La situazione economica che si è creata dal 2008 fino ad oggi ha avuto risvolti negativi su svariati fronti: il più dibattuto e forse anche il più colpito è stato il mercato del lavoro, in cui si sono verificati ribassi degli stipendi, la chiusura di numerose aziende e negozi, con la conseguente perdita di numerosi posti di lavoro su tutto il territorio italiano ed europeo ed alti tassi di disoccupazione sia tra i giovani che tra gli adulti. Questa congiuntura di eventi negativi, non ha colpito solamente i diretti interessati, cioè i lavoratori, ma le famiglie nella loro interezza, senza escludere i giovani, minando le loro possibilità di crescita personale, sia lavorativa che scolastica. In questo documento ho provato ad analizzare le determinanti di questi alti tassi d'abbandono in Italia, sempre senza tralasciare dati e notizie provenienti da stati esteri e con uno sguardo più attento alle Nazioni Europee, paragonando ad esse la situazione italiana. Nello specifico ho cercato di capire se e in quale modo le condizioni del mercato del lavoro influenzino le scelte educative dei giovani, sia per quanto riguarda la scelta di abbandono scolastico prima del termine della scuola dell'obbligo, sia per la scelta universitaria. Una diminuzione dell'offerta lavorativa ha comportato negli ultimi anni un aumento della domanda di personale maggiormente specializzato da parte dei datori di lavoro e per questo motivo ho pensato che i giovani potessero essere più propensi a rimanere più tempo nell'istruzione con il fine di aumentare la propria specializzazione e conseguentemente le loro possibilità di trovare impiego, oltre al fatto che alti tassi di disoccupazione giovanile possano far desistere i giovani da una precoce entrata nel mercato del lavoro.

L'influenza del mercato del lavoro sulle scelte educative dei giovani

MARTELLO, LORENZO
2013/2014

Abstract

La situazione economica che si è creata dal 2008 fino ad oggi ha avuto risvolti negativi su svariati fronti: il più dibattuto e forse anche il più colpito è stato il mercato del lavoro, in cui si sono verificati ribassi degli stipendi, la chiusura di numerose aziende e negozi, con la conseguente perdita di numerosi posti di lavoro su tutto il territorio italiano ed europeo ed alti tassi di disoccupazione sia tra i giovani che tra gli adulti. Questa congiuntura di eventi negativi, non ha colpito solamente i diretti interessati, cioè i lavoratori, ma le famiglie nella loro interezza, senza escludere i giovani, minando le loro possibilità di crescita personale, sia lavorativa che scolastica. In questo documento ho provato ad analizzare le determinanti di questi alti tassi d'abbandono in Italia, sempre senza tralasciare dati e notizie provenienti da stati esteri e con uno sguardo più attento alle Nazioni Europee, paragonando ad esse la situazione italiana. Nello specifico ho cercato di capire se e in quale modo le condizioni del mercato del lavoro influenzino le scelte educative dei giovani, sia per quanto riguarda la scelta di abbandono scolastico prima del termine della scuola dell'obbligo, sia per la scelta universitaria. Una diminuzione dell'offerta lavorativa ha comportato negli ultimi anni un aumento della domanda di personale maggiormente specializzato da parte dei datori di lavoro e per questo motivo ho pensato che i giovani potessero essere più propensi a rimanere più tempo nell'istruzione con il fine di aumentare la propria specializzazione e conseguentemente le loro possibilità di trovare impiego, oltre al fatto che alti tassi di disoccupazione giovanile possano far desistere i giovani da una precoce entrata nel mercato del lavoro.
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