Questa ricerca, che si dipana tra cultura e parentig, soprattutto al maschile, nasce dalla curiosità scaturita dall'intrecciarsi di una serie di eventi. In primis la transizione a genitori di moltissime coppie di amici, che mi ha fatto interrogare sia sulla diversità del modo di essere genitori oggi rispetto a un tempo, sia su quale il pensiero educativo orienti l'agire di ciascuno, e in particolare dei padri. In secondo luogo, il tirocinio condotto all'interno di un nido comunale di Torino dove solo 9 bambini su 92 sono italiani: in questa sede si è spalancata una porta sulle differenze culturali e su ciò che questo rappresenta rispetto l'essere genitori e figli immigrati, con alle spalle altri valori, altri obiettivi, altre modalità relazionali e di pensiero. La dissertazione vorrebbe così rispondere almeno in parte a una serie di interrogativi che da quest'intreccio sono scaturiti, tipo quale sia la provenienza dei criteri che guidano le scelte educative genitoriali e in che modo; quali caratteristiche abbia la figura paterna che si sta delineando in Occidente, quali siano le peculiarità nel suo modo di socializzare i figli e introdurli al proprio mondo, quali le linee-guida che orientano i padri di oggi nel loro agire educativo. Col I capitolo si intende fornire un quadro teorico generale rispetto l'influenza reciproca esistente tra cultura e parenting, dallo sviluppo ontologico della cultura nel bambino a come la cultura influenzi il parenting, passando attraverso le teorie che supportano questa relazione biunivoca, fino alle rappresentazioni sociali condivise oggi in Occidente secondo la letteratura (dai modelli familiari più diffusi, agli obiettivi di socializzazione e le modalità di parenting ritenute più efficaci per un sano sviluppo del bambino). Nel II capitolo ci si sofferma sulla figura paterna, sia rispetto alla sua evoluzione dalla metà dell'Ottocento a oggi, sia alle diverse modalità di relazionarsi al bambino rispetto alla madre e quindi alla sua importanza nello sviluppo dell'identità. I primi due capitoli sono funzionali alla lettura dei dati della ricerca empirica sul parenting condotta in Piemonte all'interno di un progetto che ha visto coinvolti più di 140 coppie genitoriali. Tale analisi viene esposta nel III capitolo ed è focalizzata soprattutto sui risultati ottenuti dagli strumenti legati agli obiettivi di socializzazione, alle etnoteorie parentali e ai dati anagrafici in relazione al padre rispetto al genere del bambino.
Cultura e parenting:valori alla base dell'agire educativo dei padri. Una ricerca empirica.
CHIAPETTO, VALERIA
2013/2014
Abstract
Questa ricerca, che si dipana tra cultura e parentig, soprattutto al maschile, nasce dalla curiosità scaturita dall'intrecciarsi di una serie di eventi. In primis la transizione a genitori di moltissime coppie di amici, che mi ha fatto interrogare sia sulla diversità del modo di essere genitori oggi rispetto a un tempo, sia su quale il pensiero educativo orienti l'agire di ciascuno, e in particolare dei padri. In secondo luogo, il tirocinio condotto all'interno di un nido comunale di Torino dove solo 9 bambini su 92 sono italiani: in questa sede si è spalancata una porta sulle differenze culturali e su ciò che questo rappresenta rispetto l'essere genitori e figli immigrati, con alle spalle altri valori, altri obiettivi, altre modalità relazionali e di pensiero. La dissertazione vorrebbe così rispondere almeno in parte a una serie di interrogativi che da quest'intreccio sono scaturiti, tipo quale sia la provenienza dei criteri che guidano le scelte educative genitoriali e in che modo; quali caratteristiche abbia la figura paterna che si sta delineando in Occidente, quali siano le peculiarità nel suo modo di socializzare i figli e introdurli al proprio mondo, quali le linee-guida che orientano i padri di oggi nel loro agire educativo. Col I capitolo si intende fornire un quadro teorico generale rispetto l'influenza reciproca esistente tra cultura e parenting, dallo sviluppo ontologico della cultura nel bambino a come la cultura influenzi il parenting, passando attraverso le teorie che supportano questa relazione biunivoca, fino alle rappresentazioni sociali condivise oggi in Occidente secondo la letteratura (dai modelli familiari più diffusi, agli obiettivi di socializzazione e le modalità di parenting ritenute più efficaci per un sano sviluppo del bambino). Nel II capitolo ci si sofferma sulla figura paterna, sia rispetto alla sua evoluzione dalla metà dell'Ottocento a oggi, sia alle diverse modalità di relazionarsi al bambino rispetto alla madre e quindi alla sua importanza nello sviluppo dell'identità. I primi due capitoli sono funzionali alla lettura dei dati della ricerca empirica sul parenting condotta in Piemonte all'interno di un progetto che ha visto coinvolti più di 140 coppie genitoriali. Tale analisi viene esposta nel III capitolo ed è focalizzata soprattutto sui risultati ottenuti dagli strumenti legati agli obiettivi di socializzazione, alle etnoteorie parentali e ai dati anagrafici in relazione al padre rispetto al genere del bambino.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/62379