La legge 6.5.2004 n. 129 regola l'affiliazione commerciale, tale legge, composta da 9 articoli, ha colmato il vuoto legislativo in merito al suddetto argomento, definendo il contratto di franchising, fissandone il contenuto e la durata minimi, gli obblighi delle parti e le sanzioni in caso di false informazioni fornite dalle parti in fase di trattative precontrattuali. Il franchisee si trova rispetto al franchisor in una condizione di asimmetria informativa, dovuta alla circostanza che molto spesso prima di concludere il contratto, non esercita ancora un'attività imprenditoriale, rivestendo una posizione, per certi versi intermedia tra un vero e proprio imprenditore e un consumatore. La legge 129/2004 pur avendo cercato di ovviare a tale situazione in cui riversa il franchisee, grazie all'introduzione di tecniche di intervento nuove nell'ambito dei contratti tra imprenditori, consente, in certi termini, al franchisor di porre in essere escamotage finalizzati a eludere gli incisivi obblighi di disclosure previsti. Dunque, il ricorso unicamente a strumenti di protezione, per così dire, formali, non si presta a garantire una reale protezione del contraente debole-franchisee.
Il contratto di franchising
VINCIGUERRA, ROBERTA
2013/2014
Abstract
La legge 6.5.2004 n. 129 regola l'affiliazione commerciale, tale legge, composta da 9 articoli, ha colmato il vuoto legislativo in merito al suddetto argomento, definendo il contratto di franchising, fissandone il contenuto e la durata minimi, gli obblighi delle parti e le sanzioni in caso di false informazioni fornite dalle parti in fase di trattative precontrattuali. Il franchisee si trova rispetto al franchisor in una condizione di asimmetria informativa, dovuta alla circostanza che molto spesso prima di concludere il contratto, non esercita ancora un'attività imprenditoriale, rivestendo una posizione, per certi versi intermedia tra un vero e proprio imprenditore e un consumatore. La legge 129/2004 pur avendo cercato di ovviare a tale situazione in cui riversa il franchisee, grazie all'introduzione di tecniche di intervento nuove nell'ambito dei contratti tra imprenditori, consente, in certi termini, al franchisor di porre in essere escamotage finalizzati a eludere gli incisivi obblighi di disclosure previsti. Dunque, il ricorso unicamente a strumenti di protezione, per così dire, formali, non si presta a garantire una reale protezione del contraente debole-franchisee.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/62681