La tematica su cui si focalizza questo breve lavoro è estremamente attuale eppure affonda le sue radici nello scorso secolo. Si tratta della deflazione, un fenomeno economico di notevole rilevanza che rappresenta l'esatto opposto dell'inflazione e che è capace di incutere timore, oggi come quasi cento anni fa, fra i governi ed i banchieri di tutto il globo. Per poter incominciare ad affrontare l'argomento è necessario comprendere la natura del fenomeno in oggetto nonché fornirne una definizione che possa essere utilizzata per delinearne le caratteristiche principali. La deflazione viene definita come l'esatto opposto dell'inflazione e consiste in un generale calo dei prezzi; questo dato potrebbe essere visto come un avvenimento positivo ma chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la macroeconomia comprenderà immediatamente la pericolosità della deflazione, la quale porta inesorabilmente ad una riduzione dei salari e quindi, infine, dei redditi. Essa è capace, attraverso questo meccanismo, di trascinare l'intera economia in una fase di non sviluppo, di recessione. Le cause che portano l'economia a vivere l'esperienza di una spirale deflazionistica possono essere molteplici e solitamente trovano terreno fertile a seguito di una crisi economica. La storiografia economica ricorda, tra le sue numerose pagine, due episodi eclatanti di deflazione ¿ la Grande depressione e la Deflazione giapponese ¿ ed attraverso il loro studio e la loro analisi sarà facile comprendere appieno questo fenomeno. Uno dei primi economisti a comprendere le dinamiche della deflazione fu Irving Fisher; egli elaborò una teoria sulla relazione tra crisi finanziarie, deflazione e depressione nota col nome di ¿teoria della deflazione da debiti delle grandi depressioni¿. L' autorevole economista era convinto che le depressioni diventassero ¿grandi¿ a causa di un eccesso di debito prima della crisi ed ad un eccesso di deflazione successivo alla stessa. Questa teoria sarà ripresa più avanti nel testo nel momento in cui si analizzeranno le ripercussioni che la deflazione può avere sul sistema economico. Nel primo capitolo verrà affrontata, spiegandone cause e conseguenze, la Grande crisi economica che ha colpito negli anni Trenta gli Stati Uniti d'America. Il secondo capitolo è di carattere storico ed analizza la spirale deflazionistica che ha coinvolto il Giappone a partire dagli anni Novanta, ponendo un'attenzione maggiore su quelle condizioni e quelle caratteristiche del sistema economico che hanno innescato la crisi. Il capitolo terzo affronta la genesi della crisi finanziaria del 2008 che ha colpito in primo luogo nuovamente gli Stati Uniti e che poi si è allargata a macchia d'olio contagiando i mercati di tutto il mondo, con pesanti ripercussioni sull'economia reale. Tali ripercussioni sono analizzate nel dettaglio nelle pagine che compongono il quarto capitolo. Infine, possibili soluzioni a questa crisi, sono illustrate nel quinto ed ultimo capitolo, che focalizza l'attenzione sugli strumenti che la Banca Centrale Europea ha a disposizione e sugli strumenti innovativi ¿ non convenzionali.

Recessione e pericolo deflazione: il ritorno di uno spettro del passato

ANDREOLLA, STEFANO
2013/2014

Abstract

La tematica su cui si focalizza questo breve lavoro è estremamente attuale eppure affonda le sue radici nello scorso secolo. Si tratta della deflazione, un fenomeno economico di notevole rilevanza che rappresenta l'esatto opposto dell'inflazione e che è capace di incutere timore, oggi come quasi cento anni fa, fra i governi ed i banchieri di tutto il globo. Per poter incominciare ad affrontare l'argomento è necessario comprendere la natura del fenomeno in oggetto nonché fornirne una definizione che possa essere utilizzata per delinearne le caratteristiche principali. La deflazione viene definita come l'esatto opposto dell'inflazione e consiste in un generale calo dei prezzi; questo dato potrebbe essere visto come un avvenimento positivo ma chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la macroeconomia comprenderà immediatamente la pericolosità della deflazione, la quale porta inesorabilmente ad una riduzione dei salari e quindi, infine, dei redditi. Essa è capace, attraverso questo meccanismo, di trascinare l'intera economia in una fase di non sviluppo, di recessione. Le cause che portano l'economia a vivere l'esperienza di una spirale deflazionistica possono essere molteplici e solitamente trovano terreno fertile a seguito di una crisi economica. La storiografia economica ricorda, tra le sue numerose pagine, due episodi eclatanti di deflazione ¿ la Grande depressione e la Deflazione giapponese ¿ ed attraverso il loro studio e la loro analisi sarà facile comprendere appieno questo fenomeno. Uno dei primi economisti a comprendere le dinamiche della deflazione fu Irving Fisher; egli elaborò una teoria sulla relazione tra crisi finanziarie, deflazione e depressione nota col nome di ¿teoria della deflazione da debiti delle grandi depressioni¿. L' autorevole economista era convinto che le depressioni diventassero ¿grandi¿ a causa di un eccesso di debito prima della crisi ed ad un eccesso di deflazione successivo alla stessa. Questa teoria sarà ripresa più avanti nel testo nel momento in cui si analizzeranno le ripercussioni che la deflazione può avere sul sistema economico. Nel primo capitolo verrà affrontata, spiegandone cause e conseguenze, la Grande crisi economica che ha colpito negli anni Trenta gli Stati Uniti d'America. Il secondo capitolo è di carattere storico ed analizza la spirale deflazionistica che ha coinvolto il Giappone a partire dagli anni Novanta, ponendo un'attenzione maggiore su quelle condizioni e quelle caratteristiche del sistema economico che hanno innescato la crisi. Il capitolo terzo affronta la genesi della crisi finanziaria del 2008 che ha colpito in primo luogo nuovamente gli Stati Uniti e che poi si è allargata a macchia d'olio contagiando i mercati di tutto il mondo, con pesanti ripercussioni sull'economia reale. Tali ripercussioni sono analizzate nel dettaglio nelle pagine che compongono il quarto capitolo. Infine, possibili soluzioni a questa crisi, sono illustrate nel quinto ed ultimo capitolo, che focalizza l'attenzione sugli strumenti che la Banca Centrale Europea ha a disposizione e sugli strumenti innovativi ¿ non convenzionali.
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