Background: difficulties in language development are the most frequent reason for Child Neuropsychiatry (CN) consultation services at preschool age. Territorial CN services aim to identify organizational procedures to respond promptly to children’s health needs. The impact of procedures’ modifications on the clinical practice quality is rarely assessed. Local problem: in 2018 the average waiting time from the first access to the beginning of the rehabilitation treatment for children with language impairment (CwLI) was almost one year in the South-East district for the CN services - ASLCN1. The observed waiting time was in stark contrast to the scientific recommendation for pre-school CwLI, because of the restricted duration of effectiveness for rehabilitation. Intervention: in September 2019 a new diagnostic path was introduced to improve management of CwLI. The aim of the study was to investigate whether the introduction of an integrated functional language assessment method conducted by both a child neuropsychiatrist and a speech therapist was able to improve the quality in clinical practice rather than an assessment conducted separately. Methods: a quasi-experimental pre/post test non-equivalent study groups was conducted in territorial CN service - ASLCN1, South East district. Data were collected in July 2022, among selected participants who carried out a functional language assessment between May 2017 and December 2021. After a selection made according to inclusion and exclusion criteria, data of 208 users were analyzed. The "pre" group was made up of 131 users following the child neuropsychiatrist and speech-therapist separated functional language assessment method (May 2017 - August 2019). The "post" group was made up of 77 users following a child neuropsychiatrist and speech therapist integrated functional language assessment method (September 2019 - December 2021). The significance level of the study was set at 5% and the power at 90%. The result is a medium effect size (ES=0.468). Collected data were used for samples baseline comparison, according to four independent variables, and to identify 13 Key Performance Indicators (KPI) on the basis of both bibliographic research and the specific context. KPI comparisons between pre and post groups were calculated through appropriate statistical analysis (T-test for continuous variables, χ2 test/Fisher’s exact test for dichotomus variables). Finally, a linear regression analysis was performed to investigate the presence of possible confounding factors. Results: in the post group all the 13 KPI reveal an increase in clinical practice quality (e.g. an average of 4.3 months was saved from the total waiting time). The statistical comparison tests show statistically significant (p<0.05) differences for 11 KPIs measured in the two study groups. Linear regression models, which were used to control for confounders, show an average predictive degree of the dependent variables of 50%. Conclusions: an integrated functional language assessment method conducted by a child neuropsychiatrist and speech therapist improved the quality of clinical practice, in terms of appropriateness, effectiveness and efficiency, compared with a separate assessment, from both a statistical and clinical perspective.
Background: la più frequente causa di consultazione dei Servizi di Neuropsichiatria Infantile (NPI) in età prescolare è rappresentata da difficoltà nello sviluppo del linguaggio. I servizi NPI territoriali sono chiamati a rispondere tempestivamente a tali bisogni di salute identificando procedure e cambiamenti organizzativi. Raramente viene valutato l’impatto che tali cambiamenti apportano alla qualità dell’assistenza sanitaria. Problema locale: nel distretto Sud-Est della Struttura Complessa NPI dell’ASL CN1, nel 2018 si evidenziava un tempo di attesa medio di quasi un anno tra il primo accesso e l’avvio del trattamento riabilitativo per gli utenti con disturbo di linguaggio. In una fascia di età in cui la finestra di efficacia degli interventi è piuttosto ristretta, tale dato risulta in netto contrasto con le evidenze scientifiche. Intervento: a settembre 2019 viene introdotta una nuova modalità di gestione dei percorsi diagnostici delle difficoltà di linguaggio. Obiettivo dello studio è quello di indagare se l’introduzione di una modalità di valutazione funzionale di linguaggio integrata tra medico NPI e logopedista, sia in grado di migliorare la qualità della pratica clinica, in termini di appropriatezza, efficacia, efficienza e gradimento, rispetto a una modalità di valutazione disgiunta. Materiali e metodi: è stato condotto uno studio quasi sperimentale di tipo pre/post a gruppi non equivalenti presso il servizio territoriale NPI dell’ASL CN1, distretto Sud Est. Nel Luglio 2022 sono stati raccolti i dati di due coorti storiche di partecipanti selezionati tra gli utenti che hanno effettuato una valutazione funzionale del linguaggio presso la sede tra maggio 2017 e dicembre 2021. In base ai criteri di inclusione e di esclusione individuati, sono stati analizzati i dati di 208 utenti. Il gruppo “pre” è composto da 131 utenti sottoposti a una modalità di valutazione funzionale di linguaggio disgiunta tra medico NPI e logopedista (maggio 2017 - agosto 2019). Il gruppo “post” è composto da 77 utenti esposti a una modalità di valutazione funzionale di linguaggio integrata tra medico NPI e logopedista (settembre 2019 - dicembre 2021). Il livello di significatività dello studio è stato impostato al 5% e la potenza al 90%. Ne risulta un effect size medio (0,468). I dati raccolti sono stati utilizzati per il confronto dei campioni al baseline secondo quattro variabili indipendenti, e per la costruzione di 13 Key Performance Indicators (KPI) individuati tramite la ricerca bibliografica e in base al contesto specifico. Gli indicatori di qualità, misurati nel gruppo pre e nel gruppo post, sono stati confrontati tramite appropriata analisi statistica. Per indagare la presenza di eventuali fattori confondenti, è stata infine condotta un’analisi di regressione lineare. Risultati: per ognuno dei 13 KPI è possibile osservare, nel gruppo post, un aumento di qualità della pratica clinica. Tale differenza, ai test statistici di confronto effettuati tra gli indicatori misurati nei due gruppi di studio, risulta statisticamente significativa (p<0.05) per 11 di essi. I modelli di regressione lineare, impiegati per condurre un controllo per i confondenti, mostrano un grado medio di predittività delle variabili dipendenti del 50%. Conclusioni: l’introduzione della modalità di valutazione funzionale di linguaggio integrata tra medico NPI e logopedista, è stata in grado di migliorare la qualità della pratica clinica, in termini di appropriatezza, efficacia ed efficienza, sia da un punto di vista statistico sia da un punto di vista clinico, rispetto a una modalità di valutazione disgiunta.
Costruzione di Key Performance Indicators per misurare il cambiamento della qualità della pratica clinica: uno studio sulla valutazione integrata delle difficoltà di linguaggio in un Servizio di Neuropsichiatria Infantile territoriale
NERONE, VINCENZA
2021/2022
Abstract
Background: la più frequente causa di consultazione dei Servizi di Neuropsichiatria Infantile (NPI) in età prescolare è rappresentata da difficoltà nello sviluppo del linguaggio. I servizi NPI territoriali sono chiamati a rispondere tempestivamente a tali bisogni di salute identificando procedure e cambiamenti organizzativi. Raramente viene valutato l’impatto che tali cambiamenti apportano alla qualità dell’assistenza sanitaria. Problema locale: nel distretto Sud-Est della Struttura Complessa NPI dell’ASL CN1, nel 2018 si evidenziava un tempo di attesa medio di quasi un anno tra il primo accesso e l’avvio del trattamento riabilitativo per gli utenti con disturbo di linguaggio. In una fascia di età in cui la finestra di efficacia degli interventi è piuttosto ristretta, tale dato risulta in netto contrasto con le evidenze scientifiche. Intervento: a settembre 2019 viene introdotta una nuova modalità di gestione dei percorsi diagnostici delle difficoltà di linguaggio. Obiettivo dello studio è quello di indagare se l’introduzione di una modalità di valutazione funzionale di linguaggio integrata tra medico NPI e logopedista, sia in grado di migliorare la qualità della pratica clinica, in termini di appropriatezza, efficacia, efficienza e gradimento, rispetto a una modalità di valutazione disgiunta. Materiali e metodi: è stato condotto uno studio quasi sperimentale di tipo pre/post a gruppi non equivalenti presso il servizio territoriale NPI dell’ASL CN1, distretto Sud Est. Nel Luglio 2022 sono stati raccolti i dati di due coorti storiche di partecipanti selezionati tra gli utenti che hanno effettuato una valutazione funzionale del linguaggio presso la sede tra maggio 2017 e dicembre 2021. In base ai criteri di inclusione e di esclusione individuati, sono stati analizzati i dati di 208 utenti. Il gruppo “pre” è composto da 131 utenti sottoposti a una modalità di valutazione funzionale di linguaggio disgiunta tra medico NPI e logopedista (maggio 2017 - agosto 2019). Il gruppo “post” è composto da 77 utenti esposti a una modalità di valutazione funzionale di linguaggio integrata tra medico NPI e logopedista (settembre 2019 - dicembre 2021). Il livello di significatività dello studio è stato impostato al 5% e la potenza al 90%. Ne risulta un effect size medio (0,468). I dati raccolti sono stati utilizzati per il confronto dei campioni al baseline secondo quattro variabili indipendenti, e per la costruzione di 13 Key Performance Indicators (KPI) individuati tramite la ricerca bibliografica e in base al contesto specifico. Gli indicatori di qualità, misurati nel gruppo pre e nel gruppo post, sono stati confrontati tramite appropriata analisi statistica. Per indagare la presenza di eventuali fattori confondenti, è stata infine condotta un’analisi di regressione lineare. Risultati: per ognuno dei 13 KPI è possibile osservare, nel gruppo post, un aumento di qualità della pratica clinica. Tale differenza, ai test statistici di confronto effettuati tra gli indicatori misurati nei due gruppi di studio, risulta statisticamente significativa (p<0.05) per 11 di essi. I modelli di regressione lineare, impiegati per condurre un controllo per i confondenti, mostrano un grado medio di predittività delle variabili dipendenti del 50%. Conclusioni: l’introduzione della modalità di valutazione funzionale di linguaggio integrata tra medico NPI e logopedista, è stata in grado di migliorare la qualità della pratica clinica, in termini di appropriatezza, efficacia ed efficienza, sia da un punto di vista statistico sia da un punto di vista clinico, rispetto a una modalità di valutazione disgiunta.File | Dimensione | Formato | |
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