Through the development of this work I propose, from an existential reflection and introspection, in institutional relationship with the user bearer of discomfort, to address the controversial issue of psychological observation. In fact, as part of validating technical advice once the investigation and assessment, detection of specific indicators and the understanding of the hearing and the inner human conflict, contributes substantially, especially for the purpose of a clinical management and complex person , the ability to describe and evaluate the professional, competent and objective criteria personality, human behavior, but also the explicit reasons and / or hidden underlying the choice, decision-making, the gesture, the act. In particular, I believe that the descriptive observation, possibly standardized, and therefore not always direct, but mediated and contextualized by the clinical interview, represents an essential tool in the cognitive process of the subject author of the crime, his ability to understand and will clearly, his competence to exercise the will, to contain the instinctual drive to determine its own eligibility criteria and / or danger to society. The definition of the charge to clinical setting requires compliance with strict criteria in order to ensure a space to become responsible, to change, the dynamism, the understanding of the internal movements and interpersonal whose protagonist is the human person, entity that naturally arises multifaceted and evolving / involution. Observe nell'accezione descriptive detail is to understand the degree of reliability and credibility of the subject, the presumed author and / or the alleged victim by the crime, snatch intentionality, can be stretched all'ottundimento mental condition and the senses, the ability to control impulse and instinct. I especially wish to describe the psychological approach from the point of view of genetic epistemology and psychotherapy. In fact I consider that condition as essential to motivate the professional, clinical psychologist, in a report for its transformative nature. So counseling is configured as a frame space / time charge of listening, understanding, the understanding of the experience, the exploration of the events that characterized the childhood relationships and primary attachment of an adult, in turn victim of distraction, confusion, abandonment, maltreatment and abuse, consumed on its damage by people in charge of parental role. Depriving aspects of the socio / relational often have a significant impact on the equilibrium relationship that must necessarily exist between the adult and the child in a relationship of nurturing and care, or on the quality of the relationship that an individual seals with their partner, stable and / or occasional. Since psychological interview / criminological marked by clear rules, recognizable and stable, I want to reflect on the possibility of advantageous use of standardized interview techniques that allow a description also nosographic personality with particular reference to the eligibility of the subject, to vice part of the mind, the ability to exercise a clear will, the premeditation, the fault-based liability, the social danger of the repetition compulsion.
Attraverso l'elaborazione del presente lavoro mi prefiggo, a partire da una riflessione esistenziale ed introspettiva, nel rapporto istituzionale con l'utenza latrice del disagio, di affrontare il controverso tema dell'osservazione psicologica. Infatti nell'ambito della consulenza tecnica volta all'accertamento validante e alla valutazione, la rilevazione di peculiari indicatori e la comprensione del dibattimento e del conflitto umano interiore, contribuisce in modo sostanziale, soprattutto ai fini di una presa in carico clinica e complessa della persona, alla possibilità del professionista di descrivere e valutare, secondo criteri competenti ed oggettivi la personalità, il comportamento umano, ma soprattutto le motivazioni esplicite e/o recondite che sottendono la scelta, il processo decisionale, il gesto, l'agito. In particolare ritengo che l'osservazione descrittiva, possibilmente standardizzata, e dunque non sempre diretta, ma mediata e contestualizzata dal colloquio clinico, rappresenti uno strumento indispensabile nel processo conoscitivo del soggetto autore del crimine, della sua capacità di intendere e volere lucidamente, della sua competenza ad esercitare la volontà, a contenere la spinta pulsionale fino a determinare i criteri della sua stessa imputabilità e/o pericolosità sociale. La definizione del setting preposto all'osservazione clinica richiede il rispetto di criteri rigorosi in modo da assicurare in uno spazio preposto al divenire, al mutamento, al dinamismo, la comprensione dei movimenti interni e relazionali di cui è protagonista la persona umana, un'entità che per natura si pone poliedrica e in continua evoluzione/involuzione. Osservare nell'accezione descrittiva dei dettagli significa comprendere il grado di attendibilità e credibilità del soggetto, presunto autore e/o presunta vittima dell'atto criminoso, carpirne l'intenzionalità, la possibile condizione protesa all'ottundimento mentale e dei sensi, la capacità di controllare impulso e pulsione. Desidero in particolare descrivere l'approccio psicologico dal punto di vista della epistemologia genetica e psicodinamica. Infatti ritengo detta condizione come imprescindibile a motivare il professionista, lo psicologo clinico, in una relazione per sua natura trasformativa. Dunque il counselling si configura come una cornice spazio/tempo preposta all'ascolto, alla conoscenza, alla comprensione dell'esperienza, alla esplorazione delle vicende che caratterizzarono le relazioni infantili e di attaccamento primario di un soggetto adulto, a sua volta vittima della distrazione, della confusione, dell'abbandono, del maltrattamento e dell'abuso, consumato a suo danno da figure preposte al ruolo genitoriale. Gli aspetti deprivanti del contesto socio/relazionale spesso incidono in maniera significativa sull'equilibrio relazionale che deve necessariamente intercorrere tra l'adulto ed il minore in un rapporto di accudimento e cura, oppure sulla qualità della relazione che un soggetto suggella con il proprio partner, stabile e/o occasionale. A partire dal colloquio psicologico/criminologico scandito da regole chiare, riconoscibili e stabili, desidero riflettere sulla possibilità vantaggiosa di ricorrere a tecniche di intervista standardizzata che consentano una descrizione anche nosografica della personalità con particolare riferimento alla imputabilità del soggetto, al vizio parziale di mente, alla capacità di esercitare una lucida volontà, alla premeditazione, alla responsabilità colposa, alla pericolosità sociale della coazione a ripetere.
Il colloquio clinico criminologico nell'accertamento della imputabilità
IESCE, ROSSANA
2014/2015
Abstract
Attraverso l'elaborazione del presente lavoro mi prefiggo, a partire da una riflessione esistenziale ed introspettiva, nel rapporto istituzionale con l'utenza latrice del disagio, di affrontare il controverso tema dell'osservazione psicologica. Infatti nell'ambito della consulenza tecnica volta all'accertamento validante e alla valutazione, la rilevazione di peculiari indicatori e la comprensione del dibattimento e del conflitto umano interiore, contribuisce in modo sostanziale, soprattutto ai fini di una presa in carico clinica e complessa della persona, alla possibilità del professionista di descrivere e valutare, secondo criteri competenti ed oggettivi la personalità, il comportamento umano, ma soprattutto le motivazioni esplicite e/o recondite che sottendono la scelta, il processo decisionale, il gesto, l'agito. In particolare ritengo che l'osservazione descrittiva, possibilmente standardizzata, e dunque non sempre diretta, ma mediata e contestualizzata dal colloquio clinico, rappresenti uno strumento indispensabile nel processo conoscitivo del soggetto autore del crimine, della sua capacità di intendere e volere lucidamente, della sua competenza ad esercitare la volontà, a contenere la spinta pulsionale fino a determinare i criteri della sua stessa imputabilità e/o pericolosità sociale. La definizione del setting preposto all'osservazione clinica richiede il rispetto di criteri rigorosi in modo da assicurare in uno spazio preposto al divenire, al mutamento, al dinamismo, la comprensione dei movimenti interni e relazionali di cui è protagonista la persona umana, un'entità che per natura si pone poliedrica e in continua evoluzione/involuzione. Osservare nell'accezione descrittiva dei dettagli significa comprendere il grado di attendibilità e credibilità del soggetto, presunto autore e/o presunta vittima dell'atto criminoso, carpirne l'intenzionalità, la possibile condizione protesa all'ottundimento mentale e dei sensi, la capacità di controllare impulso e pulsione. Desidero in particolare descrivere l'approccio psicologico dal punto di vista della epistemologia genetica e psicodinamica. Infatti ritengo detta condizione come imprescindibile a motivare il professionista, lo psicologo clinico, in una relazione per sua natura trasformativa. Dunque il counselling si configura come una cornice spazio/tempo preposta all'ascolto, alla conoscenza, alla comprensione dell'esperienza, alla esplorazione delle vicende che caratterizzarono le relazioni infantili e di attaccamento primario di un soggetto adulto, a sua volta vittima della distrazione, della confusione, dell'abbandono, del maltrattamento e dell'abuso, consumato a suo danno da figure preposte al ruolo genitoriale. Gli aspetti deprivanti del contesto socio/relazionale spesso incidono in maniera significativa sull'equilibrio relazionale che deve necessariamente intercorrere tra l'adulto ed il minore in un rapporto di accudimento e cura, oppure sulla qualità della relazione che un soggetto suggella con il proprio partner, stabile e/o occasionale. A partire dal colloquio psicologico/criminologico scandito da regole chiare, riconoscibili e stabili, desidero riflettere sulla possibilità vantaggiosa di ricorrere a tecniche di intervista standardizzata che consentano una descrizione anche nosografica della personalità con particolare riferimento alla imputabilità del soggetto, al vizio parziale di mente, alla capacità di esercitare una lucida volontà, alla premeditazione, alla responsabilità colposa, alla pericolosità sociale della coazione a ripetere.File | Dimensione | Formato | |
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