Background. Acquired Brain Injury (ABI) primarily affects young people and has severe effects not only on the patient but also on their family, particularly during the moment of hospital discharge. The present study aims to analyze communication between the hospital and local health facilities with the objective of finding a tailored approach to post-discharge rehabilitation. Methods. The context of the Neurorehabilitation Service (SC Neuroriabilitazione) within the ASL CN1 was analyzed through the examination of data obtained from 103 discharge letters. The data included information such as age, gender, medical condition, discharge setting, activation of the UMVD assessment, and the initiation of territorial projects at discharge. Subsequently, a "Relazione Funzionale" was prepared to accompany the UMVD assessment request. This report was initiated prior to discharge to facilitate enhanced collaboration between hospital professionals and UMVD members. We collected data from 26 discharge letters of patients who were dismissed following the introduction of the "Relazione Funzionale" to assess whether this change had resulted in a higher frequency of UMVD activations and the commencement of community projects. Results. Before the introduction of the "Relazione Funzionale," only 7 out of 103 individuals discharged from the Neurorehabilitation Service at ASL CN1 had UMVD assessments initiated, and territorial projects were launched in 2 cases. Following the introduction of the "Relazione Funzionale," among 26 discharged individuals, UMVD assessments were requested for 14 cases, and one territorial project was activated. Conclusions. The "Relazione Funzionale" appears to be a valuable tool for enhancing continuity and collaboration during the transition from hospital care to community-based care. Furthermore, the analysis of contextual factors and the pertinent regulatory framework underscore the potential importance of incorporating a physiotherapist within the UMVD. This inclusion serves to expedite the formulation of a community-based care plan that is specifically customized to the individual's residual skills and needs. Future studies should continue to investigate the observed trends and delve into the impact of an integrated Hospital-Community care approach on the quality of life for both patients and caregivers.
Introduzione. La Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) è caratteristica di una popolazione giovane e conduce ad esiti spesso invalidanti per la persona colpita, nonché ad un carico emotivo ed assistenziale elevato per i caregivers, soprattutto una volta rientrati a domicilio. Con questo elaborato si vogliono indagare le modalità di comunicazione tra Ospedale e territorio e identificare una proposta che faciliti la stesura di programmi di riabilitazione socio-sanitaria alla dimissione dalla SC di Neuroriabilitazione. Materiali e Metodi. È stato analizzato il contesto della SC Neuroriabilitazione dell’ASL CN1 attraverso i dati presenti in 103 lettere di dimissione riguardanti l’età, il sesso, la patologia, il setting alla dimissione, l’attivazione della valutazione UMVD e l’attivazione di progetti alla dimissione. Successivamente è stata predisposta una “Relazione Funzionale” da presentare insieme alla richiesta di valutazione UMVD, che è stata anticipata rispetto alla dimissione, per consentire un confronto maggiore tra professionisti ospedalieri e membri dell’UMVD. Sono stati raccolti dati relativi ad età, sesso, patologia, setting alla dimissione, attivazione UMVD e attivazione di progetti sul territorio da 26 lettere di dimissione di pazienti dimessi dopo l’inizio dell’utilizzo della “Relazione Funzionale” per valutare se in conseguenza a ciò fosse aumentato il numero di attivazioni UMVD ed il numero di progetti impostati per il territorio. Risultati. Prima dell’utilizzo della “Relazione Funzionale” su 103 persone dimesse dalla SC di Neuroriabilitazione dell’ASL CN1, solo in 7 casi è stata attivata la valutazione UMVD e solo in 2 casi è stato impostato un progetto territoriale. Dopo l’introduzione della “Relazione Funzionale”, su 26 persone dimesse, la richiesta di valutazione UMVD è stata avanzata per 14 casi ed è stato attivato un solo progetto. Conclusioni. La “Relazione Funzionale” sembra essere un valido strumento di confronto e continuità al passaggio tra presa in carico ospedaliera e presa in carico territoriale. L’analisi del contesto e della normativa di riferimento ha sottolineato inoltre l’importanza che potrebbe rivestire il fisioterapista inserito all’interno dell’UMVD nel facilitare la definizione del percorso territoriale più adeguato alle competenze residue della persona. Prossimi studi potranno approfondire con maggiori dati quanto intuito fino ad ora e indagare l’impatto di una presa in carico integrata Ospedale-territorio sulla qualità di vita della persona e dei caregivers.
Integrazione ospedale territorio negli esiti di Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA). Analisi del contesto provinciale Cuneese e proposta di percorso di continuità centrato sulla persona alla dimissione dalla Struttura Complessa di Neuroriabilitazione "E.Viglietta" di Fossano.
ALTAVILLA, SABRINA
2021/2022
Abstract
Introduzione. La Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) è caratteristica di una popolazione giovane e conduce ad esiti spesso invalidanti per la persona colpita, nonché ad un carico emotivo ed assistenziale elevato per i caregivers, soprattutto una volta rientrati a domicilio. Con questo elaborato si vogliono indagare le modalità di comunicazione tra Ospedale e territorio e identificare una proposta che faciliti la stesura di programmi di riabilitazione socio-sanitaria alla dimissione dalla SC di Neuroriabilitazione. Materiali e Metodi. È stato analizzato il contesto della SC Neuroriabilitazione dell’ASL CN1 attraverso i dati presenti in 103 lettere di dimissione riguardanti l’età, il sesso, la patologia, il setting alla dimissione, l’attivazione della valutazione UMVD e l’attivazione di progetti alla dimissione. Successivamente è stata predisposta una “Relazione Funzionale” da presentare insieme alla richiesta di valutazione UMVD, che è stata anticipata rispetto alla dimissione, per consentire un confronto maggiore tra professionisti ospedalieri e membri dell’UMVD. Sono stati raccolti dati relativi ad età, sesso, patologia, setting alla dimissione, attivazione UMVD e attivazione di progetti sul territorio da 26 lettere di dimissione di pazienti dimessi dopo l’inizio dell’utilizzo della “Relazione Funzionale” per valutare se in conseguenza a ciò fosse aumentato il numero di attivazioni UMVD ed il numero di progetti impostati per il territorio. Risultati. Prima dell’utilizzo della “Relazione Funzionale” su 103 persone dimesse dalla SC di Neuroriabilitazione dell’ASL CN1, solo in 7 casi è stata attivata la valutazione UMVD e solo in 2 casi è stato impostato un progetto territoriale. Dopo l’introduzione della “Relazione Funzionale”, su 26 persone dimesse, la richiesta di valutazione UMVD è stata avanzata per 14 casi ed è stato attivato un solo progetto. Conclusioni. La “Relazione Funzionale” sembra essere un valido strumento di confronto e continuità al passaggio tra presa in carico ospedaliera e presa in carico territoriale. L’analisi del contesto e della normativa di riferimento ha sottolineato inoltre l’importanza che potrebbe rivestire il fisioterapista inserito all’interno dell’UMVD nel facilitare la definizione del percorso territoriale più adeguato alle competenze residue della persona. Prossimi studi potranno approfondire con maggiori dati quanto intuito fino ad ora e indagare l’impatto di una presa in carico integrata Ospedale-territorio sulla qualità di vita della persona e dei caregivers.File | Dimensione | Formato | |
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