BACKGROUND: the Continuing Medical Education (CME) program, in addition to being an indispensable requirement for professional activity, is an effective way to provide quality care. At national level, minimum quality standards are defined that are homogeneous throughout the national territory, while the Regions are responsible for promoting them in their respective territories and identifying further quality requirements, in order to stimulate competition between the different systems aiming at achieving levels of excellence. PROBLEM: the path taken by each Italian Region in implementing the national indications is characterized by specific choices that have led to the adoption of a particular model. For the analysis of training needs, the central structure of the company training services can make use of territorial articulations, the Referents of Departmental Training (RFD) which, however, do not appear to have a structured path and official recognition. INTERVENTION: in order to understand what was the path followed and developed by the Piedmont Region to implement the national indications on Continuing Medical Education, a tool of the qualitative methodology was chosen, the Focus Group. To investigate the activity of the figure of the Referent of Departmental Training (RFD) and if this brings quality to the ECM system, a quality improvement study was conducted through the observation of data relating to the activity of the S.S. Quality and Training of the ASL TO4 from 2018 to 2022.A benchmarking was subsequently carried out with the S.S. Training and Human Resources Development Structure of the ASL of Biella as the same, does not use the figure of the RFD. METHODS: to evaluate the activity of the Training Structure of the ASL TO4, the number of RDF per year and per Department, the total number of staff belonging to the Departments and training courses carried out by staff with mandatory training were taken into consideration. To test the relationship between the number of RFDs and the number of courses performed, the Spearman correlation coefficient and a linear regression model (OLS) were used. ASL of Biella has collected the same data of the ASL TO4 that have been compared. RESULTS: in the reality of the ASL TO4, considering the number of RFDs (independent variable) and the number of courses performed (dependent variable) a statistically significant Spearman correlation coefficient of 0.572 is obtained (p < 0.05) and the linear regression indicates that the variable "Departmental Referents" has a statistically significant coefficient of 2,092 on the dependent variable "Courses Completed". In the comparison between the ASL TO4 and the ASL of Biella, on the whole, the ASL Biella is more active in the production of training events than the ASL TO4. CONCLUSIONS: the Piedmont regional path highlights as specific peculiarities equal "network" model, active participation and openness to all the figures of the health professions. From the analysis of the experience of the ASL TO4 it emerged its ability of the RFD to influence in terms of realization of courses aimed at satisfying the needs of the staff of the context in which it operates, while the benchmarking between ASL to4 and ASL BI derives that the figure of the RFD does not affect the quantity of training products. The start of further research on the evaluation of the effectiveness of the training course within the Providers could provide elements and data on the real effectiveness and usefulness of the figure of the RFD for this purpose.
BACKGROUND: il programma di Educazione Continua in Medicina (ECM) oltre ad essere un requisito indispensabile per svolgere attività professionale rappresenta una modalità efficace per fornire cure di qualità. A livello nazionale vengono definiti gli standard minimi di qualità omogenei su tutto il territorio nazionale mentre alle Regioni spetta la promozione degli stessi nei rispettivi territori e l’individuazione di ulteriori requisiti di qualità, al fine di stimolare la competizione tra i diversi sistemi puntando al raggiungimento di livelli di eccellenza. PROBLEMA: il percorso intrapreso da ogni Regione in attuazione delle indicazioni nazionali è contraddistinto da specifiche scelte che hanno portato all’adozione di un particolare modello. Per la fase dell’analisi dei bisogni formativi la struttura centrale dei servizi aziendali della formazione può avvalersi di articolazioni territoriali, i Referenti della Formazione Dipartimentale (RFD) che non risultano però avere un percorso strutturato ed un riconoscimento ufficiale. INTERVENTO: allo scopo di comprendere quale sia stato il percorso seguito e sviluppato dalla Regione Piemonte per mettere in atto le indicazioni nazionali in materia di Educazione Continua in Medicina si è scelto uno strumento proprio della metodologia qualitativa, il Focus Group. Per indagare l’attività della figura del Referente della Formazione Dipartimentale (RFD) e se questa apporti qualità al sistema ECM è stato condotto uno studio di miglioramento della qualità attraverso l’osservazione dei dati relativi all’attività della S.S. Qualità e Formazione dell’ASL TO4 dal 2018 al 2022.È stato successivamente effettuato un benchmarking con la S.S. Struttura Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane dell’ASL di Biella in quanto la stessa, non utilizza la figura del RFD. METODI: per valutare l’attività della Struttura Formazione dell’ASL TO4 sono stati presi in considerazione numero di RDF per anno e per Dipartimento, totale del personale appartenente ai Dipartimenti e corsi formativi realizzati dal personale con obbligo formativo. Per testare la relazione fra il numero dei RFD ed il numero di corsi realizzati sono stati utilizzati il coefficiente di correlazione di Spearman e un modello di regressione lineare (OLS). La Formazione Aziendale dell’ASL di Biella ha raccolto gli stessi dati dell’ASL TO4 che sono stati messi a confronto. RISULTATI: nella realtà dell’ASL TO4, considerando il numero di RFD (variabile indipendente) e il numero di corsi effettuati (variabile dipendente) si ottiene un coefficiente di correlazione di Spearman pari a 0,572 statisticamente significativo (p < 0,05) e la regressione lineare indica che la variabile "Referenti Dipartimentali" ha un coefficiente di 2.092 statisticamente significativo sulla variabile dipendente "Corsi Realizzati”. Nel confronto tra l’ASL TO4 e l’ASL di Biella nel complesso l’ASL Biella risulta più attiva nella produzione di eventi formativi rispetto all’ASL TO4. CONCLUSIONI: il percorso regionale piemontese evidenzia come peculiarità specifiche modello paritario ”a rete”, partecipazione attiva e apertura a tutte le figure delle professioni sanitarie. Dall’analisi dell’esperienza dell’ASL TO4 è emersa la sua capacità del RFD di influire in termini di realizzazione di corsi indirizzati a soddisfare le necessità del personale del contesto in cui opera mentre dal benchmarking tra ASL to4 e ASL BI deriva che la figura del RFD non influisce sulla quantità dei prodotti formativi. L’avvio di ulteriori ricerche sulla valutazione sull’efficacia del percorso formativo all’interno dei Provider potrebbe fornire elementi e dati sulla reale efficacia ed utilità della figura del RFD a questo scopo.
La cultura della qualità nel sistema ECM Piemonte
CORRADO, ANGELA
2021/2022
Abstract
BACKGROUND: il programma di Educazione Continua in Medicina (ECM) oltre ad essere un requisito indispensabile per svolgere attività professionale rappresenta una modalità efficace per fornire cure di qualità. A livello nazionale vengono definiti gli standard minimi di qualità omogenei su tutto il territorio nazionale mentre alle Regioni spetta la promozione degli stessi nei rispettivi territori e l’individuazione di ulteriori requisiti di qualità, al fine di stimolare la competizione tra i diversi sistemi puntando al raggiungimento di livelli di eccellenza. PROBLEMA: il percorso intrapreso da ogni Regione in attuazione delle indicazioni nazionali è contraddistinto da specifiche scelte che hanno portato all’adozione di un particolare modello. Per la fase dell’analisi dei bisogni formativi la struttura centrale dei servizi aziendali della formazione può avvalersi di articolazioni territoriali, i Referenti della Formazione Dipartimentale (RFD) che non risultano però avere un percorso strutturato ed un riconoscimento ufficiale. INTERVENTO: allo scopo di comprendere quale sia stato il percorso seguito e sviluppato dalla Regione Piemonte per mettere in atto le indicazioni nazionali in materia di Educazione Continua in Medicina si è scelto uno strumento proprio della metodologia qualitativa, il Focus Group. Per indagare l’attività della figura del Referente della Formazione Dipartimentale (RFD) e se questa apporti qualità al sistema ECM è stato condotto uno studio di miglioramento della qualità attraverso l’osservazione dei dati relativi all’attività della S.S. Qualità e Formazione dell’ASL TO4 dal 2018 al 2022.È stato successivamente effettuato un benchmarking con la S.S. Struttura Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane dell’ASL di Biella in quanto la stessa, non utilizza la figura del RFD. METODI: per valutare l’attività della Struttura Formazione dell’ASL TO4 sono stati presi in considerazione numero di RDF per anno e per Dipartimento, totale del personale appartenente ai Dipartimenti e corsi formativi realizzati dal personale con obbligo formativo. Per testare la relazione fra il numero dei RFD ed il numero di corsi realizzati sono stati utilizzati il coefficiente di correlazione di Spearman e un modello di regressione lineare (OLS). La Formazione Aziendale dell’ASL di Biella ha raccolto gli stessi dati dell’ASL TO4 che sono stati messi a confronto. RISULTATI: nella realtà dell’ASL TO4, considerando il numero di RFD (variabile indipendente) e il numero di corsi effettuati (variabile dipendente) si ottiene un coefficiente di correlazione di Spearman pari a 0,572 statisticamente significativo (p < 0,05) e la regressione lineare indica che la variabile "Referenti Dipartimentali" ha un coefficiente di 2.092 statisticamente significativo sulla variabile dipendente "Corsi Realizzati”. Nel confronto tra l’ASL TO4 e l’ASL di Biella nel complesso l’ASL Biella risulta più attiva nella produzione di eventi formativi rispetto all’ASL TO4. CONCLUSIONI: il percorso regionale piemontese evidenzia come peculiarità specifiche modello paritario ”a rete”, partecipazione attiva e apertura a tutte le figure delle professioni sanitarie. Dall’analisi dell’esperienza dell’ASL TO4 è emersa la sua capacità del RFD di influire in termini di realizzazione di corsi indirizzati a soddisfare le necessità del personale del contesto in cui opera mentre dal benchmarking tra ASL to4 e ASL BI deriva che la figura del RFD non influisce sulla quantità dei prodotti formativi. L’avvio di ulteriori ricerche sulla valutazione sull’efficacia del percorso formativo all’interno dei Provider potrebbe fornire elementi e dati sulla reale efficacia ed utilità della figura del RFD a questo scopo.File | Dimensione | Formato | |
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