La tesi prende in esame il possibile utilizzo di sistemi conservanti alternativi di derivazione naturale in ambito cosmetico. I conservanti sono ¿sostanze destinate esclusivamente o prevalentemente ad inibire lo sviluppo di microorganismi nel prodotto cosmetico¿ (Articolo 2 del Regolamento CE n. 1223/2009). Esistono però molti ingredienti cosmetici come l'alcol, alcuni glicoli, oli essenziali, estratti vegetali, surfattanti ecc. che presentano diverse proprietà antimicrobiche. Questi, oltre ad avere un effetto funzionale all'interno del cosmetico, possono contribuire alla conservazione del prodotto; per questo motivo possono essere definiti conservanti alternativi. A seguito di una ricerca bibliografica effettuata sui sistemi conservanti natural-identici vengono illustrati i risultati di un'indagine di mercato che è stata svolta prendendo in considerazione due prodotti tipo: un latte detergente e un detergente schiumogeno per pelli delicate venduti nei canali farmacia, erboristeria e nella grande distribuzione. Nella parte sperimentale vengono descritte le analisi che sono state effettuate sui conservanti alternativi scelti, ovvero l'idrossiacetofenone naturalmente presente in Lampaya hieronymi Schum. ex Moldenke e in Rubus chamaemorus L., il sodio anisato, sale dell'acido p-anisico naturalmente presente in Pimpinella anisum L., il fenilpropanolo e l'alcol feniletilico naturalmente presenti in diversi frutti e in fiori quali la rosa. Tutti i sistemi presi in considerazione utilizzano come mezzo solubilizzante il propandiolo, glicole ottenuto tramite processi green da Zea mays L. dotato inoltre di attività potenziante dell'azione antimicrobica. Dapprima sono state effettuate prove preliminari per valutare l'influenza dei sistemi conservanti alternativi sulle caratteristiche chimico-fisiche, di stabilità e sensoriali su tre semplici formule base: un' emulsione O/A e due tensioliti, uno a pH 5 e l'altro a pH 7,2. Successivamente, valutati i risultati ottenuti dall'analisi di mercato e dimostrando che tali sistemi conservanti non influenzano in modo rilevante le caratteristiche delle formulazioni, sono state allestite due formule commericiali: un latte detergente baby e un detergente schiumogeno baby in cui sono stati inseriti i conservanti natural-identici. Queste ultime sono state sottoposte a Challenge test secondo ISO 1190:2012. I risultati ottenuti superano ampiamente i requisiti richiesti dal criterio A della norma ISO, inibendo completamente la crescita microbica su tutti i ceppi testati, già dopo 2 settimane. In questo contesto, considerando un ipotetico packaging a limitata contaminazione (flacone dispenser), si è ritenuto naturale attribuire un PaO di 12 mesi. Questi sistemi conservanti si rivelano dunque un'efficace alternativa ai sistemi tradizionali ed un'opportunità con interessanti sbocchi commerciali.

Caratterizzazione di sistemi conservanti alternativi natural-identici in ambito cosmetico, loro applicazioni formulative e valutazione di efficacia

PINNA, ALESSANDRA
2013/2014

Abstract

La tesi prende in esame il possibile utilizzo di sistemi conservanti alternativi di derivazione naturale in ambito cosmetico. I conservanti sono ¿sostanze destinate esclusivamente o prevalentemente ad inibire lo sviluppo di microorganismi nel prodotto cosmetico¿ (Articolo 2 del Regolamento CE n. 1223/2009). Esistono però molti ingredienti cosmetici come l'alcol, alcuni glicoli, oli essenziali, estratti vegetali, surfattanti ecc. che presentano diverse proprietà antimicrobiche. Questi, oltre ad avere un effetto funzionale all'interno del cosmetico, possono contribuire alla conservazione del prodotto; per questo motivo possono essere definiti conservanti alternativi. A seguito di una ricerca bibliografica effettuata sui sistemi conservanti natural-identici vengono illustrati i risultati di un'indagine di mercato che è stata svolta prendendo in considerazione due prodotti tipo: un latte detergente e un detergente schiumogeno per pelli delicate venduti nei canali farmacia, erboristeria e nella grande distribuzione. Nella parte sperimentale vengono descritte le analisi che sono state effettuate sui conservanti alternativi scelti, ovvero l'idrossiacetofenone naturalmente presente in Lampaya hieronymi Schum. ex Moldenke e in Rubus chamaemorus L., il sodio anisato, sale dell'acido p-anisico naturalmente presente in Pimpinella anisum L., il fenilpropanolo e l'alcol feniletilico naturalmente presenti in diversi frutti e in fiori quali la rosa. Tutti i sistemi presi in considerazione utilizzano come mezzo solubilizzante il propandiolo, glicole ottenuto tramite processi green da Zea mays L. dotato inoltre di attività potenziante dell'azione antimicrobica. Dapprima sono state effettuate prove preliminari per valutare l'influenza dei sistemi conservanti alternativi sulle caratteristiche chimico-fisiche, di stabilità e sensoriali su tre semplici formule base: un' emulsione O/A e due tensioliti, uno a pH 5 e l'altro a pH 7,2. Successivamente, valutati i risultati ottenuti dall'analisi di mercato e dimostrando che tali sistemi conservanti non influenzano in modo rilevante le caratteristiche delle formulazioni, sono state allestite due formule commericiali: un latte detergente baby e un detergente schiumogeno baby in cui sono stati inseriti i conservanti natural-identici. Queste ultime sono state sottoposte a Challenge test secondo ISO 1190:2012. I risultati ottenuti superano ampiamente i requisiti richiesti dal criterio A della norma ISO, inibendo completamente la crescita microbica su tutti i ceppi testati, già dopo 2 settimane. In questo contesto, considerando un ipotetico packaging a limitata contaminazione (flacone dispenser), si è ritenuto naturale attribuire un PaO di 12 mesi. Questi sistemi conservanti si rivelano dunque un'efficace alternativa ai sistemi tradizionali ed un'opportunità con interessanti sbocchi commerciali.
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