La relazione di laurea triennale sviluppa l'analisi di un settore che coinvolge sempre più città d'Italia e utenti da vicino: il car sharing. In prima battuta viene data una definizione di quello che è oggi il car sharing. Ne vengono poi illustrati il funzionamento e brevi cenni della storia, per proseguire con la classificazione e una breve spiegazione delle diverse tipologie con cui questa forma di mobilità sostenibile si può sviluppare: ¿ Car sharing tradizionale; ¿ Car sharing one-way; ¿ Carpooling; ¿ Società di noleggio tradizionali; ¿ Car sharing P2P (peer to peer). L'analisi prosegue focalizzandosi sul car sharing tradizionale e sviluppando la trattazione attraverso le caratteristiche che contraddistinguono questa innovativa forma di smart mobility. In particolare sono elencati vantaggi e svantaggi del sistema rilevati da interviste condotte su un gruppo di utilizzatori potenziali o effettivi e, attraverso l'ausilio di dati quantitativi, ne viene esaminata la conoscenza da parte delle masse. Vengono poi portate in luce le principali aspettative e propensioni degli utenti nei confronti del servizio per renderlo più attraente ed efficace. La relazione pone a questo punto l'attenzione su ICS - Iniziativa Car Sharing -, l'associazione nata in Italia come frutto della cooperazione tra le città di Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Savona, Milano, Padova, Palermo, Parma, Roma, Torino e Venezia. ICS è finanziata direttamente dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. Nell'ambito di tale iniziativa viene esposta una classificazione dell'utenza del servizio identificando le categorie di domanda. Le considerazioni successive, partendo da studi di settore, vertono sull'analisi dei costi del servizio a carico dei fruitori e proseguono con lo studio dell'elasticità della domanda nei primi anni di erogazione del servizio, per passare poi allo studio della struttura dell'offerta, dei modelli organizzativi e del posizionamento competitivo. Successivamente vengono esposte alcune strategie che si prefiggono l'obiettivo di implementare lo sviluppo del servizio e una maggiore accessibilità a favore dell'utenza. La trattazione si conclude con alcune osservazioni sul livello di sviluppo del servizio in Italia e sulle sue prospettive future.
Smart mobility: il fenomeno del car sharing in Italia.
QUAGLIA, LORENZA
2013/2014
Abstract
La relazione di laurea triennale sviluppa l'analisi di un settore che coinvolge sempre più città d'Italia e utenti da vicino: il car sharing. In prima battuta viene data una definizione di quello che è oggi il car sharing. Ne vengono poi illustrati il funzionamento e brevi cenni della storia, per proseguire con la classificazione e una breve spiegazione delle diverse tipologie con cui questa forma di mobilità sostenibile si può sviluppare: ¿ Car sharing tradizionale; ¿ Car sharing one-way; ¿ Carpooling; ¿ Società di noleggio tradizionali; ¿ Car sharing P2P (peer to peer). L'analisi prosegue focalizzandosi sul car sharing tradizionale e sviluppando la trattazione attraverso le caratteristiche che contraddistinguono questa innovativa forma di smart mobility. In particolare sono elencati vantaggi e svantaggi del sistema rilevati da interviste condotte su un gruppo di utilizzatori potenziali o effettivi e, attraverso l'ausilio di dati quantitativi, ne viene esaminata la conoscenza da parte delle masse. Vengono poi portate in luce le principali aspettative e propensioni degli utenti nei confronti del servizio per renderlo più attraente ed efficace. La relazione pone a questo punto l'attenzione su ICS - Iniziativa Car Sharing -, l'associazione nata in Italia come frutto della cooperazione tra le città di Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Savona, Milano, Padova, Palermo, Parma, Roma, Torino e Venezia. ICS è finanziata direttamente dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. Nell'ambito di tale iniziativa viene esposta una classificazione dell'utenza del servizio identificando le categorie di domanda. Le considerazioni successive, partendo da studi di settore, vertono sull'analisi dei costi del servizio a carico dei fruitori e proseguono con lo studio dell'elasticità della domanda nei primi anni di erogazione del servizio, per passare poi allo studio della struttura dell'offerta, dei modelli organizzativi e del posizionamento competitivo. Successivamente vengono esposte alcune strategie che si prefiggono l'obiettivo di implementare lo sviluppo del servizio e una maggiore accessibilità a favore dell'utenza. La trattazione si conclude con alcune osservazioni sul livello di sviluppo del servizio in Italia e sulle sue prospettive future.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/62664