Il dronedarone è un farmaco antiaritmico di classe III, analogo dell'amiodarone. Il farmaco viene somministrato per via orale, sottoforma di compresse da 400 mg in concomitanza dei pasti ed è ampiamente metabolizzato dal citocromo P450, isoenzima CYP3A4. Il farmaco esplica la sua azione terapeutica inibendo i canali del sodio, del potassio e le correnti del calcio, inoltre è antagonista dei recettori alpha e beta adrenergici, e riduce la velocità massima di aumento del potenziale di azione. Secondo lo studio ATHENA, condotto su pazienti che avevano avuto almeno un episodio di fibrillazione atriale persistente parossistica o flutter atriale e che presentavano almeno un fattore di rischio, si è potuto dimostrare che l'utilizzo del dronedarone riduce il rischio di prima ospedalizzazione legata a disturbi cardiovascolari (1). Nello studio DIONYSOS in cui il dronedarone è stato paragonato con l'amiodarone, è emerso che il dronedarone al contrario dell' amiodarone, riduce di molto il rischio di disfunzioni a livello tiroideo e neurologico, e causa minori interazioni con gli anticoaugulanti orali (2). Le reazioni avverse si riscontrano nel caso in cui sia stata sospesa prematuramente la terapia e comprendono nausea, vomito, astenia, diarrea, dolori addominali, e raramente la perdita del gusto. Il dronedarone non deve essere somministrato a pazienti con scompenso cardiaco sintomatico o grave disfunzione ventricolare sinistra, poiché ne incrementa la mortalità. In termini di sopravvivenza, è stato possibile osservare che i pazienti affetti da fibrillazione atriale che hanno assunto il farmaco, hanno guadagnato 0.22 anni di vita. Il costo giornaliero della terapia farmacologica con il suddetto farmaco è di 4,12 $. In conclusione, il dronedarone è meno efficace rispetto all'amiodarone nel mantenimento del ritmo sinusale, ma è considerato farmaco di prima scelta nel trattamento della fibrillazione atriale o del flutter atriale. Sebbene i costi del trattamento siano maggiori rispetto all'amiodarone, tali costi vengono in gran parte compensati dalle riduzioni dei costi delle cure ospedaliere per fibrillazione atriale, ictus, ed insufficienza cardiaca.

Il dronedarone: rischi/ benefici

CICCIOPASTORE, ANGELICA ANTONELLA
2013/2014

Abstract

Il dronedarone è un farmaco antiaritmico di classe III, analogo dell'amiodarone. Il farmaco viene somministrato per via orale, sottoforma di compresse da 400 mg in concomitanza dei pasti ed è ampiamente metabolizzato dal citocromo P450, isoenzima CYP3A4. Il farmaco esplica la sua azione terapeutica inibendo i canali del sodio, del potassio e le correnti del calcio, inoltre è antagonista dei recettori alpha e beta adrenergici, e riduce la velocità massima di aumento del potenziale di azione. Secondo lo studio ATHENA, condotto su pazienti che avevano avuto almeno un episodio di fibrillazione atriale persistente parossistica o flutter atriale e che presentavano almeno un fattore di rischio, si è potuto dimostrare che l'utilizzo del dronedarone riduce il rischio di prima ospedalizzazione legata a disturbi cardiovascolari (1). Nello studio DIONYSOS in cui il dronedarone è stato paragonato con l'amiodarone, è emerso che il dronedarone al contrario dell' amiodarone, riduce di molto il rischio di disfunzioni a livello tiroideo e neurologico, e causa minori interazioni con gli anticoaugulanti orali (2). Le reazioni avverse si riscontrano nel caso in cui sia stata sospesa prematuramente la terapia e comprendono nausea, vomito, astenia, diarrea, dolori addominali, e raramente la perdita del gusto. Il dronedarone non deve essere somministrato a pazienti con scompenso cardiaco sintomatico o grave disfunzione ventricolare sinistra, poiché ne incrementa la mortalità. In termini di sopravvivenza, è stato possibile osservare che i pazienti affetti da fibrillazione atriale che hanno assunto il farmaco, hanno guadagnato 0.22 anni di vita. Il costo giornaliero della terapia farmacologica con il suddetto farmaco è di 4,12 $. In conclusione, il dronedarone è meno efficace rispetto all'amiodarone nel mantenimento del ritmo sinusale, ma è considerato farmaco di prima scelta nel trattamento della fibrillazione atriale o del flutter atriale. Sebbene i costi del trattamento siano maggiori rispetto all'amiodarone, tali costi vengono in gran parte compensati dalle riduzioni dei costi delle cure ospedaliere per fibrillazione atriale, ictus, ed insufficienza cardiaca.
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