The article is about the market of olive oil, explaining the problems on the product selling; it also examine how to get an increase in sales. Analyzing the global market it seems that there are good possibilities to grow the product consumption, thanks to recent awareness of the public about the pros of Mediterranean diet. Spain is the major producer of olive oil, followed by Italy and Greece. In whole this three countries are not only the biggest producers, but also exporters of olive oil. The greatest world importers are Italy and US. Italy needs to face big consumer request with imports from Tunisia and Morocco, differing from US that, not having a home production, need to import all the requested olive oil. The olive oil commerce is analyzed with four different study cases, two of which focusing on producers (Italy and Greece), and the other two on importers (Japan and California). Greeks and Italians consume oil naturally, mostly Extra Virgin Olive Oil: so in these countries the objective is not related to a grow of sales, but to an improvement of oil quality. California and Japan people have very different food consumption habits and there is little olive oil consumption: producers need to penetrate these markets using organoleptic and nutraceutical product properties to boost marketing. California could become a producer thanks to the climate, really similar to the Mediterranean one. In conclusion, we can say that an increase of the olive oil market can be accomplished by an improvement in quality, in terms of production sustainability and organoleptic properties of the final product. An increase in healthiness and taste of the product can help in making the product more competitive. Italian firms need to export products in new markets, such as the Chinese one, which can be a particularly interesting start to increase sales.

L'articolo è incentrato sul commercio dell'olio d'oliva, analizza le problematiche riguardanti la vendita del prodotto e cerca di esaminare quali potrebbero essere le motivazioni più convincenti per incrementarne la vendita. Il mercato mondiale offre una buona possibilità di crescita nei consumi, grazie alla crescente sensibilizzazione delle persone nei confronti della ¿dieta mediterranea¿. Lo Stato che produce più olio d'oliva è la Spagna, seguita da Italia e Grecia. Questi tre Paesi, oltre ad essere i maggiori produttori sono anche i più attivi nel campo delle esportazioni. Per quanto riguarda le importazioni le Nazioni più attive sono l'Italia e gli Stati Uniti. L'Italia deve far fronte alle richieste dei consumatori ed è obbligata a importare olio dalla Tunisia o dal Marocco, mentre gli Stati Uniti non hanno una produzione propria e si devono affidare totalmente ad altri Paesi produttori. Il commercio dell'olio d'oliva viene affrontato attraverso l'analisi di quattro casi studio, due dei quali riguardano Paesi produttori (Italia e Grecia) mentre gli altri due riguardano Paesi importatori (Giappone e California). I cittadini greci e italiani consumano olio abitualmente, soprattutto extravergine, infatti in questi stati l'obbiettivo non è legato tanto all'allargamento delle vendite quanto invece al miglioramento della qualità dell'olio. In California e in Giappone invece le abitudini alimentari sono molto diverse e i consumatori utilizzano poco l'olio d'oliva; le case produttrici dovranno riuscire a lanciarsi in questi mercati sfruttando le proprietà organolettiche e nutraceutiche del prodotto per farsi pubblicità. La California potrebbe diventare un Paese produttore visto il clima simile a quello mediterraneo. In conclusione, la strada da seguire per ingrandire l'indotto legato all'olio d'oliva è indicata dal miglioramento della qualità, sia in termini di sostenibilità delle produzioni, sia in termini di qualità organolettica dell'alimento. Più un prodotto è sano e appetibile per i consumatori più sarà competitivo sul mercato. Le aziende italiane dovranno provare ad esportare i prodotti verso nuovi mercati come ad esempio quello cinese, il quale potrebbe essere un interessante trampolino di lancio per ampliare le vendite.

Produzioni e consumi dell'olio d'oliva: confronto tra i consumatori europei e extraeuropei.

BENEDETTI, PIETRO
2013/2014

Abstract

L'articolo è incentrato sul commercio dell'olio d'oliva, analizza le problematiche riguardanti la vendita del prodotto e cerca di esaminare quali potrebbero essere le motivazioni più convincenti per incrementarne la vendita. Il mercato mondiale offre una buona possibilità di crescita nei consumi, grazie alla crescente sensibilizzazione delle persone nei confronti della ¿dieta mediterranea¿. Lo Stato che produce più olio d'oliva è la Spagna, seguita da Italia e Grecia. Questi tre Paesi, oltre ad essere i maggiori produttori sono anche i più attivi nel campo delle esportazioni. Per quanto riguarda le importazioni le Nazioni più attive sono l'Italia e gli Stati Uniti. L'Italia deve far fronte alle richieste dei consumatori ed è obbligata a importare olio dalla Tunisia o dal Marocco, mentre gli Stati Uniti non hanno una produzione propria e si devono affidare totalmente ad altri Paesi produttori. Il commercio dell'olio d'oliva viene affrontato attraverso l'analisi di quattro casi studio, due dei quali riguardano Paesi produttori (Italia e Grecia) mentre gli altri due riguardano Paesi importatori (Giappone e California). I cittadini greci e italiani consumano olio abitualmente, soprattutto extravergine, infatti in questi stati l'obbiettivo non è legato tanto all'allargamento delle vendite quanto invece al miglioramento della qualità dell'olio. In California e in Giappone invece le abitudini alimentari sono molto diverse e i consumatori utilizzano poco l'olio d'oliva; le case produttrici dovranno riuscire a lanciarsi in questi mercati sfruttando le proprietà organolettiche e nutraceutiche del prodotto per farsi pubblicità. La California potrebbe diventare un Paese produttore visto il clima simile a quello mediterraneo. In conclusione, la strada da seguire per ingrandire l'indotto legato all'olio d'oliva è indicata dal miglioramento della qualità, sia in termini di sostenibilità delle produzioni, sia in termini di qualità organolettica dell'alimento. Più un prodotto è sano e appetibile per i consumatori più sarà competitivo sul mercato. Le aziende italiane dovranno provare ad esportare i prodotti verso nuovi mercati come ad esempio quello cinese, il quale potrebbe essere un interessante trampolino di lancio per ampliare le vendite.
ITA
The article is about the market of olive oil, explaining the problems on the product selling; it also examine how to get an increase in sales. Analyzing the global market it seems that there are good possibilities to grow the product consumption, thanks to recent awareness of the public about the pros of Mediterranean diet. Spain is the major producer of olive oil, followed by Italy and Greece. In whole this three countries are not only the biggest producers, but also exporters of olive oil. The greatest world importers are Italy and US. Italy needs to face big consumer request with imports from Tunisia and Morocco, differing from US that, not having a home production, need to import all the requested olive oil. The olive oil commerce is analyzed with four different study cases, two of which focusing on producers (Italy and Greece), and the other two on importers (Japan and California). Greeks and Italians consume oil naturally, mostly Extra Virgin Olive Oil: so in these countries the objective is not related to a grow of sales, but to an improvement of oil quality. California and Japan people have very different food consumption habits and there is little olive oil consumption: producers need to penetrate these markets using organoleptic and nutraceutical product properties to boost marketing. California could become a producer thanks to the climate, really similar to the Mediterranean one. In conclusion, we can say that an increase of the olive oil market can be accomplished by an improvement in quality, in terms of production sustainability and organoleptic properties of the final product. An increase in healthiness and taste of the product can help in making the product more competitive. Italian firms need to export products in new markets, such as the Chinese one, which can be a particularly interesting start to increase sales.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/61421