L'abstract in lingua inglese. ‘’The assessment of worker exposure to carcinogens in electroplating’’ The galvanic industry is an important sector throughout the national territory. The purpose of the galvanic treatments is to improve the characteristics of mechanical resistance and corrosion of metal products or simply to make them more aesthetically pleasing. During the various phases of the galvanic processes, the sources of hazards for safety and health are represented by a multiplicity of chemical agents with which workers can come into contact and which are released during processing or during material handling. Among these, some soluble salts of metallic elements used in electrodeposition such as Chromium(VI) and Nickel salts deserve particular attention, because their accumulation in the body is associated with numerous adverse effects on health such as genotoxicity and neoplasms. The target organs of the carcinogenic action are the lung and the nasal cavities. The purpose of this study is to evaluate the exposure to these agents in three companies in the "decorative galvanic" sector that carry out surface treatments on metals with very similar processes. To this end, an environmental survey was conducted to determine the levels of airborne Cr(VI) and a collection of urine samples was scheduled at the beginning of the working shift - beginning of the week and at the end of the shift – end of working week to estimate the amount of the abserbed dose. In all three companies, a check-list was also compiled including the description of the systems, the substances in use, the tasks performed, the collective and individual prevention systems. Each worker completed a questionnaire including information on possible confounding factors for exposure to metallic elements, in particular tobacco smoke. Environmental monitoring has highlighted highly variable concentrations of Cr(VI). The monitoring carried out in the production departments of the companies reported concentrations of Cr(VI) below the limit of quantification for almost all of the personal samples. Only in some environmental samples, positioned in a fixed position at the edges of the chromium plating tanks, it was possible to measure an analytically appreciable concentration of Cr(VI). This exposure data, although far from the national and international exposure limits, could indicate the need to improve some collective and individual protection measures. The results of biological monitoring have provided different evidence for Chromium and Nickel. For Chromium, urinary excretion appeared consistent with the environmental sampling data, settling for most of the workers of the three companies within the normal variability of the Reference Values for non-occupationally exposed subjects and, only in a low percentage of cases, higher than the biological guide value (BEI of the ACGIH = 0.7 g/l). On the contrary, in the samples both at the beginning of the shift and at the end of the shift, the urinary Nickel values revealed a widespread condition of exposure, in some cases of a considerable entity. In fact, almost all of the workers showed not only an increase between the end and the beginning of the shift, but exceeded the reference values for non-professional subjects and also the Biological Guidance Value (BGV) proposed by the Scientific Committee for occupational limit values (SCOEL ) of the EU. This study has highlighted the importance of defining exposure to chemical agents classified as carcinogenic through a combined strategy of environmental monitoring and biological monitoring, often capable of documenting sources of abnormal absorption that would otherwise not be detectable with environmental monitoring alone.

Yuliia Zakharchuk, matricola 970605 Relatore: Prof. Enrico Bergamaschi L’industria galvanica è un settore importante su tutto il territorio nazionale. Lo scopo dei trattamenti galvanici è quello di migliorare le caratteristiche di resistenza meccanica ed alla corrosione dei manufatti metallici o semplicemente di renderli esteticamente più gradevoli. Durante le fasi dei processi nell’attività galvanica le fonti di pericolo per la sicurezza e la salute sono rappresentate da una molteplicità di agenti chimici con cui i lavoratori possono venire a contatto e che si liberano nel corso della lavorazione o durante la manipolazione e la movimentazione dei materiali. Meritano particolare attenzione alcuni sali solubili di elementi metallici impiegati nell’elettrodeposizione quali Sali di Cromo(VI) e di Nichel, il cui accumulo nell’organismo può determinare numerosi effetti negativi sulla salute quali genotossicità e neoplasie. Gli organi bersaglio dell’azione cancerogena sono il polmone e le cavità nasali. Scopo di questo studio è la valutazione dell’esposizione a tale agenti in tre Aziende del comparto della ‘’galvanica decorativa’’ che eseguono trattamenti superficiali su metalli. E’ stata condotta un’indagine ambientale per la determinazione dei livelli di Cr(VI) aerodisperso ed è stata programmata una raccolta di campioni di urina ad inizio turno-inizio settimana e a fine turno-fine settimana per stimare l’entità della dose assorbita. In tutte e tre le Aziende è stata inoltre compilata una check-list comprendente la descrizione degli impianti, le sostanze in uso, le mansioni svolte, i sistemi di prevenzione collettivi e individuali. Ogni lavoratore ha compilato un questionario comprendente informazioni sugli eventuali fattori di confondimento per l’esposizione ad elementi metallici, in particolare il fumo di tabacco. I monitoraggi ambientali hanno evidenziato concentrazioni di Cr(VI) molto variabili. Il monitoraggio condotto presso i reparti produttivi delle Aziende ha riportato per la quasi totalità dei campioni personali concentrazioni di Cr(VI) inferiori al limite di quantificazione. Solo in alcuni prelievi ambientali, posizionati in postazione fissa ai bordi della vasca di cromatura è stato possibile misurare una concentrazione di Cr(VI) analiticamente apprezzabile. Questo dato di esposizione, pur essendo lontano dai limiti di esposizione nazionali e internazionali, potrebbe indicare la necessità di migliorare alcune misure di protezione collettiva ed individuale. I risultati del monitoraggio biologico hanno fornito evidenze differenti per Cromo e Nichel. Per il Cromo l’escrezione urinaria appariva coerente con i dati del campionamento ambientale, assestandosi per la maggior parte dei lavoratori entro la normale variabilità dei Valori di Riferimento per i soggetti non professionalmente esposti e, solo in una bassa percentuale dei casi, superiori al valore guida biologico (BEI dell’ACGIH= 0,7 g/l). Al contrario, i valori di Nichel urinario hanno rivelato una condizione di esposizione diffusa, in alcuni casi di notevole entità. Infatti, la quasi totalità dei lavoratori superavano i valori di riferimento per i soggetti non professionalmente esposti ed il Valore Guida Biologico (BGV) proposto dal Comitato Scientifico per i valori limite occupazionali (SCOEL) della EU. Questo studio ha evidenziato l’importanza di definire l’esposizione ad agenti chimici classificati come cancerogeni attraverso una strategia combinata di monitoraggio ambientale e di monitoraggio biologico, spesso in grado di documentare fonti di abnorme assorbimento non altrimenti evidenziabili con il solo monitoraggio ambientale.

La valutazione dell'esposizione dei lavoratori ad agenti cancerogeni nella galvanica.

ZAKHARCHUK, YULIIA
2022/2023

Abstract

Yuliia Zakharchuk, matricola 970605 Relatore: Prof. Enrico Bergamaschi L’industria galvanica è un settore importante su tutto il territorio nazionale. Lo scopo dei trattamenti galvanici è quello di migliorare le caratteristiche di resistenza meccanica ed alla corrosione dei manufatti metallici o semplicemente di renderli esteticamente più gradevoli. Durante le fasi dei processi nell’attività galvanica le fonti di pericolo per la sicurezza e la salute sono rappresentate da una molteplicità di agenti chimici con cui i lavoratori possono venire a contatto e che si liberano nel corso della lavorazione o durante la manipolazione e la movimentazione dei materiali. Meritano particolare attenzione alcuni sali solubili di elementi metallici impiegati nell’elettrodeposizione quali Sali di Cromo(VI) e di Nichel, il cui accumulo nell’organismo può determinare numerosi effetti negativi sulla salute quali genotossicità e neoplasie. Gli organi bersaglio dell’azione cancerogena sono il polmone e le cavità nasali. Scopo di questo studio è la valutazione dell’esposizione a tale agenti in tre Aziende del comparto della ‘’galvanica decorativa’’ che eseguono trattamenti superficiali su metalli. E’ stata condotta un’indagine ambientale per la determinazione dei livelli di Cr(VI) aerodisperso ed è stata programmata una raccolta di campioni di urina ad inizio turno-inizio settimana e a fine turno-fine settimana per stimare l’entità della dose assorbita. In tutte e tre le Aziende è stata inoltre compilata una check-list comprendente la descrizione degli impianti, le sostanze in uso, le mansioni svolte, i sistemi di prevenzione collettivi e individuali. Ogni lavoratore ha compilato un questionario comprendente informazioni sugli eventuali fattori di confondimento per l’esposizione ad elementi metallici, in particolare il fumo di tabacco. I monitoraggi ambientali hanno evidenziato concentrazioni di Cr(VI) molto variabili. Il monitoraggio condotto presso i reparti produttivi delle Aziende ha riportato per la quasi totalità dei campioni personali concentrazioni di Cr(VI) inferiori al limite di quantificazione. Solo in alcuni prelievi ambientali, posizionati in postazione fissa ai bordi della vasca di cromatura è stato possibile misurare una concentrazione di Cr(VI) analiticamente apprezzabile. Questo dato di esposizione, pur essendo lontano dai limiti di esposizione nazionali e internazionali, potrebbe indicare la necessità di migliorare alcune misure di protezione collettiva ed individuale. I risultati del monitoraggio biologico hanno fornito evidenze differenti per Cromo e Nichel. Per il Cromo l’escrezione urinaria appariva coerente con i dati del campionamento ambientale, assestandosi per la maggior parte dei lavoratori entro la normale variabilità dei Valori di Riferimento per i soggetti non professionalmente esposti e, solo in una bassa percentuale dei casi, superiori al valore guida biologico (BEI dell’ACGIH= 0,7 g/l). Al contrario, i valori di Nichel urinario hanno rivelato una condizione di esposizione diffusa, in alcuni casi di notevole entità. Infatti, la quasi totalità dei lavoratori superavano i valori di riferimento per i soggetti non professionalmente esposti ed il Valore Guida Biologico (BGV) proposto dal Comitato Scientifico per i valori limite occupazionali (SCOEL) della EU. Questo studio ha evidenziato l’importanza di definire l’esposizione ad agenti chimici classificati come cancerogeni attraverso una strategia combinata di monitoraggio ambientale e di monitoraggio biologico, spesso in grado di documentare fonti di abnorme assorbimento non altrimenti evidenziabili con il solo monitoraggio ambientale.
The assessment of worker exposure to carcinogens in electroplating.
L'abstract in lingua inglese. ‘’The assessment of worker exposure to carcinogens in electroplating’’ The galvanic industry is an important sector throughout the national territory. The purpose of the galvanic treatments is to improve the characteristics of mechanical resistance and corrosion of metal products or simply to make them more aesthetically pleasing. During the various phases of the galvanic processes, the sources of hazards for safety and health are represented by a multiplicity of chemical agents with which workers can come into contact and which are released during processing or during material handling. Among these, some soluble salts of metallic elements used in electrodeposition such as Chromium(VI) and Nickel salts deserve particular attention, because their accumulation in the body is associated with numerous adverse effects on health such as genotoxicity and neoplasms. The target organs of the carcinogenic action are the lung and the nasal cavities. The purpose of this study is to evaluate the exposure to these agents in three companies in the "decorative galvanic" sector that carry out surface treatments on metals with very similar processes. To this end, an environmental survey was conducted to determine the levels of airborne Cr(VI) and a collection of urine samples was scheduled at the beginning of the working shift - beginning of the week and at the end of the shift – end of working week to estimate the amount of the abserbed dose. In all three companies, a check-list was also compiled including the description of the systems, the substances in use, the tasks performed, the collective and individual prevention systems. Each worker completed a questionnaire including information on possible confounding factors for exposure to metallic elements, in particular tobacco smoke. Environmental monitoring has highlighted highly variable concentrations of Cr(VI). The monitoring carried out in the production departments of the companies reported concentrations of Cr(VI) below the limit of quantification for almost all of the personal samples. Only in some environmental samples, positioned in a fixed position at the edges of the chromium plating tanks, it was possible to measure an analytically appreciable concentration of Cr(VI). This exposure data, although far from the national and international exposure limits, could indicate the need to improve some collective and individual protection measures. The results of biological monitoring have provided different evidence for Chromium and Nickel. For Chromium, urinary excretion appeared consistent with the environmental sampling data, settling for most of the workers of the three companies within the normal variability of the Reference Values for non-occupationally exposed subjects and, only in a low percentage of cases, higher than the biological guide value (BEI of the ACGIH = 0.7 g/l). On the contrary, in the samples both at the beginning of the shift and at the end of the shift, the urinary Nickel values revealed a widespread condition of exposure, in some cases of a considerable entity. In fact, almost all of the workers showed not only an increase between the end and the beginning of the shift, but exceeded the reference values for non-professional subjects and also the Biological Guidance Value (BGV) proposed by the Scientific Committee for occupational limit values (SCOEL ) of the EU. This study has highlighted the importance of defining exposure to chemical agents classified as carcinogenic through a combined strategy of environmental monitoring and biological monitoring, often capable of documenting sources of abnormal absorption that would otherwise not be detectable with environmental monitoring alone.
BO, MARIO
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