Il calcio è lo sport più amato e seguito al mondo. Fin dalle sue origini sotto forma di attività sportiva organizzata ha saputo attrarre un vasto pubblico di praticanti e sostenitori diventando in breve tempo un importante fenomeno sociale e di costume, oltre che un potente mezzo per veicolare valori, messaggi e informazioni. In virtù del potenziale commerciale intrinseco in un così potente mezzo comunicativo le società di calcio hanno potuto espandere notevolmente i propri fatturati, soprattutto grazie all'apporto derivante dai diritti televisivi e dalle sponsorizzazioni. L'esigenza di garantire i risultati sportivi, indispensabili per la costruzione di un'immagine di successo, comporta tuttavia ingenti costi per l'acquisizione dei giocatori migliori e sono veramente poche le società ai vertici delle classifiche che riescono a produrre risultati economici positivi. Ciononostante il settore del calcio professionistico ha potuto fino a oggi sopravvivere grazie alle iniezioni di risorse finanziarie da parte di proprietari ¿mecenati¿, desiderosi di legare il proprio nome al prestigio di una squadra in virtù della redditività indiretta garantita dall'investimento in immagine. Appare tuttavia evidente come una tale situazione non risulti sostenibile in un'ottica di lungo periodo, dove la dipendenza del business dalla disponibilità dei proprietari a finanziare un inve-stimento in perdita costituisce un fattore di aleatorietà e un rilevante pericolo per la stessa sopravvivenza dei club. Consapevole che un tale meccanismo costituisce un forte ostacolo all'equilibrio e alla sostenibilità del mondo del calcio, l'UEFA è ripetutamente intervenuta, nel corso degli ultimi anni, al fine di imporre un set di requisiti economico-finanziari per l'accesso alle competizioni. Il sistema delle Licenze e il c.d. ¿Financial Fair Play¿ hanno come obiettivo il raggiungimento di una condizione di equilibrio di lungo periodo nel settore, attraverso il miglioramento degli standard organizzativi e gestionali. Solo mediante uno sforzo coordinato e congiunto si potrà infatti interrompere il tradizionale legame fra le grandi squadre e i padroni ¿mecenati¿, in modo da garantire la sostenibilità economica del settore. Affinché questi obiettivi possano realizzarsi è necessaria, inoltre, l'adozione di moderni approcci manageriali e la diffusione di una mutata cultura aziendale, volta al rispetto dei principi di economicità. Un apporto fondamentale può essere fornito, in questo ambito, dall'implementazione di sistemi di Controllo di Gestione compatibili con le specificità proprie del settore. Nel corso della presente trattazione analizzeremo le caratteristiche principali del business del calcio, indagheremo le cause delle performance economiche negative del settore e introdurremo le norme europee e nazionali in tema di sostenibilità economica. Descriveremo inoltre le particolarità del bilancio dei club calcistici, le fonti normative e le principali voci tipiche, con l'obiettivo di fornire al lettore gli strumenti per una lettura critica dei prospetti contabili delle società. Ci soffermeremo quindi sulle particolarità del processo di Pianificazione e Controllo di Gestione nelle società di calcio mediante l'analisi del caso Juventus F.C., esempio di una squadra che ha tradizionalmente saputo conciliare una lunga storia di successi sportivi con l'attenzione alla sostenibilità economica.
Il Controllo di Gestione nelle Società di calcio: il caso Juventus F.C.
CHIAIS, LAMBERTO
2013/2014
Abstract
Il calcio è lo sport più amato e seguito al mondo. Fin dalle sue origini sotto forma di attività sportiva organizzata ha saputo attrarre un vasto pubblico di praticanti e sostenitori diventando in breve tempo un importante fenomeno sociale e di costume, oltre che un potente mezzo per veicolare valori, messaggi e informazioni. In virtù del potenziale commerciale intrinseco in un così potente mezzo comunicativo le società di calcio hanno potuto espandere notevolmente i propri fatturati, soprattutto grazie all'apporto derivante dai diritti televisivi e dalle sponsorizzazioni. L'esigenza di garantire i risultati sportivi, indispensabili per la costruzione di un'immagine di successo, comporta tuttavia ingenti costi per l'acquisizione dei giocatori migliori e sono veramente poche le società ai vertici delle classifiche che riescono a produrre risultati economici positivi. Ciononostante il settore del calcio professionistico ha potuto fino a oggi sopravvivere grazie alle iniezioni di risorse finanziarie da parte di proprietari ¿mecenati¿, desiderosi di legare il proprio nome al prestigio di una squadra in virtù della redditività indiretta garantita dall'investimento in immagine. Appare tuttavia evidente come una tale situazione non risulti sostenibile in un'ottica di lungo periodo, dove la dipendenza del business dalla disponibilità dei proprietari a finanziare un inve-stimento in perdita costituisce un fattore di aleatorietà e un rilevante pericolo per la stessa sopravvivenza dei club. Consapevole che un tale meccanismo costituisce un forte ostacolo all'equilibrio e alla sostenibilità del mondo del calcio, l'UEFA è ripetutamente intervenuta, nel corso degli ultimi anni, al fine di imporre un set di requisiti economico-finanziari per l'accesso alle competizioni. Il sistema delle Licenze e il c.d. ¿Financial Fair Play¿ hanno come obiettivo il raggiungimento di una condizione di equilibrio di lungo periodo nel settore, attraverso il miglioramento degli standard organizzativi e gestionali. Solo mediante uno sforzo coordinato e congiunto si potrà infatti interrompere il tradizionale legame fra le grandi squadre e i padroni ¿mecenati¿, in modo da garantire la sostenibilità economica del settore. Affinché questi obiettivi possano realizzarsi è necessaria, inoltre, l'adozione di moderni approcci manageriali e la diffusione di una mutata cultura aziendale, volta al rispetto dei principi di economicità. Un apporto fondamentale può essere fornito, in questo ambito, dall'implementazione di sistemi di Controllo di Gestione compatibili con le specificità proprie del settore. Nel corso della presente trattazione analizzeremo le caratteristiche principali del business del calcio, indagheremo le cause delle performance economiche negative del settore e introdurremo le norme europee e nazionali in tema di sostenibilità economica. Descriveremo inoltre le particolarità del bilancio dei club calcistici, le fonti normative e le principali voci tipiche, con l'obiettivo di fornire al lettore gli strumenti per una lettura critica dei prospetti contabili delle società. Ci soffermeremo quindi sulle particolarità del processo di Pianificazione e Controllo di Gestione nelle società di calcio mediante l'analisi del caso Juventus F.C., esempio di una squadra che ha tradizionalmente saputo conciliare una lunga storia di successi sportivi con l'attenzione alla sostenibilità economica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/61705