Study design: narrative review of the literature. Aim: to assess the benefits of visual-motor training in soccer players with ACL-R. Background: despite the surgical intervention being a gold standard for the injured athlete of ACL who wishes to gain an agonist level again, only 55% of athletes go back to a competitive level and the 25% of them face re-injury. In fact, a sensitive deficit takes place after injury because of damage in the mechanoreceptors that normally work in a healthy ligament, which is followed by a compensatory visual mechanism in order to maintain a suitable motor control. It is confirmed that the injury does not only generate mechanical instability but also a nervous deafferentation which is not repaired by surgery. Consequently, adequate training before returning to sport is a must for this kind of athlete. Materials and methods: three databases were consulted (Pubmed, EMBASE and Scopus) by using the PICO method to build the research query. Results: Articles selected by the research show a clinical evidence of visual-motor training in athletes with ACL-R. Virtual Reality can improve altered motor patterns in these patients, as well as a Biofeedback Training can lower primary factors of re-injury. As far as environmental challenges of Dual Task, a decrease of neurocognitive performance is observed in reaction time (a reliable parameter verified for rehab protocols) and error ratio. Conclusions: Virtual Reality and Biofeedback Training studies show to be beneficial in ACL soccer injuries. Dual Tasking, specially the Stroop Task, has shown a low neurocognitive performance which means that this training could fill the gap into tough posture maintenance by measuring the reaction time for return to sport. Anyway, the research of literature on Stroboscopic and Reaction light training shows an absence of RCT studies, which does not allow any judge of evidence and requests further research in this topic.
Disegno dello studio: revisione narrativa della letteratura. Obiettivo: valutare i benefici dell’allenamento motorio-visivo nei calciatori sottoposti ad intervento chirurgico di legamento crociato anteriore (LCA). Background: nonostante l’intervento chirurgico costituisca il gold standard per l’atleta infortunato di LCA che ambisce a tornare a livelli agonistici, solo il 55% degli atleti torna ad un livello competitivo e il 25% di essi va incontro a re-infortunio. Dopo l’infortunio, infatti, si verifica un deficit di informazione sensoriale per via della perdita di meccanocettori presenti normalmente nel legamento sano, a cui consegue un accertato meccanismo compensatorio visivo al fine di mantenere un adeguato controllo motorio. Viene confermato pertanto che la lesione non genera solo una instabilità meccanica ma anche una deafferentazione nervosa, non ripristinata dall’intervento, per cui è necessaria un'adeguata preparazione per il ritorno in campo. Materiali e metodi: sono state consultate tre banche dati (PubMed, EMBASE e Scopus) utilizzando il metodo PICO per la costruzione del quesito di ricerca. Risultati: dall’analisi degli articoli selezionati con la ricerca, si evince che esiste evidenza clinica dell’allenamento motorio-visivo indagato negli atleti con intervento di LCA. L’ambiente virtuale può far migliorare i pattern di movimento alterati in questo tipo di pazienti, così come un programma di “Biofeedback Training” ha ottenuto una diminuzione dei fattori primari di rischio di re-infortunio. Per quanto riguarda le condizioni ambientali impegnative di “dual task” si osserva un calo della performance neurocognitiva tramite le misurazioni del tempo di reazione (che risulta essere un parametro affidabile per i protocolli riabilitativi) e del rapporto di errore. Conclusioni: Gli studi eseguiti con “Virtual Reality” e “Biofeedback Training” dimostrano l’esistenza di benefici per i calciatori infortunati di LCA. Per quanto riguarda il “Dual Tasking” (in particolar modo usando lo “Stroop Task”) è stato dimostrato un calo della performance neurocognitiva, il che implica che questo tipo di allenamento potrebbe aiutare a colmare questo “gap” nel mantenimento impegnativo della postura, attraverso la misurazione del tempo di reazione per il ritorno in campo. Per quanto concerne lo “stroboscopic training” e il “reaction light training” lo stato attuale delle conoscenze che si basa su studi non RCT non permette di formulare un giudizio di efficacia nel riabilitare questo tipo di pazienti, per cui si rimanda ad ulteriori indagini su questo argomento.
L’importanza dell’allenamento motorio-visivo come strategia riabilitativa nei calciatori sottoposti ad intervento di ricostruzione del LCA
VERDE, ANTONIO EMMANUEL
2021/2022
Abstract
Disegno dello studio: revisione narrativa della letteratura. Obiettivo: valutare i benefici dell’allenamento motorio-visivo nei calciatori sottoposti ad intervento chirurgico di legamento crociato anteriore (LCA). Background: nonostante l’intervento chirurgico costituisca il gold standard per l’atleta infortunato di LCA che ambisce a tornare a livelli agonistici, solo il 55% degli atleti torna ad un livello competitivo e il 25% di essi va incontro a re-infortunio. Dopo l’infortunio, infatti, si verifica un deficit di informazione sensoriale per via della perdita di meccanocettori presenti normalmente nel legamento sano, a cui consegue un accertato meccanismo compensatorio visivo al fine di mantenere un adeguato controllo motorio. Viene confermato pertanto che la lesione non genera solo una instabilità meccanica ma anche una deafferentazione nervosa, non ripristinata dall’intervento, per cui è necessaria un'adeguata preparazione per il ritorno in campo. Materiali e metodi: sono state consultate tre banche dati (PubMed, EMBASE e Scopus) utilizzando il metodo PICO per la costruzione del quesito di ricerca. Risultati: dall’analisi degli articoli selezionati con la ricerca, si evince che esiste evidenza clinica dell’allenamento motorio-visivo indagato negli atleti con intervento di LCA. L’ambiente virtuale può far migliorare i pattern di movimento alterati in questo tipo di pazienti, così come un programma di “Biofeedback Training” ha ottenuto una diminuzione dei fattori primari di rischio di re-infortunio. Per quanto riguarda le condizioni ambientali impegnative di “dual task” si osserva un calo della performance neurocognitiva tramite le misurazioni del tempo di reazione (che risulta essere un parametro affidabile per i protocolli riabilitativi) e del rapporto di errore. Conclusioni: Gli studi eseguiti con “Virtual Reality” e “Biofeedback Training” dimostrano l’esistenza di benefici per i calciatori infortunati di LCA. Per quanto riguarda il “Dual Tasking” (in particolar modo usando lo “Stroop Task”) è stato dimostrato un calo della performance neurocognitiva, il che implica che questo tipo di allenamento potrebbe aiutare a colmare questo “gap” nel mantenimento impegnativo della postura, attraverso la misurazione del tempo di reazione per il ritorno in campo. Per quanto concerne lo “stroboscopic training” e il “reaction light training” lo stato attuale delle conoscenze che si basa su studi non RCT non permette di formulare un giudizio di efficacia nel riabilitare questo tipo di pazienti, per cui si rimanda ad ulteriori indagini su questo argomento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/6227