European community has decided that every nations can choose to allow or forbid use of OGM plants, so it's very important to found correct security to avoid contamination between conventional and organic crops and GM crops. In particular this is fundamental where there are many typical cultivations very important for local economy and biodiversity. Particularly, release from OGM cultivations comports high risks where there are sexually compatible plants that can become herbicide resistant weeds. All security schemes to limit genetic flow are designed to respect the limit of 0.9% of OGM presence in non-OGM produce. For all crops pollinated by wind and insects, agronomic characteristics and environmental have a central role for coexistence, because radius of pollen's dispersion is determined by a lot of factors: for example weather conditions, direction and intensity of winds interact with the activity of pollinating insects, especially influence foraging distances. The main security devised by researchers is to create a buffer zone between cultivations to limit contamination from OGM crops to the others ; these are useful in particular for corn (Zea mais L.), that is pollinated by wind and a large part of pollen doesn't come over 100 m and the biggest part of cross pollination happens within 18-20 m. However data about pollen dispersion are not clear and there is evidence of pollen over this range, so the buffer zone needs to be larger that proposed, for example Friuli Venezia Giulia introduces 500 m large buffer zones. More complex is to found an effective security for oilseed rape (Brassica napus L.) because this crop is pollinated by wind and insects, especially Bombus spp. and Apis mellifera L. that can move pollen for several kilometers from the source. Moreover there is high risk of cross contamination with sexually compatible plants, especially in Italy where it is difficult to limit genetic flow because of the small dimensions of the fields and large numbers of compatible weeds. Some researchers have created pollen's dispersion models that help to understand that casual and rare events of cross contamination are present in nature and is difficult to predict the behavior of insects when they are in front of the gap between crops. Also for soybean (Glicine max L.) insects have a central role in pollen dispersion; data show that there are increases of 61,38% of pods and 58,86% of seeds, when compared with plants grown isolate by insects. Research conducted especially in Brazil and USA point out that is difficult to limit genetic flow and create a prediction model, so that frequently data of dispersion change a lot. As expected percentages of dispersion are inversely proportional to the distance of the source of OGM, finally genetic flow has exponential dispersion and ends mostly at 8 m. Cotton (Gossypium hirsutum L.) is also an important crop that have a lot of relatives in nature, to allow coexistence is fundamental consider that cross pollination increase as much as there is a large number of pollinating insects and as much as they foraging assiduously. Finally is fundamental that seeds aren't contaminated by OGM, and the limit of OGM presence is lower than 0,9% used for non-OGM productions.

Tutte le misure di sicurezza volte a limitare il flusso genico sono elaborate affinché sia rispettata la soglia di tolleranza dello 0,9% per la presenza di materiale OGM in prodotti non OGM. In tutte le colture a dispersione entomofila ed anemofila le caratteristiche agronomiche, ambientali e della scala del paesaggio ricoprono un ruolo fondamentale per la coesistenza, in quanto il raggio di dispersione del polline è una interconnessione di tutte le possibili varianti: le condizioni meteorologiche stagionali, la direzione e l'intensità dei venti vanno ad interagire con l'azione degli insetti pronubi, ad esempio con le distanze percorribili per il foraggiamento. La principale misura di prevenzione individuata è appunto quella di creare zone cuscinetto (o zone di isolamento) che siano volte a impedire che possa avvenire impollinazione incrociata con piante sessualmente compatibili o con cultivar non-OGM. Questo può essere utile per colture come il mais, la cui dispersione avviene per lo più nel raggio di 100 m ad opera del vento; inoltre pressoché tutta l'impollinazione incrociata in campi di mais avviene in un raggio di 18-20 m dalla pianta impollinante e non sono presenti piante selvatiche sessualmente compatibili sul nostro territorio. I dati sulla dispersione di polline del mais sono tuttavia molto incongruenti tra loro ed evidenze di flusso genico sono state rilevate ben oltre queste distanze, tanto che sono state proposte diverse distanze di isolamento. In particolare la Regione Friuli Venezia Giulia ha proposto distanze di 500 m tra colture OGM e non. Il colza presenta maggiori problematiche rispetto al mais, in quanto la dispersione entomofila ad opera soprattutto di bombi ed api consente un raggio di dispersione del polline molto più ampio; inoltre la presenza di molte piante sessualmente compatibili e possibili infestanti sul territorio rende difficile assicurare la coesistenza e la salvaguardia dell'equilibrio ambientale. Sono stati svolti studi per cercare di stabilire un modello teorico sulla attività foraggera dei pronubi, questi modelli non possono comunque garantire una sicura previsione delle dinamiche del flusso genico in quanto correlate a molteplici fattori rari e casuali. Anche per la soia l'impollinazione entomofila è il maggior veicolo del flusso genico; le ricerche riportano incrementi del 61.38% di baccelli ed il 58.86% di semi, quando comparate con piante in ambienti protetti dall'impollinazione entomofila. Le ricerche svolte soprattutto in Brasile e Usa hanno evidenziato percentuali di contaminazione a volte molto differenti tra loro a diverse distanze; ovviamente le percentuali sono inversamente proporzionali alla distanza dalla fonte di polline OGM, il cui flusso segue un andamento di dispersione esponenziale che si azzera per lo più a circa 8 m dalla fonte, tuttavia non vanno trascurati gli eventi rari e casuali di dispersione anche a maggiori distanze. Anche per il cotone vale quello detto precedentemente per la soia e va considerato che la frequenza dell'impollinazione incrociata dipende da quanti impollinatori sono presenti e dalla frequenza con la quale bottinano la coltura. Ne risulta quindi che maggiormente è presente e attiva l'entomofauna tanto sarà rilevante il flusso genico. In ultima analisi va considerato che il rispetto delle soglie di tolleranza è imprescindibile dalla garanzia di poter utilizzare sementi che rispettino soglie minori dello 0,9% usate per i prodotti non-OGM.

Il contributo degli insetti pronubi al flusso genico tra colture OGM e non-OGM

ZACCHEO, GIOELE
2013/2014

Abstract

Tutte le misure di sicurezza volte a limitare il flusso genico sono elaborate affinché sia rispettata la soglia di tolleranza dello 0,9% per la presenza di materiale OGM in prodotti non OGM. In tutte le colture a dispersione entomofila ed anemofila le caratteristiche agronomiche, ambientali e della scala del paesaggio ricoprono un ruolo fondamentale per la coesistenza, in quanto il raggio di dispersione del polline è una interconnessione di tutte le possibili varianti: le condizioni meteorologiche stagionali, la direzione e l'intensità dei venti vanno ad interagire con l'azione degli insetti pronubi, ad esempio con le distanze percorribili per il foraggiamento. La principale misura di prevenzione individuata è appunto quella di creare zone cuscinetto (o zone di isolamento) che siano volte a impedire che possa avvenire impollinazione incrociata con piante sessualmente compatibili o con cultivar non-OGM. Questo può essere utile per colture come il mais, la cui dispersione avviene per lo più nel raggio di 100 m ad opera del vento; inoltre pressoché tutta l'impollinazione incrociata in campi di mais avviene in un raggio di 18-20 m dalla pianta impollinante e non sono presenti piante selvatiche sessualmente compatibili sul nostro territorio. I dati sulla dispersione di polline del mais sono tuttavia molto incongruenti tra loro ed evidenze di flusso genico sono state rilevate ben oltre queste distanze, tanto che sono state proposte diverse distanze di isolamento. In particolare la Regione Friuli Venezia Giulia ha proposto distanze di 500 m tra colture OGM e non. Il colza presenta maggiori problematiche rispetto al mais, in quanto la dispersione entomofila ad opera soprattutto di bombi ed api consente un raggio di dispersione del polline molto più ampio; inoltre la presenza di molte piante sessualmente compatibili e possibili infestanti sul territorio rende difficile assicurare la coesistenza e la salvaguardia dell'equilibrio ambientale. Sono stati svolti studi per cercare di stabilire un modello teorico sulla attività foraggera dei pronubi, questi modelli non possono comunque garantire una sicura previsione delle dinamiche del flusso genico in quanto correlate a molteplici fattori rari e casuali. Anche per la soia l'impollinazione entomofila è il maggior veicolo del flusso genico; le ricerche riportano incrementi del 61.38% di baccelli ed il 58.86% di semi, quando comparate con piante in ambienti protetti dall'impollinazione entomofila. Le ricerche svolte soprattutto in Brasile e Usa hanno evidenziato percentuali di contaminazione a volte molto differenti tra loro a diverse distanze; ovviamente le percentuali sono inversamente proporzionali alla distanza dalla fonte di polline OGM, il cui flusso segue un andamento di dispersione esponenziale che si azzera per lo più a circa 8 m dalla fonte, tuttavia non vanno trascurati gli eventi rari e casuali di dispersione anche a maggiori distanze. Anche per il cotone vale quello detto precedentemente per la soia e va considerato che la frequenza dell'impollinazione incrociata dipende da quanti impollinatori sono presenti e dalla frequenza con la quale bottinano la coltura. Ne risulta quindi che maggiormente è presente e attiva l'entomofauna tanto sarà rilevante il flusso genico. In ultima analisi va considerato che il rispetto delle soglie di tolleranza è imprescindibile dalla garanzia di poter utilizzare sementi che rispettino soglie minori dello 0,9% usate per i prodotti non-OGM.
ITA
European community has decided that every nations can choose to allow or forbid use of OGM plants, so it's very important to found correct security to avoid contamination between conventional and organic crops and GM crops. In particular this is fundamental where there are many typical cultivations very important for local economy and biodiversity. Particularly, release from OGM cultivations comports high risks where there are sexually compatible plants that can become herbicide resistant weeds. All security schemes to limit genetic flow are designed to respect the limit of 0.9% of OGM presence in non-OGM produce. For all crops pollinated by wind and insects, agronomic characteristics and environmental have a central role for coexistence, because radius of pollen's dispersion is determined by a lot of factors: for example weather conditions, direction and intensity of winds interact with the activity of pollinating insects, especially influence foraging distances. The main security devised by researchers is to create a buffer zone between cultivations to limit contamination from OGM crops to the others ; these are useful in particular for corn (Zea mais L.), that is pollinated by wind and a large part of pollen doesn't come over 100 m and the biggest part of cross pollination happens within 18-20 m. However data about pollen dispersion are not clear and there is evidence of pollen over this range, so the buffer zone needs to be larger that proposed, for example Friuli Venezia Giulia introduces 500 m large buffer zones. More complex is to found an effective security for oilseed rape (Brassica napus L.) because this crop is pollinated by wind and insects, especially Bombus spp. and Apis mellifera L. that can move pollen for several kilometers from the source. Moreover there is high risk of cross contamination with sexually compatible plants, especially in Italy where it is difficult to limit genetic flow because of the small dimensions of the fields and large numbers of compatible weeds. Some researchers have created pollen's dispersion models that help to understand that casual and rare events of cross contamination are present in nature and is difficult to predict the behavior of insects when they are in front of the gap between crops. Also for soybean (Glicine max L.) insects have a central role in pollen dispersion; data show that there are increases of 61,38% of pods and 58,86% of seeds, when compared with plants grown isolate by insects. Research conducted especially in Brazil and USA point out that is difficult to limit genetic flow and create a prediction model, so that frequently data of dispersion change a lot. As expected percentages of dispersion are inversely proportional to the distance of the source of OGM, finally genetic flow has exponential dispersion and ends mostly at 8 m. Cotton (Gossypium hirsutum L.) is also an important crop that have a lot of relatives in nature, to allow coexistence is fundamental consider that cross pollination increase as much as there is a large number of pollinating insects and as much as they foraging assiduously. Finally is fundamental that seeds aren't contaminated by OGM, and the limit of OGM presence is lower than 0,9% used for non-OGM productions.
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