Impregilo S.p.A. e Salini S.p.A., due società italiane attive nel settore delle costruzioni e delle grandi opere si distinguono per dimensione, mercati di riferimento, know-how e capabilities. La fusione di tali due società rappresenta il punto di arrivo di una lunga operazione di mercato che ha avuto inizio con l'acquisto in Borsa nel 2011 di una piccola quota di minoranza di Impregilo da parte di Salini e successivamente ampliata. A contendersi il controllo di quest'ultima vi è però anche un altro gruppo, quello dei Gavio (conglomerata impegnata principalmente nel business delle concessioni autostradali ma con interessi anche nel settore delle costruzioni, dell'energia e dei trasporti ) con una quota di particolare rilevanza e quasi paritetica a quella di Salini. Il 2012 ha segnato un punto di svolta nella lotta per il comando di Impregilo essendo stato rilevato il successo di una delle più importanti operazioni di ¿proxy fight¿ realizzate in Europa (nonché il primo caso di sollecitazione deleghe in modo trasparente in Italia). Grazie al supporto non solo degli investitori istituzionali e attivisti, ma anche grazie ai piccoli risparmiatori, Salini ha ottenuto in occasione dell'assemblea di luglio la maggioranza necessaria a far deliberare le proprie proposte avanzate, defenestrando il vecchio consiglio di amministrazione e imponendo un suo management. Il seguito di tale azione è stato il lancio di un'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria (l'Opa) conclusasi con ampio successo nell'aprile del 2013. La fusione costituisce ovviamente solo la premessa per il pieno compimento dei benefici derivanti da un processo integrativo che in parte era già stato avviato e realizzato dalle due parti in questione (Impregilo e Salini Costruttori, socio unico di Salini) con l'Accordo Strategico di collaborazione commerciale e organizzativa siglata nel 2012. Il progetto quindi mira attraverso un accurato piano industriale e strategico a costituire il primo operatore nazionale, a livello di dimensione e fatturato, nel settore delle costruzioni di grandi opere complesse.
Fusione Salini Impregilo: proxy-fight all'anglosassone per la costituzione del primo player nazionale nel settore delle costruzioni
COPPO, FEDERICO
2013/2014
Abstract
Impregilo S.p.A. e Salini S.p.A., due società italiane attive nel settore delle costruzioni e delle grandi opere si distinguono per dimensione, mercati di riferimento, know-how e capabilities. La fusione di tali due società rappresenta il punto di arrivo di una lunga operazione di mercato che ha avuto inizio con l'acquisto in Borsa nel 2011 di una piccola quota di minoranza di Impregilo da parte di Salini e successivamente ampliata. A contendersi il controllo di quest'ultima vi è però anche un altro gruppo, quello dei Gavio (conglomerata impegnata principalmente nel business delle concessioni autostradali ma con interessi anche nel settore delle costruzioni, dell'energia e dei trasporti ) con una quota di particolare rilevanza e quasi paritetica a quella di Salini. Il 2012 ha segnato un punto di svolta nella lotta per il comando di Impregilo essendo stato rilevato il successo di una delle più importanti operazioni di ¿proxy fight¿ realizzate in Europa (nonché il primo caso di sollecitazione deleghe in modo trasparente in Italia). Grazie al supporto non solo degli investitori istituzionali e attivisti, ma anche grazie ai piccoli risparmiatori, Salini ha ottenuto in occasione dell'assemblea di luglio la maggioranza necessaria a far deliberare le proprie proposte avanzate, defenestrando il vecchio consiglio di amministrazione e imponendo un suo management. Il seguito di tale azione è stato il lancio di un'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria (l'Opa) conclusasi con ampio successo nell'aprile del 2013. La fusione costituisce ovviamente solo la premessa per il pieno compimento dei benefici derivanti da un processo integrativo che in parte era già stato avviato e realizzato dalle due parti in questione (Impregilo e Salini Costruttori, socio unico di Salini) con l'Accordo Strategico di collaborazione commerciale e organizzativa siglata nel 2012. Il progetto quindi mira attraverso un accurato piano industriale e strategico a costituire il primo operatore nazionale, a livello di dimensione e fatturato, nel settore delle costruzioni di grandi opere complesse.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/62061