Between 1990 and 1992 some cases of interstitial renal fibrosis were recorded within a group of Belgian women, submitted to a weight-loss clinical treatment with Chinese herbs. Investigations revealed the accidental replacement of an herbal component, Stephania tetrandra (FangJi), with another plant used in TCM, i.e.: Aristolochia fangchi (Guang FangJi). Aristolochic acid (AA), i.e one of the markers of Aristolochia genus of plant, was identified as the causative agent: AA generates a reactive intermediate, potentially electrophilic, throught an enzymatic nitroreduction, which binds to the exocyclic amino groups of A and G nucleobases to form aristolactam-DNA adducts. These adducts persist in the renal cortex causing serious damages and also involve mutations in the TP53 gene. Mutations of this gene affect its function as a ¿guardian of the genome¿ and tumor suppressor, causing urothelial carcinoma. Case series of aristolochia acid nephropathy (AAN) were reported in Northern Europe, Asia and Balkans. In Asian countries, where traditional medicines are very popular, the complexity of the use of botanical therapeutic remedies represents a high factor of risk for AAN; in the Balkans regions, however, the exposure to AA is responsible for the so-called Balkan endemic nephropathy (BEN), a chronic tubulointerstitial kidney disease. Last, products containing AA are still sold via the Internet despite the FDA has banned its use . In this thesis the principles of TCM and the botanical, phytochemical and pharmacological profile of the two Chinese herbs indicted will be described: the immunomodulatory and cardiovascular effects of Stephania tetrandra, and the toxilogical profile of Aristolochia fangchi will be analyzed.

Tra il 1990 e il 1992 sono stati registrati casi di fibrosi renale interstiziale in un gruppo di donne belghe ospiti della Clinica (X) e trattate con un preparato ¿dimagrante¿ a base di erbe Cinesi. Le indagini rivelarono l'accidentale sostituzione di un componente, Stephania tetrandra (FangJi), con un'altra pianta utilizzata in MTC: Aristolochia fangchi (Guang FangJi). L'acido aristolochico (AA), principio attivo caratteristico del genere Aristolochia, è stato ritenuto il diretto responsabile: attraverso un meccanismo di nitro riduzione genera un intermedio reattivo, potenzialmente elettrofilo, in grado di legarsi ai gruppi amminici delle basi azotate A e G e formare, quindi, addotti aristolattame-DNA. Tali addotti persistono nella corteccia renale causando gravi danni e comportano, inoltre, mutazioni a carico del gene TP53. Mutazioni a carico di questo gene influenzano la sua funzione di ¿guardiano del genoma¿ e di soppressore tumorale, determinando lo sviluppo di carcinoma uroteliale. Numerosi casi di nefropatia da acido aristolochico (AAN) sono stati successivamente registrati nel Nord Europa, Asia e penisola Balcanica. Nei Paesi asiatici, dove le Medicine Tradizionali sono ancora molto diffuse, l'uso corretto e complesso dei prodotti fitoterapici può determinare un elevato rischio di AAN; nelle regioni balcaniche, invece, l'esposizione ad AA è responsabile di una particolare forma di nefrite interstiziale, nota come nefropatia balcanica endemica (BEN). Nonostante l'FDA abbia vietato l'uso di prodotti contenenti AA, le specie appartenenti al genere Aristolochia sono facilmente reperibili via Internet. In questa tesi verranno descritti i principi base della MTC ed il profilo botanico, fitochimico e farmacologico delle due erbe Cinesi incriminate: in particolare, verranno analizzati gli effetti immunomodulatore e cardiovascolare di Stephania tetrandra ed il profilo tossicologico di Aristolochia fangchi.

La necessità della conoscenza nell'applicazione delle medicine tradizionali. L'importanza della nomenclatura botanica in Medicina Tradizionale Cinese: il caso dell'acido aristolochico

SORO, VALERIA
2013/2014

Abstract

Tra il 1990 e il 1992 sono stati registrati casi di fibrosi renale interstiziale in un gruppo di donne belghe ospiti della Clinica (X) e trattate con un preparato ¿dimagrante¿ a base di erbe Cinesi. Le indagini rivelarono l'accidentale sostituzione di un componente, Stephania tetrandra (FangJi), con un'altra pianta utilizzata in MTC: Aristolochia fangchi (Guang FangJi). L'acido aristolochico (AA), principio attivo caratteristico del genere Aristolochia, è stato ritenuto il diretto responsabile: attraverso un meccanismo di nitro riduzione genera un intermedio reattivo, potenzialmente elettrofilo, in grado di legarsi ai gruppi amminici delle basi azotate A e G e formare, quindi, addotti aristolattame-DNA. Tali addotti persistono nella corteccia renale causando gravi danni e comportano, inoltre, mutazioni a carico del gene TP53. Mutazioni a carico di questo gene influenzano la sua funzione di ¿guardiano del genoma¿ e di soppressore tumorale, determinando lo sviluppo di carcinoma uroteliale. Numerosi casi di nefropatia da acido aristolochico (AAN) sono stati successivamente registrati nel Nord Europa, Asia e penisola Balcanica. Nei Paesi asiatici, dove le Medicine Tradizionali sono ancora molto diffuse, l'uso corretto e complesso dei prodotti fitoterapici può determinare un elevato rischio di AAN; nelle regioni balcaniche, invece, l'esposizione ad AA è responsabile di una particolare forma di nefrite interstiziale, nota come nefropatia balcanica endemica (BEN). Nonostante l'FDA abbia vietato l'uso di prodotti contenenti AA, le specie appartenenti al genere Aristolochia sono facilmente reperibili via Internet. In questa tesi verranno descritti i principi base della MTC ed il profilo botanico, fitochimico e farmacologico delle due erbe Cinesi incriminate: in particolare, verranno analizzati gli effetti immunomodulatore e cardiovascolare di Stephania tetrandra ed il profilo tossicologico di Aristolochia fangchi.
ITA
Between 1990 and 1992 some cases of interstitial renal fibrosis were recorded within a group of Belgian women, submitted to a weight-loss clinical treatment with Chinese herbs. Investigations revealed the accidental replacement of an herbal component, Stephania tetrandra (FangJi), with another plant used in TCM, i.e.: Aristolochia fangchi (Guang FangJi). Aristolochic acid (AA), i.e one of the markers of Aristolochia genus of plant, was identified as the causative agent: AA generates a reactive intermediate, potentially electrophilic, throught an enzymatic nitroreduction, which binds to the exocyclic amino groups of A and G nucleobases to form aristolactam-DNA adducts. These adducts persist in the renal cortex causing serious damages and also involve mutations in the TP53 gene. Mutations of this gene affect its function as a ¿guardian of the genome¿ and tumor suppressor, causing urothelial carcinoma. Case series of aristolochia acid nephropathy (AAN) were reported in Northern Europe, Asia and Balkans. In Asian countries, where traditional medicines are very popular, the complexity of the use of botanical therapeutic remedies represents a high factor of risk for AAN; in the Balkans regions, however, the exposure to AA is responsible for the so-called Balkan endemic nephropathy (BEN), a chronic tubulointerstitial kidney disease. Last, products containing AA are still sold via the Internet despite the FDA has banned its use . In this thesis the principles of TCM and the botanical, phytochemical and pharmacological profile of the two Chinese herbs indicted will be described: the immunomodulatory and cardiovascular effects of Stephania tetrandra, and the toxilogical profile of Aristolochia fangchi will be analyzed.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/61788