La presente tesi si propone di investigare sulle dinamiche che intervengono nei processi decisionali locali relativamente alle infrastrutture di energia rinnovabile. L'alto grado di conflittualità che contraddistingue la realizzazione delle grandi opere in Italia, sembra coinvolgere anche il settore delle fonti energetiche alterative, il quale, nonostante le peculiari caratteristiche eco-sostenibili, viene spesso osteggiato dalle comunità locali. L'ipotesi di partenza è che tali criticità possano derivare dall'adozione, all'interno degli enti locali, regionali o centrali, di modelli di governance estremamente controllati e poco inclusivi. L'Unione Europea, così come altre organizzazioni internazionali, gioca un ruolo chiave nel rilancio di sistemi che prevedono un maggiore coinvolgimento dei cittadini e della società civile nelle scelte pubbliche. Ciò nonostante, il sistema politico- amministrativo italiano fatica a sperimentare forme di governo partecipato anche quando l'oggetto della decisione è un'infrastruttura che, per il forte impatto sul territorio, è percepita dalla collettività locale come dannosa o pericolosa. Per ricostruire una mappatura generale sullo stato dei processi deliberativi locali legati alla sfera ambientale e alle energie rinnovabili, si è scelto di operare una ricerca su casi conflittuali nazionali non ancora rilevati da Aris-Nimby Forum, il progetto di ricerca più integrato sul tema attivo oggi in Italia. Le esperienze che sono state analizzate si inseriscono in tre contesti regionali diversi, Piemonte, Toscana, Puglia, e fanno riferimento a tre differenti tipologie di impianto basato su fonti rinnovabili, idroelettrico, eolico e fotovoltaico. Inoltre, sono stati selezionati solo quei percorsi deliberativi che hanno interessato l'arco temporale 2008-2014. La ricerca dei casi-studio è stata condotta prevalentemente attraverso l'analisi delle principali testate giornalistiche locali reperibili in rete, vista l'impossibilità di interpellare direttamente gli enti territoriali e i soggetti non istituzionali coinvolti, quali fonte di ulteriore documentazione. La struttura che si è scelto di dare a questo lavoro è la seguente: il primo capitolo si propone di illustrare l'inquadramento teorico dei principali concetti utilizzati (governance europea e nazionale, sindrome Nimby, risoluzione conflitti attraverso approcci inclusivi). Il secondo capitolo descrive sinteticamente i ventotto contesti individuati, mettendone in evidenza gli attori sociali rilevanti, le mobilitazioni e le opposizioni tra cittadini e organi rappresentativi. Il terzo ed ultimo capitolo opera, attraverso tabelle comparative, un confronto tra i casi-studio sulla base di otto variabili quali: dimensione dell' impianto, promotore dell'opera, enti favorevoli o contrari, forme della protesta, livello del conflitto, stadio del procedimento, motivo della contestazione locale, modalità decisionale.
Energie rinnovabili e conflitti territoriali
SAMMARTANO, ARIANNA
2013/2014
Abstract
La presente tesi si propone di investigare sulle dinamiche che intervengono nei processi decisionali locali relativamente alle infrastrutture di energia rinnovabile. L'alto grado di conflittualità che contraddistingue la realizzazione delle grandi opere in Italia, sembra coinvolgere anche il settore delle fonti energetiche alterative, il quale, nonostante le peculiari caratteristiche eco-sostenibili, viene spesso osteggiato dalle comunità locali. L'ipotesi di partenza è che tali criticità possano derivare dall'adozione, all'interno degli enti locali, regionali o centrali, di modelli di governance estremamente controllati e poco inclusivi. L'Unione Europea, così come altre organizzazioni internazionali, gioca un ruolo chiave nel rilancio di sistemi che prevedono un maggiore coinvolgimento dei cittadini e della società civile nelle scelte pubbliche. Ciò nonostante, il sistema politico- amministrativo italiano fatica a sperimentare forme di governo partecipato anche quando l'oggetto della decisione è un'infrastruttura che, per il forte impatto sul territorio, è percepita dalla collettività locale come dannosa o pericolosa. Per ricostruire una mappatura generale sullo stato dei processi deliberativi locali legati alla sfera ambientale e alle energie rinnovabili, si è scelto di operare una ricerca su casi conflittuali nazionali non ancora rilevati da Aris-Nimby Forum, il progetto di ricerca più integrato sul tema attivo oggi in Italia. Le esperienze che sono state analizzate si inseriscono in tre contesti regionali diversi, Piemonte, Toscana, Puglia, e fanno riferimento a tre differenti tipologie di impianto basato su fonti rinnovabili, idroelettrico, eolico e fotovoltaico. Inoltre, sono stati selezionati solo quei percorsi deliberativi che hanno interessato l'arco temporale 2008-2014. La ricerca dei casi-studio è stata condotta prevalentemente attraverso l'analisi delle principali testate giornalistiche locali reperibili in rete, vista l'impossibilità di interpellare direttamente gli enti territoriali e i soggetti non istituzionali coinvolti, quali fonte di ulteriore documentazione. La struttura che si è scelto di dare a questo lavoro è la seguente: il primo capitolo si propone di illustrare l'inquadramento teorico dei principali concetti utilizzati (governance europea e nazionale, sindrome Nimby, risoluzione conflitti attraverso approcci inclusivi). Il secondo capitolo descrive sinteticamente i ventotto contesti individuati, mettendone in evidenza gli attori sociali rilevanti, le mobilitazioni e le opposizioni tra cittadini e organi rappresentativi. Il terzo ed ultimo capitolo opera, attraverso tabelle comparative, un confronto tra i casi-studio sulla base di otto variabili quali: dimensione dell' impianto, promotore dell'opera, enti favorevoli o contrari, forme della protesta, livello del conflitto, stadio del procedimento, motivo della contestazione locale, modalità decisionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/61499