Nuclear Medicine is a medical specialisation that uses unsealed radioactive sources for diagnostic and therapeutic purposes. One of the consequent problems of this specialty's practices is the generation of radioactive waste in solid, liquid, and gaseous forms that need to be managed separately to ensure that they are not dispersed in the environment. This management includes their collection, sorting, treatment, temporary storage in suitable places, and disposal. Solid waste generated by Nuclear Medicine Department of Alessandria’s Hospital, contains radionuclides with an half-life of less than 75 days and can be disposed of one of the following operational ways: - delivered to an authorized disposer; - stored in the hospital until complete decay (< 1KBq/Kg) to proceed later with their disposal as general medical waste. The procedure used until now for waste is delivering trough an authorized disposer, who provides the transport barrels and arranges their collection after the radiometric inspection made by staff of Medical Physics department. This procedure has the advantage of having less legal and administrative responsibilities on the employer, but higher operation costs. The purpose of this thesis is to optimize the management of solid radioactive waste produced by the diagnostic and therapeutic activities in Nuclear Medicine by comparing the two procedures and choosing the one cost-effectiveness that best suit the needs of the Hospital. The results of the study showed economic saving of more than 80 percent of the costs currently incurred by the Hospital for disposal by external carrier. In fact despite the expenses needed for the refurbishment of the repository room and the impact of staff costs, savings in the hypothesized terms are possible. Management Control provided the data regarding the expenses for radioactive waste disposal incurred by the Alessandria hospital in 2022 , by comparing with in-house management, shows an economic saving, even taking into account the expenses for the refurbishment of the repository room. This saving will be greater from the second year of internal management, as the renovation expenses will be amortized. In conclusion, it is recommendable to set up an internal pathway within the hospital to store the radioactive waste generated on site and then dispose it later as treated non-radioactive hospital waste, thus avoiding the need to deliver it to a private carrier with large savings in economic resources.
La Medicina Nucleare è una disciplina medica che utilizza sorgenti radioattive non sigillate a scopo sia diagnostico che terapeutico. Uno dei problemi derivanti dalle pratiche di questa specialità è la produzione di rifiuti radioattivi in forma solida, liquida e gassosa che necessitano di una gestione differenziata tale da garantire la non rilevanza radiologica e comprende la loro raccolta, cernita, trattamento, deposito temporaneo in luoghi idonei ed infine lo smaltimento. I rifiuti solidi prodotti dalla Medicina Nucleare di Alessandria contengono radionuclidi con tempo di dimezzamento inferiore a 75 giorni e possono essere smaltiti con una delle due seguenti scelte operative: • conferimento a smaltitore autorizzato; • stoccaggio nella struttura fino al completo decadimento (< 1KBq/Kg)per procedere in un secondo tempo con il loro smaltimento come rifiuto sanitario a rischio infettivo. Fino ad oggi tali rifiuti sono conferiti ad uno smaltitore autorizzato il quale fornisce i fusti di trasporto e provvede al loro ritiro previo controllo radiometrico da parte del personale della struttura di Fisica Sanitaria dell'AO. Questa modalità ha il principale vantaggio di avere minori responsabilità legali ed amministrative del datore di lavoro a fronte di una spesa economica maggiore. Lo scopo della tesi è quello di ottimizzare la gestione dei rifiuti radioattivi solidi prodotti dall'attività diagnostica e terapeutica della Medicina Nucleare, confrontando le due procedure di gestione dei rifiuti radioattivi e scegliendo quella cost-effectiveness più adatta alle necessità dell'Ospedale. I risultati dello studio hanno evidenziato un risparmio economico superiore dell’80% dei costi attualmente sostenuti dall'Ospedale per lo smaltimento tramite vettore esterno. Dal confronto tra i dati forniti dal Controllo di Gestione riguardo le spese sostenute dall'ospedale nel 2022 si evince che la gestione in house comporta un risparmio nei termini sopra ipotizzati, anche tenendo conto delle spese per la messa a norma del deposito (voce una tantum) e per il personale inserito nel percorso per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi. Tale risparmio risulterà maggiore a partire dal secondo anno di gestione interna, in quanto le spese di ristrutturazione saranno ammortizzate. In conclusione è raccomandabile allestire un percorso interno all’ospedale che permetta di stoccare in loco i rifiuti radioattivi prodotti per poi smaltirli successivamente come rifiuti ospedalieri trattati non radioattivi, evitando così di conferirli ad un vettore privato con ingente risparmio di risorse economiche.
Ottimizzazione dello stoccaggio in loco e dello smaltimento dei rifiuti solidi radioattivi prodotti dalla Medicina Nucleare di Alessandria
MARANZANA, DIEGO
2021/2022
Abstract
La Medicina Nucleare è una disciplina medica che utilizza sorgenti radioattive non sigillate a scopo sia diagnostico che terapeutico. Uno dei problemi derivanti dalle pratiche di questa specialità è la produzione di rifiuti radioattivi in forma solida, liquida e gassosa che necessitano di una gestione differenziata tale da garantire la non rilevanza radiologica e comprende la loro raccolta, cernita, trattamento, deposito temporaneo in luoghi idonei ed infine lo smaltimento. I rifiuti solidi prodotti dalla Medicina Nucleare di Alessandria contengono radionuclidi con tempo di dimezzamento inferiore a 75 giorni e possono essere smaltiti con una delle due seguenti scelte operative: • conferimento a smaltitore autorizzato; • stoccaggio nella struttura fino al completo decadimento (< 1KBq/Kg)per procedere in un secondo tempo con il loro smaltimento come rifiuto sanitario a rischio infettivo. Fino ad oggi tali rifiuti sono conferiti ad uno smaltitore autorizzato il quale fornisce i fusti di trasporto e provvede al loro ritiro previo controllo radiometrico da parte del personale della struttura di Fisica Sanitaria dell'AO. Questa modalità ha il principale vantaggio di avere minori responsabilità legali ed amministrative del datore di lavoro a fronte di una spesa economica maggiore. Lo scopo della tesi è quello di ottimizzare la gestione dei rifiuti radioattivi solidi prodotti dall'attività diagnostica e terapeutica della Medicina Nucleare, confrontando le due procedure di gestione dei rifiuti radioattivi e scegliendo quella cost-effectiveness più adatta alle necessità dell'Ospedale. I risultati dello studio hanno evidenziato un risparmio economico superiore dell’80% dei costi attualmente sostenuti dall'Ospedale per lo smaltimento tramite vettore esterno. Dal confronto tra i dati forniti dal Controllo di Gestione riguardo le spese sostenute dall'ospedale nel 2022 si evince che la gestione in house comporta un risparmio nei termini sopra ipotizzati, anche tenendo conto delle spese per la messa a norma del deposito (voce una tantum) e per il personale inserito nel percorso per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi. Tale risparmio risulterà maggiore a partire dal secondo anno di gestione interna, in quanto le spese di ristrutturazione saranno ammortizzate. In conclusione è raccomandabile allestire un percorso interno all’ospedale che permetta di stoccare in loco i rifiuti radioattivi prodotti per poi smaltirli successivamente come rifiuti ospedalieri trattati non radioattivi, evitando così di conferirli ad un vettore privato con ingente risparmio di risorse economiche.File | Dimensione | Formato | |
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