Questo lavoro si propone di analizzare la mancanza di empatia che può manifestarsi nell'essere umano. In particolare, si andranno ad approfondire le patologie della psicopatia e dell'autismo che presentano una mancanza di empatia ma esprimendo il deficit con una risposta comportamentale diversa. Il lavoro andrà, prima di tutto, ad approfondire il fenomeno dell'empatia nelle sue caratteristiche principali, per poter comprendere in cosa consiste il deficit empatico. In seguito, sarà analizzato, il deficit empatico da un punto vista biologico, poiché sia nella psicopatia che nell'autismo si osservano anomalie nelle aree cerebrali coinvolte nel funzionamento dell'empatia, che vanno ad influire nello sviluppo dei disturbi. Verranno descritte le patologie nelle loro caratteristiche principali, in particolar modo, andremo ad analizzare il comportamento disempatico che si manifesta: l'individuo psicopatico esprime la sua disempatia attraverso, un comportamento aggressivo e violento, utilizza le persone come mezzi per soddisfare i propri desideri. L'individuo autistico manifesta la propria disempatia attraverso un ritiro sociale, escludendosi dall'ambiente che lo circonda e isolandosi nel proprio mondo. Un aspetto importante da non trascurare è il trattamento. Per l'individuo psicopatico, il trattamento risulta poco funzionale, poiché questi individui non ritengono di aver bisogno di un trattamento, visto che il loro comportamento è relativo alla soddisfazione dei propri desideri. Per l'individuo autistico, il trattamento sembrerebbe invece avere un effetto utile e incoraggiante perché, attraverso un approccio educativo, riesce ad apprendere il comportamento sociale adeguato. Tuttavia, si tratta di patologie che caratterizzano in modo permanente la personalità degli individui.

L'EMPATIA: "IL GRADO ZERO NEGATIVO" E "IL GRADO ZERO POSITIVO"

BUONOVINO, MARTINA
2013/2014

Abstract

Questo lavoro si propone di analizzare la mancanza di empatia che può manifestarsi nell'essere umano. In particolare, si andranno ad approfondire le patologie della psicopatia e dell'autismo che presentano una mancanza di empatia ma esprimendo il deficit con una risposta comportamentale diversa. Il lavoro andrà, prima di tutto, ad approfondire il fenomeno dell'empatia nelle sue caratteristiche principali, per poter comprendere in cosa consiste il deficit empatico. In seguito, sarà analizzato, il deficit empatico da un punto vista biologico, poiché sia nella psicopatia che nell'autismo si osservano anomalie nelle aree cerebrali coinvolte nel funzionamento dell'empatia, che vanno ad influire nello sviluppo dei disturbi. Verranno descritte le patologie nelle loro caratteristiche principali, in particolar modo, andremo ad analizzare il comportamento disempatico che si manifesta: l'individuo psicopatico esprime la sua disempatia attraverso, un comportamento aggressivo e violento, utilizza le persone come mezzi per soddisfare i propri desideri. L'individuo autistico manifesta la propria disempatia attraverso un ritiro sociale, escludendosi dall'ambiente che lo circonda e isolandosi nel proprio mondo. Un aspetto importante da non trascurare è il trattamento. Per l'individuo psicopatico, il trattamento risulta poco funzionale, poiché questi individui non ritengono di aver bisogno di un trattamento, visto che il loro comportamento è relativo alla soddisfazione dei propri desideri. Per l'individuo autistico, il trattamento sembrerebbe invece avere un effetto utile e incoraggiante perché, attraverso un approccio educativo, riesce ad apprendere il comportamento sociale adeguato. Tuttavia, si tratta di patologie che caratterizzano in modo permanente la personalità degli individui.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
764453_tesicompleta.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.01 MB
Formato Adobe PDF
1.01 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/61553