesture of the head, with a limit: the contractor intends to terminate the contract must give notice to the other part. But if there is a just cause and therefore the employment relationship can not continue even provisionally, article 2119-1 ° c. states that the employer or the employee can withdraw without notice. Both sides of the employment relationship are therefore subject to the same discipline. With the enactment of the constitution doctrine criticizes the approach of the Civil Code, the solution adopted by the inter-confederation agreements that seek to put limits to the dismissal. In 1966 enacted the first organic law on dismissals, the law 604, according to which the dismissal must necessarily be supported by good cause, just cause, subjective justification and introduces a form of protection for the worker. The gaps left by Law 604 are filled with the Workers' Statute, which provides greater protection. With Law 108, in 1990, get to set the scope of operations of the two protections and the withdrawal nutum. In 2012 the reform so-called Fornero intervenes in order to change the system of layoffs on the level of sanctions. Just two years after the approval of the reform Fornero the current government to counter high unemployment has proposed a new reform: the Jobs Act, which provides regarding the redundancy elimination of reintegration.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/63182