The period between 1966 and 1976 reveals the path that led Demetrio Stratos' vocal style from the realms of popular music to those of the avant-garde. The first chapter of the dissertation covers the period between 1966 and 1973 during his early musical experiences with I Ribelli and Area, a time when he primarily used his voice in a conventional manner to interpret the songs he performed as a singer. A first decisive shift in Demetrio Stratos' thinking about the nature of human vocality began in 1970 with the birth of his daughter Anastassia, as he realized that the more progress she made in acquiring language, the fewer the rich sounds she had previously produced. This led him to think that language is a limitation for the human voice. However, what significantly expanded his concepts was the environment at Cramps Records and, especially, his contact with Sixty-Two Mesostics Re Merce Cunningham, a work by John Cage, which is the subject of the second chapter and through which he definitively embraced certain concepts of musical experimentation and avant-garde. For this reason, in the two subsequent albums released with Area, Caution Radiation Area and Crac!, discussed in the third chapter, his vocal style was no longer the same. Compared to his earlier performances, his voice had been decisively influenced by his exposure to Cage's work.The last chapter focuses on Demetrio Stratos' vocal style in 1976, a year in which he lent his voice to several performances. First and foremost, in Metrodora, his first solo work in which he explored and manipulated his own voice; in Maledetti (Maudits) with Area; and in La Cantata Rossa per Tall El Zaatar by Liguori. The analysis of Stratos' vocal style in 1976 reveals that over the years, his technical skills had grown significantly. But his voice, beyond being capable of multiple stylistic possibilities, became in itself an instrument for reflection on the relationship between man and the world, particularly in his relationship with language. As Stratos himself stated, his vocal research was not solely aimed at achieving certain expressive solutions, but delved deeper. It was a discourse on the origins of the voice, on the fact that, after the advent of language, man has gradually lost his original richness. Stratos saw the process of liberating vocality as the beginning of a journey toward awareness. The human voice, unchained from the limits of language but instead free to express itself as such, thus acquires a true independent corporeality.
Il periodo compreso tra il 1966 e il 1976 rivela il percorso che ha portato la vocalità di Demetrio Stratos dai territori della musica leggera a quelli dell’avanguardia. Il primo capitolo della dissertazione tratta del periodo compreso tra il 1966 e il 1973 durante le sue prime esperienze musicali con I Ribelli e gli Area, momento in cui utilizzava la sua voce prevalentemente in una modalità convenzionale nell’interpretazione dei brani che eseguiva in qualità di cantante. Un primo determinante cambio di paradigma per il pensiero di Demetrio Stratos sulla natura della vocalità umana iniziò a partire dal 1970 in seguito alla nascita della figlia Anastassia poiché si rese conto che maggiori erano i progressi nel processo della sua acquisizione del linguaggio minore era la ricchezza di sonorità che emetteva in precedenza, iniziando a pensare che il linguaggio è una limitazione per la voce umana. Ma ciò che fece ampliare in modo determinante le sue concezioni fu lo stesso ambiente della Cramps Records e soprattutto il contatto con Sixty-Two Mesostics Re Merce Cunningham, opera di John Cage e argomento del secondo capitolo, con la quale si avvicinò in modo definitivo ad alcune concezioni di sperimentazione e di avanguardia musicale. Proprio per questa ragione nei due album successivi pubblicati con gli Area, Caution radiation area e Crac!, dei quali si discute nel terzo capitolo, la sua vocalità non fu più la stessa poiché rispetto alle esecuzioni svolte per i lavori precedenti la sua voce influenzata in modo determinante dal contatto con l’opera di Cage. L’ultimo capitolo riguarda invece la vocalità di Demetrio Stratos nel 1976, anno in cui ha prestato la sua voce a diverse interpretazioni. Innanzitutto in Metrodora, la sua prima opera solista nella quale ha svolto un lavoro di indagine e di manipolazione della propria voce, in Maledetti (maudits) con gli Area e in La Cantata Rossa Per Tall El Zaatar di Liguori. L’analisi della vocalità di Stratos nel 1976 rivela che nel corso degli anni il suo bagaglio tecnico era aumentato in modo decisivo. Ma la sua voce, oltre che a possedere la possibilità di svolgere molteplici possibilità stilistiche, era in se stessa uno strumento di riflessione sul rapporto dell’uomo con il mondo e in particolar modo nel suo rapporto con il linguaggio. Come affermò lo stesso Stratos le sue ricerche vocali non erano rivolte unicamente all’acquisizione di alcune soluzioni espressive, ma si dirigevano più nel profondo. Era un discorso sulle origini della voce, sul fatto che dopo l’avvento del linguaggio l’uomo abbia gradualmente perso la sua ricchezza originaria. Il percorso di liberazione della vocalità viene intesa da Stratos come l’inizio di un cammino di consapevolezza. La voce umana, non incatenata dai limiti della parola ma invece libera di esprimersi in quanto se stessa, acquisisce in questo senso una vera e propria corporeità indipendente.
Il percorso della vocalità di Demetrio Stratos dal 1966 al 1976
SORRENTINO, ROBERTO
2023/2024
Abstract
Il periodo compreso tra il 1966 e il 1976 rivela il percorso che ha portato la vocalità di Demetrio Stratos dai territori della musica leggera a quelli dell’avanguardia. Il primo capitolo della dissertazione tratta del periodo compreso tra il 1966 e il 1973 durante le sue prime esperienze musicali con I Ribelli e gli Area, momento in cui utilizzava la sua voce prevalentemente in una modalità convenzionale nell’interpretazione dei brani che eseguiva in qualità di cantante. Un primo determinante cambio di paradigma per il pensiero di Demetrio Stratos sulla natura della vocalità umana iniziò a partire dal 1970 in seguito alla nascita della figlia Anastassia poiché si rese conto che maggiori erano i progressi nel processo della sua acquisizione del linguaggio minore era la ricchezza di sonorità che emetteva in precedenza, iniziando a pensare che il linguaggio è una limitazione per la voce umana. Ma ciò che fece ampliare in modo determinante le sue concezioni fu lo stesso ambiente della Cramps Records e soprattutto il contatto con Sixty-Two Mesostics Re Merce Cunningham, opera di John Cage e argomento del secondo capitolo, con la quale si avvicinò in modo definitivo ad alcune concezioni di sperimentazione e di avanguardia musicale. Proprio per questa ragione nei due album successivi pubblicati con gli Area, Caution radiation area e Crac!, dei quali si discute nel terzo capitolo, la sua vocalità non fu più la stessa poiché rispetto alle esecuzioni svolte per i lavori precedenti la sua voce influenzata in modo determinante dal contatto con l’opera di Cage. L’ultimo capitolo riguarda invece la vocalità di Demetrio Stratos nel 1976, anno in cui ha prestato la sua voce a diverse interpretazioni. Innanzitutto in Metrodora, la sua prima opera solista nella quale ha svolto un lavoro di indagine e di manipolazione della propria voce, in Maledetti (maudits) con gli Area e in La Cantata Rossa Per Tall El Zaatar di Liguori. L’analisi della vocalità di Stratos nel 1976 rivela che nel corso degli anni il suo bagaglio tecnico era aumentato in modo decisivo. Ma la sua voce, oltre che a possedere la possibilità di svolgere molteplici possibilità stilistiche, era in se stessa uno strumento di riflessione sul rapporto dell’uomo con il mondo e in particolar modo nel suo rapporto con il linguaggio. Come affermò lo stesso Stratos le sue ricerche vocali non erano rivolte unicamente all’acquisizione di alcune soluzioni espressive, ma si dirigevano più nel profondo. Era un discorso sulle origini della voce, sul fatto che dopo l’avvento del linguaggio l’uomo abbia gradualmente perso la sua ricchezza originaria. Il percorso di liberazione della vocalità viene intesa da Stratos come l’inizio di un cammino di consapevolezza. La voce umana, non incatenata dai limiti della parola ma invece libera di esprimersi in quanto se stessa, acquisisce in questo senso una vera e propria corporeità indipendente.File | Dimensione | Formato | |
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