Background: Clinical experience suggests that eating disorders often occur in comorbidity with borderline personality disorder. This association involves specific clinical features, which often exhibit greater psychopathological severity and poorer social functioning. It is believed that personality pathology not only contributes in part to the development of eating disorders, but can also shape the specific type of eating disorder expressed: classically, for example, bulimia nervosa presents impulsive behaviors with traits typical of the patient with personality disorder borderline. The complex clinical history of these patients is influenced by diagnostic migration from one eating disorder to another; moreover, the choice of treatment presents specific problems, given the difficulty of dealing with both dysfunctional eating behaviors, impulsive behaviors or other clinical problems, such as substance abuse. Since the study of this comorbidity still has some gaps and patients are strongly influenced by the disorder, this review aims to highlight the aspects understood so far (complexity of the clinical picture, responses to treatment, prognosis and suicidal risk, causal relationships with genes , epigenetic modifications or between the disorders themselves) in order to identify the possible saliences to be investigated. Methods: Advanced research was conducted on different research databases (NCBI, Pubmed, Pubmed-C, Cochrane Library), using keywords such as "borderline", "eating disorders", "anorexia nervosa", "bulimia nervosa", "binge -eating ", even together (eg" borderline "AND" eating disorders "). The search strategy collected 11 studies for inclusion in this review. Results: From the analyzed studies, the clinically relevant presence of patients with borderline personality disorder in comorbidities with eating disorders (bulimia nervosa, binge eating disorder and anorexia nervosa) or other disturbed eating behaviors emerged. This condition, compared to the mere presence of an eating or personality disorder, involves prognostic and therapeutic differences and still lacks a specific therapeutic approach. The following evidences emerge from the literature: the difficult management of these patients in the medium to long term, the unstable remission characterized by frequent diagnostic migrations, the highest probability of concomitant disorders and finally the greater risk of suicidal ideation. No studies have been found that clarify the role and usefulness of pharmacotherapy. Conclusions: Comorbidity between eating disorders and borderline personality disorder is associated with severe functional impairment, limited response to treatment, and poor prognosis. Although these patients may improve during treatment, substantial residues of psychopathology remain and interpersonal relationships and psychosocial functioning, as well as the ability to work, remain impaired. There emerges the need to plan more adequate treatments that are addressed to the shared aspects of the two disorders.
Background: L'esperienza clinica suggerisce che i disturbi alimentari si presentano spesso in comorbidità con il disturbo borderline di personalità. Tale associazione comporta specifiche caratteristiche cliniche, spesso presentando una maggiore gravità psicopatologica e un funzionamento sociale più scarso. Si ritiene che la patologia della personalità non solo contribuisca parzialmente allo sviluppo di disturbi alimentari, ma possa anche plasmare il tipo specifico di patologia alimentare espressa: classicamente, ad esempio, la bulimia nervosa presenta un comportamento impulsivo con tratti tipici del paziente con disturbo di personalità borderline. La complessa storia clinica di questi pazienti è influenzata dalla migrazione diagnostica da un disturbo alimentare a un altro; inoltre, la scelta del trattamento presenta problematiche specifiche, data la difficoltà di affrontare sia i comportamenti alimentari disfunzionali, sia il comportamento impulsivo o altre problematiche cliniche, come l’abuso di sostanze. Poiché lo studio di questa comorbidità presenta ancora delle lacune e i malati sono fortemente influenzati dal disturbo, questa revisione si pone come obiettivo quello di evidenziare gli aspetti fino ad ora compresi (complessità del quadro clinico, risposte al trattamento, prognosi e rischio suicidario, relazioni causali con geni, modifiche epigenetiche o tra i disturbi stessi) al fine di individuare possibili salienze che necessitano di essere approfondite. Metodi: Sono state condotte ricerche avanzate su vari databse di ricerca (NCBI, Pubmed, Pubmed-C, Cochrane Library), utilizzando parole chiave quali “borderline”, “eating disorders”, “anorexia nervosa”, “bulimia nervosa”, “binge-eating”, anche insieme (es. “borderline” AND “eating disorders”). La strategia di ricerca ha raccolto 11 studi da includere nella presente revisione. Risultati: Dagli studi analizzati, è emersa la presenza, clinicamente rilevante, di pazienti con disturbo di personalità borderline in comorbidità ai disturbi alimentari (bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata e anoressia nervosa) o altri comportamenti alimentari disturbati. Questa condizione, rispetto alla sola presenza di un disturbo alimentare o di personalità, comporta differenze prognostiche e terapeutiche e manca ancora uno specifico approccio terapeutico. Dalla letteratura emergono le seguenti evidenze: la difficile gestione di questi pazienti nel medio-lungo periodo, la remissione instabile caratterizzata da frequenti migrazioni diagnostiche, la più alta probabilità di disturbi concomitanti ed infine il maggiore rischio di ideazione suicidaria. Non sono stati trovati studi che chiarificano il ruolo e l’utilità della farmacoterapia. Conclusioni: La comorbidità tra disturbi alimentari e disturbo borderline di personalità è associata a grave compromissione funzionale, risposta limitata al trattamento e prognosi infausta. Sebbene questi pazienti possano migliorare durante il trattamento, permangono residui di psicopatologia consistenti e le relazioni interpersonali ed il funzionamento psicosociale, nonché la capacità di lavorare rimangono compromessi. Emerge la necessità di programmare trattamenti più adeguati che siano indirizzati agli aspetti condivisi dei due disturbi.
Disturbo di personalità borderline e disturbi della nutrizione e dell'alimentazione:una revisione sistematica della letteratura
PANSA, ERNESTO
2019/2020
Abstract
Background: L'esperienza clinica suggerisce che i disturbi alimentari si presentano spesso in comorbidità con il disturbo borderline di personalità. Tale associazione comporta specifiche caratteristiche cliniche, spesso presentando una maggiore gravità psicopatologica e un funzionamento sociale più scarso. Si ritiene che la patologia della personalità non solo contribuisca parzialmente allo sviluppo di disturbi alimentari, ma possa anche plasmare il tipo specifico di patologia alimentare espressa: classicamente, ad esempio, la bulimia nervosa presenta un comportamento impulsivo con tratti tipici del paziente con disturbo di personalità borderline. La complessa storia clinica di questi pazienti è influenzata dalla migrazione diagnostica da un disturbo alimentare a un altro; inoltre, la scelta del trattamento presenta problematiche specifiche, data la difficoltà di affrontare sia i comportamenti alimentari disfunzionali, sia il comportamento impulsivo o altre problematiche cliniche, come l’abuso di sostanze. Poiché lo studio di questa comorbidità presenta ancora delle lacune e i malati sono fortemente influenzati dal disturbo, questa revisione si pone come obiettivo quello di evidenziare gli aspetti fino ad ora compresi (complessità del quadro clinico, risposte al trattamento, prognosi e rischio suicidario, relazioni causali con geni, modifiche epigenetiche o tra i disturbi stessi) al fine di individuare possibili salienze che necessitano di essere approfondite. Metodi: Sono state condotte ricerche avanzate su vari databse di ricerca (NCBI, Pubmed, Pubmed-C, Cochrane Library), utilizzando parole chiave quali “borderline”, “eating disorders”, “anorexia nervosa”, “bulimia nervosa”, “binge-eating”, anche insieme (es. “borderline” AND “eating disorders”). La strategia di ricerca ha raccolto 11 studi da includere nella presente revisione. Risultati: Dagli studi analizzati, è emersa la presenza, clinicamente rilevante, di pazienti con disturbo di personalità borderline in comorbidità ai disturbi alimentari (bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata e anoressia nervosa) o altri comportamenti alimentari disturbati. Questa condizione, rispetto alla sola presenza di un disturbo alimentare o di personalità, comporta differenze prognostiche e terapeutiche e manca ancora uno specifico approccio terapeutico. Dalla letteratura emergono le seguenti evidenze: la difficile gestione di questi pazienti nel medio-lungo periodo, la remissione instabile caratterizzata da frequenti migrazioni diagnostiche, la più alta probabilità di disturbi concomitanti ed infine il maggiore rischio di ideazione suicidaria. Non sono stati trovati studi che chiarificano il ruolo e l’utilità della farmacoterapia. Conclusioni: La comorbidità tra disturbi alimentari e disturbo borderline di personalità è associata a grave compromissione funzionale, risposta limitata al trattamento e prognosi infausta. Sebbene questi pazienti possano migliorare durante il trattamento, permangono residui di psicopatologia consistenti e le relazioni interpersonali ed il funzionamento psicosociale, nonché la capacità di lavorare rimangono compromessi. Emerge la necessità di programmare trattamenti più adeguati che siano indirizzati agli aspetti condivisi dei due disturbi.File | Dimensione | Formato | |
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