Abstract Conservation tillage represents a possible solution to important environmental and economic problems due to intensive agriculture. These conservative practices are finalized to substitute traditional tillage (that is represented by ploughing) with techniques that are able to reduce production costs and time and to bring agro-environmental benefits as soil compactness control, water and organic matter content in the soil, reduction of runoff and erosion, overthrow of fossil's fuel emissions in the atmosphere. Among the various techniques that can be implemented to replace ploughing, most interesting are: the minimum tillage, the strip-till, the ridge-till, the direct seeding using combined drills and no-tillage. Other solutions that can be used jointly with the seedbed preparation tillage are the use of cover crops, the soil covering with crops residues and the control of working machines passages. These techniques were developed in recent years especially in North America and Australia, in areas characterized by erosion problems and where the extensions of agricultural land made the preparation of the seedbed with inversion layers of the soil difficult and not convenient. In Europe the introduction of these techniques has been (and continues to be) very limited, due to smaller areas devoted to agriculture. Anyway, thanks to availability of specific economic incentives for the conservative techniques realization, in recent years in Italy we are witnessing a slow but steady diffusion of these. In the Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 of Veneto and Lombardia Regions, for example, incentives are provided to farmers who voluntarily adopt conservative techniques with multi-year commitment. Even in the new proposal of the PSR 2014-2020 of Piemonte Region the value of such techniques is recognized to resolve urgent economic and environmental requisites. On the basis of works examined, we can say that, in general, conservative tillages allow savings input like fertilizer, fuel, working time and energy. The reduction in the use of these factors represents an economical and environmental benefit. Despite this, conservative practices adoption implies investments that not all farmers can do. Also no reduction in the use of herbicide represents an environmental problem about sustainability of these techniques. In summary, various field trials carried out, have demonstrated that these techniques are potentially advantageous in many agricultural areas. However their application and above their choice, must be linked to a careful evaluation of agricultural reality in which these would be applied.

Riassunto Le lavorazioni conservative rappresentano una possibile soluzione ai problemi di natura ambientale ed economica legati all'agricoltura intensiva. Queste pratiche di tipo conservativo sono finalizzate a sostituire le lavorazioni tradizionali (rappresentate in genere dall'aratura) con tecniche in grado di ridurre i costi e i tempi di lavoro e di apportare benefici agroambientali come il controllo del compattamento del terreno, quello del contenuto di acqua e sostanza organica nel suolo, la riduzione del ruscellamento e dell'erosione, l'abbattimento delle emissioni di inquinanti da carburanti fossili nell'atmosfera. Tra le varie tecniche che possono essere attuate per sostituire l'aratura, quelle oggi risultate le più interessanti sono: le minime lavorazioni, lo strip-till o lavorazione a strisce, il ridge till o lavorazione a porche, la semina diretta tramite l'utilizzo di seminatrici combinate e la semina su sodo che non prevede interventi di lavorazione del terreno. Unitamente alle lavorazioni per la preparazione del letto di semina, possono essere attuate altre tecniche conservative, come la copertura del suolo con cover crops o residui colturali e il controllo della trafficabilità dei macchinari. Si tratta di tecniche colturali sviluppate in tempi recenti soprattutto in America settentrionale e Australia in aree caratterizzate da elevati problemi erosivi e nelle quali l'estensione dei terreni agricoli rende difficoltosa e non conveniente la preparazione del letto di semina con inversione degli strati del suolo. In Europa l'introduzione di queste nuove tecniche è stata, ed è ancora oggi limitata anche a seguito delle ridotte superfici dei terreni agricoli. Tuttavia, grazie anche alla disponibilità di specifici incentivi economici per la realizzazione di queste tecniche di lavorazione del terreno di tipo conservativo, in questi ultimi anni in Italia si sta assistendo ad una loro lenta ma continua diffusione. Nel Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 della Regione Veneto e della Regione Lombardia sono, ad esempio, stati previsti degli incentivi agli agricoltori che adottano volontariamente le tecniche conservative con impegno pluriennale. Anche nella nuova proposta del PSR 2014-2020 della Regione Piemonte è riconosciuto il valore di tali tecniche nel soddisfare urgenti fabbisogni economici ed ambientali. Sulla base dei lavori esaminati è possibile affermare che, in linea generale, le tecniche di lavorazione di tipo ¿conservativo¿ permettono risparmi di input come fertilizzanti, carburanti, tempi di lavoro ed energia. La riduzione nell'utilizzo di questi fattori rappresenta quindi una possibilità vantaggiosa sotto l'aspetto economico e ambientale. Per contro, però, l'adozione delle pratiche conservative implica investimenti che non tutti gli agricoltori sono in grado di sostenere. Inoltre, la non riduzione dell'utilizzo di erbicidi rappresenta un punto a sfavore riguardo alla completa sostenibilità delle tecniche conservative a livello ambientale. In sintesi, le varie prove di campo effettuate hanno dimostrato come queste pratiche siano potenzialmente vantaggiose in molti ambiti agricoli, ma la loro applicazione e soprattutto scelta deve essere legata ad una attenta valutazione della realtà agricola in cui s'intende utilizzarle.

Le lavorazioni conservative: le attuali soluzioni operative e le prospettive

LENCIA, GIORGIO
2013/2014

Abstract

Riassunto Le lavorazioni conservative rappresentano una possibile soluzione ai problemi di natura ambientale ed economica legati all'agricoltura intensiva. Queste pratiche di tipo conservativo sono finalizzate a sostituire le lavorazioni tradizionali (rappresentate in genere dall'aratura) con tecniche in grado di ridurre i costi e i tempi di lavoro e di apportare benefici agroambientali come il controllo del compattamento del terreno, quello del contenuto di acqua e sostanza organica nel suolo, la riduzione del ruscellamento e dell'erosione, l'abbattimento delle emissioni di inquinanti da carburanti fossili nell'atmosfera. Tra le varie tecniche che possono essere attuate per sostituire l'aratura, quelle oggi risultate le più interessanti sono: le minime lavorazioni, lo strip-till o lavorazione a strisce, il ridge till o lavorazione a porche, la semina diretta tramite l'utilizzo di seminatrici combinate e la semina su sodo che non prevede interventi di lavorazione del terreno. Unitamente alle lavorazioni per la preparazione del letto di semina, possono essere attuate altre tecniche conservative, come la copertura del suolo con cover crops o residui colturali e il controllo della trafficabilità dei macchinari. Si tratta di tecniche colturali sviluppate in tempi recenti soprattutto in America settentrionale e Australia in aree caratterizzate da elevati problemi erosivi e nelle quali l'estensione dei terreni agricoli rende difficoltosa e non conveniente la preparazione del letto di semina con inversione degli strati del suolo. In Europa l'introduzione di queste nuove tecniche è stata, ed è ancora oggi limitata anche a seguito delle ridotte superfici dei terreni agricoli. Tuttavia, grazie anche alla disponibilità di specifici incentivi economici per la realizzazione di queste tecniche di lavorazione del terreno di tipo conservativo, in questi ultimi anni in Italia si sta assistendo ad una loro lenta ma continua diffusione. Nel Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 della Regione Veneto e della Regione Lombardia sono, ad esempio, stati previsti degli incentivi agli agricoltori che adottano volontariamente le tecniche conservative con impegno pluriennale. Anche nella nuova proposta del PSR 2014-2020 della Regione Piemonte è riconosciuto il valore di tali tecniche nel soddisfare urgenti fabbisogni economici ed ambientali. Sulla base dei lavori esaminati è possibile affermare che, in linea generale, le tecniche di lavorazione di tipo ¿conservativo¿ permettono risparmi di input come fertilizzanti, carburanti, tempi di lavoro ed energia. La riduzione nell'utilizzo di questi fattori rappresenta quindi una possibilità vantaggiosa sotto l'aspetto economico e ambientale. Per contro, però, l'adozione delle pratiche conservative implica investimenti che non tutti gli agricoltori sono in grado di sostenere. Inoltre, la non riduzione dell'utilizzo di erbicidi rappresenta un punto a sfavore riguardo alla completa sostenibilità delle tecniche conservative a livello ambientale. In sintesi, le varie prove di campo effettuate hanno dimostrato come queste pratiche siano potenzialmente vantaggiose in molti ambiti agricoli, ma la loro applicazione e soprattutto scelta deve essere legata ad una attenta valutazione della realtà agricola in cui s'intende utilizzarle.
ITA
Abstract Conservation tillage represents a possible solution to important environmental and economic problems due to intensive agriculture. These conservative practices are finalized to substitute traditional tillage (that is represented by ploughing) with techniques that are able to reduce production costs and time and to bring agro-environmental benefits as soil compactness control, water and organic matter content in the soil, reduction of runoff and erosion, overthrow of fossil's fuel emissions in the atmosphere. Among the various techniques that can be implemented to replace ploughing, most interesting are: the minimum tillage, the strip-till, the ridge-till, the direct seeding using combined drills and no-tillage. Other solutions that can be used jointly with the seedbed preparation tillage are the use of cover crops, the soil covering with crops residues and the control of working machines passages. These techniques were developed in recent years especially in North America and Australia, in areas characterized by erosion problems and where the extensions of agricultural land made the preparation of the seedbed with inversion layers of the soil difficult and not convenient. In Europe the introduction of these techniques has been (and continues to be) very limited, due to smaller areas devoted to agriculture. Anyway, thanks to availability of specific economic incentives for the conservative techniques realization, in recent years in Italy we are witnessing a slow but steady diffusion of these. In the Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 of Veneto and Lombardia Regions, for example, incentives are provided to farmers who voluntarily adopt conservative techniques with multi-year commitment. Even in the new proposal of the PSR 2014-2020 of Piemonte Region the value of such techniques is recognized to resolve urgent economic and environmental requisites. On the basis of works examined, we can say that, in general, conservative tillages allow savings input like fertilizer, fuel, working time and energy. The reduction in the use of these factors represents an economical and environmental benefit. Despite this, conservative practices adoption implies investments that not all farmers can do. Also no reduction in the use of herbicide represents an environmental problem about sustainability of these techniques. In summary, various field trials carried out, have demonstrated that these techniques are potentially advantageous in many agricultural areas. However their application and above their choice, must be linked to a careful evaluation of agricultural reality in which these would be applied.
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