La tesi indaga la complessa materia della somministrazione di trattamenti sanitari nei confronti del soggetto beneficiario dell'amministrazione di sostegno. In primo luogo si esaminano separatamente i due macro-argomenti della protezione dell'adulto incapace di agire e della tutela del malato nella relazione medico-paziente al fine di metterne in evidenza i principi fondamentali. Ci si addentra quindi nello studio delle ipotesi in cui il paziente sia un soggetto incapace per giungere infine al caso specifico dell'amministrazione di sostegno. In assenza di una specifica disciplina legale e dato il vasto e variegato contributo giurisprudenziale si analizza, alla luce dei principi enucleati nelle prime due parti della tesi, se esista la possibilità di attribuire all'amministratore di sostegno un incarico che abbia per oggetto l'assunzione di decisioni mediche per il beneficiario. Da tale esame si osserva il riemergere del dibattito circa i complessi rapporti tra l'amministrazione di sostegno e i tradizionali strumenti dell'interdizione e dell'inabilitazione. La tesi si addentra infine nello spinoso tema della possibile applicazione dell'amministrazione di sostegno quale strumento per veicolare le direttive anticipate di trattamento. Data la lacuna normativa, la tesi prova una ricomposizione di tale complessa questione in armonia con i principi ormai consolidati nell'ordinamento (derivanti perlopiù da fonti sovranazionali) e con l'orientamento emergente dalle autorevoli pronunce della Suprema Corte.
Amministrazione di sostegno e trattamenti sanitari
FERRERA, CHIARA
2013/2014
Abstract
La tesi indaga la complessa materia della somministrazione di trattamenti sanitari nei confronti del soggetto beneficiario dell'amministrazione di sostegno. In primo luogo si esaminano separatamente i due macro-argomenti della protezione dell'adulto incapace di agire e della tutela del malato nella relazione medico-paziente al fine di metterne in evidenza i principi fondamentali. Ci si addentra quindi nello studio delle ipotesi in cui il paziente sia un soggetto incapace per giungere infine al caso specifico dell'amministrazione di sostegno. In assenza di una specifica disciplina legale e dato il vasto e variegato contributo giurisprudenziale si analizza, alla luce dei principi enucleati nelle prime due parti della tesi, se esista la possibilità di attribuire all'amministratore di sostegno un incarico che abbia per oggetto l'assunzione di decisioni mediche per il beneficiario. Da tale esame si osserva il riemergere del dibattito circa i complessi rapporti tra l'amministrazione di sostegno e i tradizionali strumenti dell'interdizione e dell'inabilitazione. La tesi si addentra infine nello spinoso tema della possibile applicazione dell'amministrazione di sostegno quale strumento per veicolare le direttive anticipate di trattamento. Data la lacuna normativa, la tesi prova una ricomposizione di tale complessa questione in armonia con i principi ormai consolidati nell'ordinamento (derivanti perlopiù da fonti sovranazionali) e con l'orientamento emergente dalle autorevoli pronunce della Suprema Corte.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/61506