Nel difficile contesto attuale, appare necessario rilanciare ed intensificare i processi di cooperazione internazionale. Il presente lavoro si è concentrato sull'area del Mediterraneo e sulle politiche intraprese tra Unione Europea e Paesi Terzi Mediterranei, orientando la trattazione sul ruolo che le città del bacino ricoprono all'interno del partenariato euro-mediterraneo. Quest'area geografica appare, forse al pari di nessun'altra, controversa e variegata. La definizione stessa di Mediterraneo suscita, ancora oggi, un fervente dibattito nella letteratura scientifica e non. La storia, le culture, le religioni, le idee ed i conflitti, hanno reso tale regione un interessante oggetto di studio. Le città mediterranee, in passato, sono stati eccezionali luoghi di incontro, scambio e commistioni ed è proprio riscoprendo la loro originaria essenza che esse possono dare il via a pratiche di sviluppo virtuoso. Da qui l'importanza, da un lato, di renderle attori fondamentali all'interno delle politiche di integrazione che interessano tutto il bacino mediterraneo e, dall'altro, di favorirne l'aggregazione in reti ed associazioni. Inoltre, valorizzando il modello policentrico, si può contribuire ad un co-sviluppo che permetta a tutti gli attori coinvolti nei suddetti processi di raggiungere gli obiettivi della cooperazione stessa. Esclusivamente rafforzando il ruolo delle città mediterranee, quest'area potrà riacquistare la centralità di un tempo e superare i conflitti che, attualmente, la dilaniano.
Il ruolo delle città mediterranee nelle politiche di cooperazione internazionale
GIANONCELLI, ALESSIA
2011/2012
Abstract
Nel difficile contesto attuale, appare necessario rilanciare ed intensificare i processi di cooperazione internazionale. Il presente lavoro si è concentrato sull'area del Mediterraneo e sulle politiche intraprese tra Unione Europea e Paesi Terzi Mediterranei, orientando la trattazione sul ruolo che le città del bacino ricoprono all'interno del partenariato euro-mediterraneo. Quest'area geografica appare, forse al pari di nessun'altra, controversa e variegata. La definizione stessa di Mediterraneo suscita, ancora oggi, un fervente dibattito nella letteratura scientifica e non. La storia, le culture, le religioni, le idee ed i conflitti, hanno reso tale regione un interessante oggetto di studio. Le città mediterranee, in passato, sono stati eccezionali luoghi di incontro, scambio e commistioni ed è proprio riscoprendo la loro originaria essenza che esse possono dare il via a pratiche di sviluppo virtuoso. Da qui l'importanza, da un lato, di renderle attori fondamentali all'interno delle politiche di integrazione che interessano tutto il bacino mediterraneo e, dall'altro, di favorirne l'aggregazione in reti ed associazioni. Inoltre, valorizzando il modello policentrico, si può contribuire ad un co-sviluppo che permetta a tutti gli attori coinvolti nei suddetti processi di raggiungere gli obiettivi della cooperazione stessa. Esclusivamente rafforzando il ruolo delle città mediterranee, quest'area potrà riacquistare la centralità di un tempo e superare i conflitti che, attualmente, la dilaniano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/61372