Background. Studies on interprofessionalism show that teamwork enhances the skills of individual practitioners, increases therapeutic effectiveness, ensures continuity of care and promotes the patient and family’s participation in the decision-making progress. Today, the care of children with developmental disorders cannot be separated from an integrated multi-professional approach, both in the diagnostic and therapeutic phases, and from cooperation among different professional figures. Goals. The aim of this thesis project is to promote collaboration between orthoptists and the speech therapist. The main objective is to provide professionals with suitable screening tools for clinical practice, which are quick to administer, aligned with the development milestones and effective in allowing early detection of at-risk situations, thus guaranteeing timely and appropriate referrals to the relevant professional. Methods. To this end, together with the research team and my fellow graduate student in orthoptics Mellano G., four screening protocols were drawn up: two for speech therapist and two for orthoptists. Of the two protocols created for each professional figure, the first is aimed at pre-school-age children (3-6 years), while the second targets school-age children (6 years and older). These tools are designed to assess and identify possible communication and visual difficulties early on, allowing targeted and timely interventions to support children's development at these crucial stages of growth. The study involved 12 pre-school and 6 school-age patients for speech screening and 7 pre-school and 9 school-age patients for orthoptic screening. Following the administration of the protocols, patients who presented deficient performance in certain areas of the tests were referred for further orthoptic or speech therapy evaluations. Results. The speech therapy screening identified language difficulties in 58.33% of pre-school children. Among these, 28.57% of patients adhered to a speech therapy assessment, which confirmed the difficulties identified by the colleague. The orthoptic investigation showed that 20% of the patients referred by the speech therapy service needed orthoptic rehabilitation and corrective lenses were prescribed in 20% of the cases. Therefore, the study showed significant alterations, underlining the need for early intervention. Conclusions. Although limited by the sample size, these results suggest the effectiveness of the protocols in facilitating referral to timely and appropriate interventions. In conclusion, the protocols prove to be promising tools in clinical practice for both speech therapists and orthoptists, providing practitioners with a valuable support to effectively direct children to the appropriate professional for adeguate assessment.
Background. Gli studi sull’interprofessionalità dimostrano che il lavoro in team rinforza le competenze dei singoli professionisti, incrementa l’efficacia terapeutica, assicura la continuità delle cure e favorisce la partecipazione del paziente e della famiglia nel processo decisionale. Ad oggi, la presa in carico dei bambini con disturbi dello sviluppo non può prescindere da un approccio multiprofessionale integrato, tanto in fase diagnostica quanto in fase terapeutica, e dal confronto tra le diverse figure professionali. Obiettivi. Il presente progetto di tesi si propone di promuovere la collaborazione tra le figure professionali dell’ortottista e del logopedista. L’obiettivo principale è fornire ai professionisti degli strumenti di screening adatti alla pratica clinica, che siano rapidi da somministrare, coerenti con le tappe di sviluppo ed efficaci nel permettere l’individuazione precoce delle situazioni di rischio, garantendo così un invio tempestivo e appropriato alle figure professionali competenti di riferimento. Metodi. A tal proposito, insieme al gruppo di ricerca e alla collega laureanda di ortottica Mellano G., sono stati elaborati quattro protocolli di screening: due dedicati al logopedista e due all’ortottista. Dei due protocolli creati per ogni figura professionale, il primo è rivolto ai bambini in età prescolare (3-6 anni), mentre il secondo si rivolge ai bambini in età scolare (dai 6 anni in avanti). Questi strumenti sono stati progettati per valutare e identificare precocemente eventuali difficoltà comunicative e visive, permettendo interventi mirati e tempestivi per sostenere lo sviluppo dei bambini in queste fasi cruciali della crescita. Lo studio ha coinvolto 12 pazienti in età prescolare e 6 pazienti in età scolare per lo screening logopedico e 7 pazienti in età prescolare e 9 pazienti in età scolare per lo screening ortottico. In seguito alla somministrazione dei protocolli, i pazienti che hanno presentato prestazioni deficitarie in alcune prove sono stati indirizzati verso un approfondimento valutativo ortottico o logopedico. Risultati. Lo screening logopedico ha permesso l’individuazione di difficoltà linguistiche nel 58,33% dei bambini in età prescolare. Di questi, il 28,57% dei pazienti ha aderito alla valutazione logopedica, la quale ha confermato le difficoltà individuate dalla collega. Dall’approfondimento ortottico è emerso che il 20% dei pazienti segnalati dal servizio di logopedia ha avuto necessità di intraprendere un percorso riabilitativo ortottico e nel 20% dei casi sono state prescritte lenti correttive. Pertanto, lo studio ha mostrato alterazioni significative, sottolineando la necessità di interventi precoci. Conclusioni. Tali risultati, sebbene limitati dalla dimensione del campione, suggeriscono l’efficacia dei protocolli nel facilitare l’indirizzamento verso interventi tempestivi e appropriati. In conclusione, i protocolli si rivelano strumenti promettenti nella pratica clinica logopedica e ortottica, fornendo ai professionisti un valido supporto per indirizzare efficacemente i bambini alla figura professionale competente per una valutazione adeguata.
Collaborazione interprofessionale fra logopedista ed ortottista in età evolutiva: definizione di protocolli per l'individuazione precoce dei segnali di uno sviluppo atipico
CHIRUTA, ALESSANDRA
2023/2024
Abstract
Background. Gli studi sull’interprofessionalità dimostrano che il lavoro in team rinforza le competenze dei singoli professionisti, incrementa l’efficacia terapeutica, assicura la continuità delle cure e favorisce la partecipazione del paziente e della famiglia nel processo decisionale. Ad oggi, la presa in carico dei bambini con disturbi dello sviluppo non può prescindere da un approccio multiprofessionale integrato, tanto in fase diagnostica quanto in fase terapeutica, e dal confronto tra le diverse figure professionali. Obiettivi. Il presente progetto di tesi si propone di promuovere la collaborazione tra le figure professionali dell’ortottista e del logopedista. L’obiettivo principale è fornire ai professionisti degli strumenti di screening adatti alla pratica clinica, che siano rapidi da somministrare, coerenti con le tappe di sviluppo ed efficaci nel permettere l’individuazione precoce delle situazioni di rischio, garantendo così un invio tempestivo e appropriato alle figure professionali competenti di riferimento. Metodi. A tal proposito, insieme al gruppo di ricerca e alla collega laureanda di ortottica Mellano G., sono stati elaborati quattro protocolli di screening: due dedicati al logopedista e due all’ortottista. Dei due protocolli creati per ogni figura professionale, il primo è rivolto ai bambini in età prescolare (3-6 anni), mentre il secondo si rivolge ai bambini in età scolare (dai 6 anni in avanti). Questi strumenti sono stati progettati per valutare e identificare precocemente eventuali difficoltà comunicative e visive, permettendo interventi mirati e tempestivi per sostenere lo sviluppo dei bambini in queste fasi cruciali della crescita. Lo studio ha coinvolto 12 pazienti in età prescolare e 6 pazienti in età scolare per lo screening logopedico e 7 pazienti in età prescolare e 9 pazienti in età scolare per lo screening ortottico. In seguito alla somministrazione dei protocolli, i pazienti che hanno presentato prestazioni deficitarie in alcune prove sono stati indirizzati verso un approfondimento valutativo ortottico o logopedico. Risultati. Lo screening logopedico ha permesso l’individuazione di difficoltà linguistiche nel 58,33% dei bambini in età prescolare. Di questi, il 28,57% dei pazienti ha aderito alla valutazione logopedica, la quale ha confermato le difficoltà individuate dalla collega. Dall’approfondimento ortottico è emerso che il 20% dei pazienti segnalati dal servizio di logopedia ha avuto necessità di intraprendere un percorso riabilitativo ortottico e nel 20% dei casi sono state prescritte lenti correttive. Pertanto, lo studio ha mostrato alterazioni significative, sottolineando la necessità di interventi precoci. Conclusioni. Tali risultati, sebbene limitati dalla dimensione del campione, suggeriscono l’efficacia dei protocolli nel facilitare l’indirizzamento verso interventi tempestivi e appropriati. In conclusione, i protocolli si rivelano strumenti promettenti nella pratica clinica logopedica e ortottica, fornendo ai professionisti un valido supporto per indirizzare efficacemente i bambini alla figura professionale competente per una valutazione adeguata.File | Dimensione | Formato | |
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