Questa tesi tratta dei "programmi complessi" ed in particolare di un Progetto Integrato di Sviluppo Urbano (P.I.S.U.), denominato "Asti Ovest", che l'Amministrazione Comunale di Asti ha elaborato all'inizio del secondo decennio degli anni 2000 e che attualmente è in fase di attuazione. Sinteticamente, un programma complesso è un'insieme di strumenti per la riqualificazione urbana che sottendono alla promozione di una trasformazione più qualitativa che quantitativa del territorio. Di programmi complessi si è cominciato a parlare in Italia dagli anni '70 del secolo scorso e dagli anni '90 sono state elaborate le basi normative e legislative, anche e soprattutto in relazione ai fondi che lo Stato e le Regioni mettono a disposizione, al fine di dare attuazione agli stessi. Con il nuovo secolo l'Unione Europea per ridurre il divario tra le regioni, ha quindi programmato un sistema congiunto strumenti e di azioni. In particolare, uno degli strumenti finanziari con cui l'U.E. ha perseguito la coesione e lo sviluppo economico e sociale in tutte le sue regioni sono stati i fondi strutturali. Il Regolamento generale sui fondi strutturali prescrive infatti che, attraverso la programmazione, si deve attuare un insieme di processi di organizzazione, decisione e finanziamento volto ad attuare in un arco pluriennale, l'azione congiunta dell'Unione europea e degli Stati membri. Dai Programmi Operativi (PO) proposti dallo Stato nazionale ed approvati dalla Commissione Europea si è passati ai vari Programmi Operativi Regionali (POR) che delineano gli obiettivi specifici all'interno di assi prioritari, ovvero le priorità strategiche da considerare nei programmi operativi. Il P.I.S.U. ¿Asti Ovest¿ si colloca nel novero dei programmi complessi in quanto attraverso azioni e interventi che riguardano macroambiti di intervento, quali la mobilità, le attività culturali e ricreative, il supporto sociale per le fasce deboli ed il lavoro, si vuole dare una risposta alle problematiche dell'area individuata all'interno del territorio urbano della città di Asti soprattutto attraverso l'incremento delle connessioni e dell'accessibilità - intesa in senso sia fisico-infrastrutturale, sia di fruibilità - ai servizi, alle tecnologie e al mondo del lavoro. I tre capitoli in cui è sviluppata la tesi intendono percorrere le fasi di elaborazione di quello che è stato il metodo di progettazione del Piano; nel primo, dopo una breve disanima dell'evolversi della progettazione partecipata in ambito nazionale, si descrivono l'ambito di intervento territoriale e le motivazioni per cui è stato scelto tale territorio urbano anziché altri. Con il secondo capitolo si è provveduto a descrivere in maniera particolareggiata ciò che in effetti è il P.I.S.U. Asti Ovest, le dotazioni finanziarie disponibili, gli attori che hanno preso parte all'elaborazione dello stesso, le motivazioni in merito alle scelte effettuate ed gli obiettivi attesi. Infine, con il terzo capitolo si sono volute identificare le strategie decisionali percorse anche in relazione alle teorie metodologiche della scienza politica, delineando, in conclusione, le positività e negatività riscontrate nelle varie fasi di svolgimento del progetto.

IL PIANO INTEGRATO "ASTI OVEST" - UN'ANALISI CRITICA

BRIGNOLO, GIANNI FULVIO
2013/2014

Abstract

Questa tesi tratta dei "programmi complessi" ed in particolare di un Progetto Integrato di Sviluppo Urbano (P.I.S.U.), denominato "Asti Ovest", che l'Amministrazione Comunale di Asti ha elaborato all'inizio del secondo decennio degli anni 2000 e che attualmente è in fase di attuazione. Sinteticamente, un programma complesso è un'insieme di strumenti per la riqualificazione urbana che sottendono alla promozione di una trasformazione più qualitativa che quantitativa del territorio. Di programmi complessi si è cominciato a parlare in Italia dagli anni '70 del secolo scorso e dagli anni '90 sono state elaborate le basi normative e legislative, anche e soprattutto in relazione ai fondi che lo Stato e le Regioni mettono a disposizione, al fine di dare attuazione agli stessi. Con il nuovo secolo l'Unione Europea per ridurre il divario tra le regioni, ha quindi programmato un sistema congiunto strumenti e di azioni. In particolare, uno degli strumenti finanziari con cui l'U.E. ha perseguito la coesione e lo sviluppo economico e sociale in tutte le sue regioni sono stati i fondi strutturali. Il Regolamento generale sui fondi strutturali prescrive infatti che, attraverso la programmazione, si deve attuare un insieme di processi di organizzazione, decisione e finanziamento volto ad attuare in un arco pluriennale, l'azione congiunta dell'Unione europea e degli Stati membri. Dai Programmi Operativi (PO) proposti dallo Stato nazionale ed approvati dalla Commissione Europea si è passati ai vari Programmi Operativi Regionali (POR) che delineano gli obiettivi specifici all'interno di assi prioritari, ovvero le priorità strategiche da considerare nei programmi operativi. Il P.I.S.U. ¿Asti Ovest¿ si colloca nel novero dei programmi complessi in quanto attraverso azioni e interventi che riguardano macroambiti di intervento, quali la mobilità, le attività culturali e ricreative, il supporto sociale per le fasce deboli ed il lavoro, si vuole dare una risposta alle problematiche dell'area individuata all'interno del territorio urbano della città di Asti soprattutto attraverso l'incremento delle connessioni e dell'accessibilità - intesa in senso sia fisico-infrastrutturale, sia di fruibilità - ai servizi, alle tecnologie e al mondo del lavoro. I tre capitoli in cui è sviluppata la tesi intendono percorrere le fasi di elaborazione di quello che è stato il metodo di progettazione del Piano; nel primo, dopo una breve disanima dell'evolversi della progettazione partecipata in ambito nazionale, si descrivono l'ambito di intervento territoriale e le motivazioni per cui è stato scelto tale territorio urbano anziché altri. Con il secondo capitolo si è provveduto a descrivere in maniera particolareggiata ciò che in effetti è il P.I.S.U. Asti Ovest, le dotazioni finanziarie disponibili, gli attori che hanno preso parte all'elaborazione dello stesso, le motivazioni in merito alle scelte effettuate ed gli obiettivi attesi. Infine, con il terzo capitolo si sono volute identificare le strategie decisionali percorse anche in relazione alle teorie metodologiche della scienza politica, delineando, in conclusione, le positività e negatività riscontrate nelle varie fasi di svolgimento del progetto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/63003